Prezzi Lorenzo
I nipotini di Maurras
2018/3, p. 9
Con un po’ di umorismo e un filo di pazienza ho letto su Stilum curiae, il blog tradizionalista e anti- Francesco di Marco Tosatti, un intervento fegatoso di p. Paolo Siani di aspra critica a Testimoni per le domande formulate nei confronti dei Frati francescani dell’Immacolata dissidenti e in aperta disobbedienza al commissario pontificio. Oggetto di rimprovero è l’alimentazione della «sindrome anti-fondatori», l’appoggio alle disposizioni della Congregazione dei religiosi e il sostegno all’opera di riforma di papa Francesco.

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I nipotini di Maurras
Con un po’ di umorismo e un filo di pazienza ho letto su Stilum curiae, il blog tradizionalista e anti-Francesco di Marco Tosatti, un intervento fegatoso di p. Paolo Siani di aspra critica a Testimoni per le domande formulate nei confronti dei Frati francescani dell’Immacolata dissidenti e in aperta disobbedienza al commissario pontificio. Oggetto di rimprovero è l’alimentazione della «sindrome anti-fondatori», l’appoggio alle disposizioni della Congregazione dei religiosi e il sostegno all’opera di riforma di papa Francesco. Quattro anni fa, nel 2014, avevo dato parola a p. Alfonso Bruno, frate dell’Immacolata e collaboratore del commissario pontificio, per raccontare la difficile transizione della congregazione (3/2014 p. 39). L’intervista mi ha procurato la minaccia di una azione giuridica in sede civile e canonica da parte dell’avvocato Emilio Artiglieri per una presunta diffamazione e pregiudizio verso le suore francescane dell’Immacolata. Il tutto si è chiuso con la pubblicazione di un testo autoreferenziale della segretaria generale, suor Maria Savanelli (6/2014 p. 26), proprio quando la Congregazione dei religiosi decideva il commissariamento anche delle suore, confermando di fatto le accuse registrate nell’intervista.
Nei commenti al testo sul blog le accuse si accumulano, si confondono e si contraddicono. Sparisce la rivista e rimane l’opposizione ai frati “dialoganti” e fedeli, alla Congregazione dei religiosi e, soprattutto al papa e al concilio.
La cosa ha interessato poco il sottoscritto e la redazione. Immagino che interessi ancor meno le lettrici e i lettori. Rimane l’invito a meglio comprendere e valutare le modalità di intervento degli ambienti tradizionalisti attuali: una aggressività verbale estranea alla tradizione religiosa, l’incomprensibile rifiuto del Vaticano II e l’inaccettabile arroganza verso il papa e il suo magistero. A quasi 70 anni di distanza dalla sua morte, Charles Maurras (1868-1952), ultramontanista, reazionario e antisemita sembra un gigante.
Lorenzo Prezzi