Prezzi Lorenzo
Pane, piazze e solidarietà
2018/12, p. 8
Due piazze e due iniziative dei religiosi francescani. In piazza san Petronio (Bologna) si svolge da dieci anni il festival francescano (quest’anno dal 28 al 30 settembre; cf. Testimoni 11/2018 p. 9), mentre in piazza duomo (Milano) dal 7 al 13 maggio scorso si è sviluppato un evento dal titolo «Pane in piazza. Missionari cappuccini in Piazza Domo a Milano per un panificio in Etiopia».

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Pane, piazze e solidarietà
Due piazze e due iniziative dei religiosi francescani. In piazza san Petronio (Bologna) si svolge da dieci anni il festival francescano (quest’anno dal 28 al 30 settembre; cf. Testimoni 11/2018 p. 9), mentre in Piazza Duomo (Milano) dal 7 al 13 maggio scorso si è sviluppato un evento dal titolo «Pane in piazza. Missionari cappuccini in piazza duomo a Milano per un panificio in Etiopia». Una modalità di presenza pubblica che si riscontra anche nel festival biblico (Vicenza e diocesi vicine) e nel Cortile dei gentili (sacro convento di Assisi e Pontificio consiglio per la cultura).
Il caso milanese – di cui dà informazione un numero unico di Missionari cappuccini di Milano – nasce attorno a una iniziativa specifica, costruire un panificio in Etiopia, e non ha la “forma” del festival; è una iniziativa pratico-pratica e non uno strumento di diffusione culturale e teologica. Nondimeno mostra una capacità di trasmissione valoriale ed evangelica da valorizzare. La montagna di pane, krapfen, pizze, grissini, arancini e casatielli sfornati da un centinaio di panificatori provenienti da tutta italia ha coinvolto 200.000 persone. I 60 volontari del Centro missionario e i molti altri amici hanno trasformato un gesto di carità nell’evento più significativo di Milano Food City 2018. L’obiettivo della manifestazione è la costruzione di un panificio industriale intitolato a s. Augustin a Dire Dawa (Etiopia) per creare lavoro, fare formazione, dare da mangiare e, con il ricavato, investire nelle varie opere sociali locali.
Tutto nasce dal legame fra il cappuccino, mons. Angelo Pagano, vicario apostolico di Harar (Etiopia) con il Centro missionario dei cappuccini di Milano. Fra i molti legami di quest’ultimo vi è anche quello con una tradizionale famiglia di panificatori milanesi, i Marinoni, con cui sono cresciute diverse iniziative benefiche. Una visita in Etiopia, l’invio in Italia di due giovani per una formazione professionale specifica e il coinvolgimento attivo del comune di Milano ha permesso di trasformare una buona idea in un evento della città. Il tam-tam di amici e conoscenti ha fatto il resto. «È stata in effetti una grande esperienza di condivisione cui hanno partecipato panificatori provenienti da tutta Italia che a turno e gratuitamente hanno prestato la loro opera e il loro tempo per sostenere l’iniziativa». Alloggiati in case di amici e negli istituti cappuccini i panificatori partivano alle tre del mattino per avviare le macchine e i forni, collocati in una tensostruttura di 400 metri quadri, collocata nella piazza del duomo. I volontari servivano i molti che passavano sulla piazza e uscivano dal duomo interessandosi all’evento e attratti dal buon profumo del pane. Aiutati dai ragazzi e ragazze del Ciof-FP (Centro italiano opere femminili salesiane – formazione professionale – Lombardia), di Cinisello Balsamo.
L’evento è cominciato con una celebrazione in duomo, a testimonianza del legame fra il pane eucaristico e il pane quotidiano. Poi, per tutte le giornate, cinque tonnellate di farina e di preparati per a panificazione si sono trasformati in pane, dolci, grissini e pizze per i palati più diversi. «Che dire delle persone incontrate in quei giorni? Molte stupite, interessate, altre di fretta e solo di passaggio, di diverse nazioni e lingue. Immagino che non sia sempre stato facile per molti capire cosa stesse accadendo, ma perlomeno il profumo del pane e la vista di tante meraviglie al banco, qualche interrogativo lo hanno suscitato in molti di loro».
Nel frattempo a Dawa si completano le strutture e da luglio il panificio avvia l’attività e la produzione. Per la verità l’iniziativa «pane in piazza» si era avviata vent’anni fa grazie alla Federazione dei panificatori per poi migrare in varie piazze d’Italia. Ora è tornata a Milano con la singolare saldatura con i cappuccini e il comune. La riconoscenza del vescovo Pagano ha incrociato quella dei volontari e dei panificatori. Con la domanda: ci sarà un seguito?
Lorenzo Prezzi