Sorella Elisabetta
Non c'era posto per loro
2018/12, p. 38
VOCE DELLO SPIRITO NON C’ERA POSTO PER LORO Dio si è fatto carne per farsi mio compagno, mio amico, mio fratello, mio sposo, mia casa, mia consolazione. Dio si è fatto carne per farsi vicino alla mia carne, alla mia storia, alla mia sofferenza, alla mia fatica. Nel Natale, Dio ci consola nel nostro pianto, venendo tra noi come fragile bambino, soggetto al pianto, al freddo, alla fame, nella fragilità di una famiglia semplice, umile, senza appoggi, senza capitali. Una famiglia umile, cementata dall’amore, cementata dalla fede, cementata dalla continua consolazione di Dio, dallo sguardo privilegiato di Dio su queste tre creature fragili, in viaggio, sempre in viaggio, verso la volontà del Padre, verso i nostri cuori.

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VOCE DELLO SPIRITO
Non c’era posto
per loro
Dio si è fatto carne per farsi mio compagno, mio amico, mio fratello, mio sposo, mia casa, mia consolazione. Dio si è fatto carne per farsi vicino alla mia carne, alla mia storia, alla mia sofferenza, alla mia fatica.
Nel Natale, Dio ci consola nel nostro pianto, venendo tra noi come fragile bambino, soggetto al pianto, al freddo, alla fame, nella fragilità di una famiglia semplice, umile, senza appoggi, senza capitali. Una famiglia umile, cementata dall'amore, cementata dalla fede, cementata dalla continua consolazione di Dio, dallo sguardo privilegiato di Dio su queste tre creature fragili, in viaggio, sempre in viaggio, verso la volontà del Padre, verso i nostri cuori. A noi accoglierli, fargli spazio. A noi preparargli la via, aprirgli la strada. Non c'era posto per loro in quella locanda quella notte santa, perché il posto della nascita di Dio è il cuore dell'uomo.
Signore Gesù, tu che sei Dio, tu che sei l'origine di tutto ciò che esiste, perché tutto è stato fatto attraverso dite e in te; tu, che sei la vita, la luce che splende nelle tenebre del nostro mondo, ti sei fatto carne, storia, fragilità, piccolezza, e sei venuto ad abitare in mezzo a noi perché nessuno potesse sentirsi troppo piccolo per non poterti incontrare, nessuno troppo lontano per non potersi avvicinare a te, nessuno troppo fragile per non poterti accogliere. Sei venuto e continui a riscegliere di dimorare tra noi, nelle nostre città, nelle nostre contraddizioni, nelle nostre freddezze. Vorremmo oggi offrirti un luogo caldo e sicuro dove venire ad abitare, un luogo povero, ma pieno di amore: il nostro cuore, il nostro quotidiano, le nostre famiglie, le nostre relazioni, le nostre case, le nostre vite. Vieni Gesù, sappiamo che non hai paura del nostro niente, perché è il niente dove tu vuoi dimorare per renderlo luogo di luce. Vieni Gesù, a rendere i nostri cuori dimora divina, capaci di contenere un amore che non viene da noi. Vieni Gesù, a renderci ogni giorno figli di Dio, in te, il Figlio amato, unigenito del Padre. Vieni Gesù, le nostre mani sono aperte e vuote. Ti abbiamo preparato un posto, nel quale puoi venire ad abitare per sempre, per trasformare tutto quello che trovi in seme del Regno di Dio.
Signore Gesù, davanti a te ogni cosa tace. Davanti alla tua piccolezza, alla tua povertà, alla tua tenerezza ogni cosa tace. Tace perché è sconvolgente che tu riveli proprio così il volto di Dio, la sua maestà, la sua grandezza, la sua infinità. Nel piccolo, nel fragile, nel nulla, che tu continui a scegliere per confondere i potenti, per far arrossire i sapienti, per far tacere i forti. Così, Dio bambino, riveli il Padre, amore infinito dal quale ogni cosa è stata creata. Ogni cosa tace. E noi veniamo a te per adorarti, per prostrare davanti a te le nostre vite, per lasciarci inondare i cuori di gioia. Noi ti adoriamo, Dio bambino, Dio infinitamente grande che sei racchiuso nell'infinitamente piccolo. Così nel nostro quotidiano, dacci occhi per vedere nell'infinitamente piccolo, nell'insignificante, nella fragilità della tenerezza il volto dell'infinitamente grande, il volto del Padre tuo che viene a noi per rivelarci incessantemente che ogni piccolezza è luogo della sua rivelazione.
Sorella Elisabetta
da Parole d’amore
Preghiere sulla Parola
domenicale e festiva
EDB, Bologna 2018