Prezzi Lorenzo
2018/11, p. 1
L’accordo sottoscritto fra Vaticano e Cina in ordine alla nomina dei vescovi ha permesso a due di loro di partecipare al sinodo sui giovani. E ha avviato un cambiamento interessante nell’area. Indicativi gli inviti contemporanei di Taiwan e Corea del Nord.
Cosentino Francesco
2018/11, p. 4
Un testo di 167 paragrafi, strutturato sull’icona dei discepoli di Emmaus, sintetizza i lavori del sinodo dei giovani, che si è svolto dal 3 al 28 ottobre a Roma. Il primo frutto della discussione, messo in evidenza da papa Francesco, è – non sembri scontato – la capacità di assumere come Chiesa uno stile sinodale, cioè di restare aperta alle domande e alle sfide provenienti sia dall’interno della vita di fede che dal contesto socio- culturale senza irrigidirsi nelle posizioni, senza essere «dottrinalisti» o moralisti, ma sviluppando la capacità di un autentico dialogo.
Glenday David
2018/11, p. 5
Vivere il Capitolo come un dono di preghiera. Vivere la preghiera come il cuore del Capitolo, non solo come momento di preparazione, ma come luogo dove i Capitoli nascono, da cui sono generati, dove le decisioni e gli orientamenti vengono concepiti.
Prezzi Lorenzo
2018/11, p. 8
Anche se formalmente il tomo dell’autocefalia (il documento dell’autonomia) della Chiesa ortodossa ucraina non è stato ancora firmato, la decisione è già presa. L’11 ottobre il sinodo della Chiesa di Costantinopoli ha deciso di «rinnovare la decisione già presa, che il Patriarcato Ecumenico proceda alla concessione dell’autocefalia della Chiesa di Ucraina». Filarete Denisenko, Makariy Maletych, i due vescovi che dirigono le Chiese ortodosse «scismatiche» dell’Ucraina sono «canonicamente ristabiliti nei loro ranghi gerarchici o presbiterali, e i loro fedeli sono ripristinati alla comunione con la Chiesa».
Boni Elena
2018/11, p. 9
Il cattolicesimo si è posto spesso in posizione contraddittoria di fronte al tema della bellezza, specie nella sua espressione più effimera: la moda. Una mostra internazionale e il X Festival francescano ci invitano a riflettere su un approccio ambivalente che riguarda soprattutto il femminile.
Cabra Piergiordano
2018/11, p. 11
La canonizzazione di Paolo VI, “in gruppo” con altri “santi minori”, è sembrata a qualcuno uno sgarbo nei confronti del grande Pontefice, già penalizzato dalla debole popolarità. Ma quale sgarbo? Sembra di essere ritornati nel 1622, addì 12 marzo, quando i romani accorrevano alla canonizzazione di Filippo Neri, malcontenti che il loro romanissimo santo fosse messo assieme ad altri spagnoli di cui non ricordavano neppure i nomi. E questi poco simpatici spagnoli erano nientemeno che Ignazio di Loyola, Teresa d’Avila e Francesco Saverio.
Ferrari Matteo
2018/11, p. 12
Quale significato ha la venuta del Signore? Ci potrebbero essere molte prospettive per rispondere a questa domanda. Tuttavia, ce n’è una alla quale pensiamo forse più raramente. Quella di lasciarci dire da Gesù stesso il senso della sua venuta.
Gellini Anna Maria
2018/11, p. 14
Avolio Giuseppina
2018/11, p. 15
Le donne dell’Ordo hanno confermato al Pontefice il desiderio di essere immagine della Chiesa sposa che contempla Cristo suo Sposo, rendendolo sempre più presente nel mondo sociale, politico ed economico, così che l’umanità viva, celebri e annunci la gioia del Vangelo.
Pontara Pederiva Maria Teresa
2018/11, p. 17
Sono fiducioso che la crisi attuale purificherà la Chiesa e nascerà qualcosa di nuovo. Forse, come accade ad ogni neonato, la Chiesa rinnovata sarà più piccola, ma sono sicuro che crescerà di nuovo. Non dobbiamo aver paura delle crisi. Possono anche essere fonte di nuovo entusiasmo.
