Cabra Piergiordano
Luce
2018/12, p. 5
Le prime parole del Creatore riferite dalla Bibbia riguardano proprio me: “Dio disse: Sia la luce!” Ed io obbedii con una prontezza tale che la mia velocità fu e sarà insuperabile. “E la luce fu” (Gn 1,3).

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LUCE
Le prime parole del Creatore riferite dalla Bibbia riguardano proprio me: “Dio disse: Sia la luce!” Ed io obbedii con una prontezza tale che la mia velocità fu e sarà insuperabile.
“E la luce fu” (Gn 1,3).
Che scatto! Mentre voi pronunciate il mio nome, io ho già coperto la distanza tra la terra e la luna. Primato assoluto di velocità cosmica!
Sono la prima meraviglia dell’universo che rende possibile il vedere tutte le altre meraviglie, permettendo persino al Creatore di non lavorare al buio e di constatare più volte, con soddisfazione, che quanto stava facendo era cosa bella e buona.
Quindi, lo stesso Creatore, stanco del caos iniziale, fonte di confusione in ogni settore, mi diede l’ordine di non confondermi assolutamente con le tenebre, anzi di ridurle il più possibile, a cominciare dalla terra.
Compito non facile, date le distanze: per giungere a voi da Andromeda, la galassia più vicina alla vostra, impiego poco meno di tre milioni di anni luce! Tutti di corsa e al buio! Ma questo è il meno.
Quello che mi riesce più difficile è raggiungere il cuore di quegli esseri umani “che non vogliono che le loro opere vengano riprovate”, per il fatto che “chi fa il male odia la luce” (Gv 3,20) e quindi preferiscono le tenebre: il ladro quelle della notte, il potente quelle della impunità, il calunniatore quelle dell’anonimato, il corruttore quelle della cosiddetta emancipazione e via dicendo.
Le tenebre umane mi detestano a tal punto che quando la Parola che mi ha creata si è impegnata in prima persona per aiutare il cuore umano ad uscire dal caos, non fu riconosciuta (Gv 1,10).
Tuttavia “la luce splende nelle tenebre e le tenebre non l’hanno vinta” (Gv 1,5), dando anzi la possibilità di “diventare luce del mondo” a quelli che se ne sono lasciati illuminare, anche se le tenebre si difendono chiamandoli beffardamente oscurantisti.
La competizione tra illuminati dalla luce immortale e coloro che vogliono essere luce a se stessi continuerà fino a quando il Creatore spegnerà ogni tenebra, per risplendere come luce eterna per i suoi figli (Ap 21, 23s).
Ed io sarò lieta di aver rallegrato il mondo e di aver preannunciato che tutto corre velocissimamente verso quella luce radiosa dalla quale sono uscita e nella quale rientro per riposare dalle mie corse e dalle aspre ma luminose competizioni.
Piergiordano Cabra