Suore e abusi: prendete parola!
2018/12, p. 16
L’Unione Internazionale delle Superiore Generali
(UISG), costituita da 2000 superiore generali delle
Congregazioni religiose femminili di tutto il mondo,
che rappresentano oltre 500.000 religiose, esprime il
suo profondo dolore e l’indignazione per la serie di
abusi perpetrati nella Chiesa e nella società odierna.
Accedi alla tua area riservata per visualizzare i contenuti.
Questo contenuto è riservato agli abbonati a
Testimoni
.
Suore e abusi: prendete parola!
L’Unione Internazionale delle Superiore Generali (UISG), costituita da 2000 superiore generali delle Congregazioni religiose femminili di tutto il mondo, che rappresentano oltre 500.000 religiose, esprime il suo profondo dolore e l’indignazione per la serie di abusi perpetrati nella Chiesa e nella società odierna.
L’abuso di ogni sorta – sessuale, verbale, emotivo, o un uso improprio del potere all’interno di una relazione – lede la dignità e il sano sviluppo della persona che ne è vittima.
Siamo accanto alle donne e agli uomini che hanno dimostrato coraggio, denunciando i casi di abuso alle autorità. Condanniamo i fautori della cultura del silenzio e dell’omertà, che si servono spesso del pretesto di “tutelare” la reputazione di un’istituzione o che definiscono tale atteggiamento “parte della propria cultura”. Sosteniamo una trasparente denuncia di abuso alle autorità civili e penali, sia all’interno delle congregazioni religiose che nelle parrocchie o diocesi, o in qualsiasi spazio pubblico.
Chiediamo che ogni donna religiosa che sia stata vittima di abusi denunci quanto accaduto alla superiora della propria congregazione e alle autorità ecclesiali e civili competenti. Se la UISG riceve una denuncia di abuso, sarà presente con l’ascolto e l’accompagnamento della persona perché abbia il coraggio di denunciare quanto vissuto alle organizzazioni competenti.
Ci impegniamo a collaborare con la Chiesa e le autorità civili per aiutare le vittime di ogni forma di abuso a sanare le ferite del passato attraverso un processo di accompagnamento e di richiesta di giustizia e ad investire nella prevenzione dell’abuso attraverso una formazione collaborativa e programmi educativi per bambini, donne e uomini. Desideriamo costruire reti di solidarietà per contrastare queste situazioni disumanizzanti e contribuire a una nuova creazione nel mondo.