Chiaro Mario
2018/11, p. 20
Che cosa significa essere umani in un’epoca di complessità e cambiamento? Quali sono i limiti da non superare? Che parte avranno la spiritualità, la fede, l’appartenenza a un credo religioso? Come potranno strutturarsi le comunità sociali e religiose?
De Francesco Ignazio
2018/11, p. 22
Il “gruppo di interesse sull’islam”, che fa capo all’Unedi, da alcuni anni promuove iniziative di dialogo e conoscenza reciproca tra musulmani e cristiani. In continuità con quanto già fatto (giornate di studio, seminari) e a completamento di questo percorso, è stata promossa, con il contributo particolarmente prezioso di Francesca Forte, docente di islamologia, un incontro residenziale tra una quarantina di giovani universitari rappresentanti delle due fedi religiose.
Susini Mirella
2018/11, p. 25
Hanno vissuto la «logica dell’incarnazione», cercando di comprendere «quello che Dio vuole nelle relazioni tra chiesa e islam», nel loro essere stati «oranti in mezzo ad altri oranti», per «incarnare» la «presenza di Cristo», come «comunità chiamata a generare attraverso la grazia dello Spirito»
Cozza Rino
2018/11, p. 28
È tempo di superare la retorica di un discorso fatto di formule tramandate, che si ripetono stancamente, senza più la forza di stupire, sconvolgere, provocare a pensare.
Zamagni Stefano
2018/11, p. 31
Il pensiero sociale cristiano è capace non solo di fornire chiavi di lettura, cioè interpretazioni, della crisi di questo nostro tempo, ma anche di suggerire efficaci linee di azione per uscire dalle difficoltà del momento.
Toutin Alberto
2018/11, p. 33
Il “filo rosso” della preparazione e della realizzazione del Capitolo dei fratelli è stata l’idea del cammino di Gesù che fa la strada con noi e per questo ci siamo ispirati al passo dei discepoli di Emmaus.
Gellini Anna Maria
2018/11, p. 35
Dall'Osto Antonio
2018/11, p. 36
Ecuador Oslo America Latina
Grilli Massimo
2018/11, p. 38
Con l’andare del tempo, il concetto di santità si è impoverito, fino a ridursi a una sorta di eroicità, appartenente a una corte di figure eccezionali, oggetto di venerazione e d’improbabile imitazione. Le vie della santità sono molteplici, ma tutte sgorgano dalla relazione profonda che Dio stabilisce con gli uomini, trasformandoli in creature nuove, capaci di vivere - al pari del santo - di alterità e di amore.
Mennini Antonio, Dall'Osto Antonio
2018/11, p. 39
Le canonizzazioni del 14 ottobre scorso e le beatificazioni dell’8 dicembre prossimo hanno una rilevanza particolare in questo momento storico, nella vita sociale ed ecclesiale. L’impronta indelebile lasciata con la loro vita, è un messaggio forte ed attuale.
Gellini Anna Maria
2018/11, p. 46
Michele Giulio Masciarelli, prete dell’arcidiocesi di Chieti-Vasto, docente di Teologia dogmatica al Marianum di Roma e di Teologia fondamentale e dogmatica nell’Istituto Teologico Abruzzese-Molisano di Chieti, esamina la «sinodalità» dal punto di vista della sua giustificazione teologica. Senza tuttavia escludere una considerazione della sinodalità come testimonianza e impegno di missione per ogni cristiano e per l’intera Chiesa.
Gellini Anna Maria
2018/11, p. 47
L’originale titolo Iniziamo se... contiene tre preziose indicazioni, maturate in quindici anni di attività, di confronto e di discernimento: il riferimento all’iniziazione cristiana (IC), un verbo coniugato al plurale e una congiunzione ipotetica. L’orizzonte della IC permette di recuperare e fondere tutti gli ingredienti dell’itinerario di adesione a Cristo nella Chiesa: la conoscenza del vangelo, le esperienze comunitarie, il servizio, le celebrazioni liturgiche.
Gellini Anna Maria
2018/11, p. 47
Diaconato e diaconia Il libro di Rut La vocazione alla felicità