Gellini Anna Maria
La formazione permanente nella vita quotidiana
2018/1, p. 47
Amedeo Cencini, sacerdote canossiano, psicologo e psicoterapeuta, è docente alla Pontificia Università Gregoriana e all’Università Pontificia Salesiana, e da diversi anni maestro di formazione nel suo istituto. Dal 1995 è consultore della Congregazione vaticana per gli istituti di vita consacrata e le società di vita apostolica. Con il suo libro offre una riflessione sulla formazione permanente in corso nella Chiesa e nelle sue istituzioni educative coinvolgendo consacrati, presbiteri e laici

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Amedeo Cencini, La formazione permanente nella vita quotidiana EDB, Bologna 2017
Amedeo Cencini, sacerdote canossiano, psicologo e psicoterapeuta, è docente alla Pontificia Università Gregoriana e all'Università Pontificia Salesiana, e da diversi anni maestro di formazione nel suo istituto. Dal 1995 è consultore della Congregazione vaticana per gli istituti di vita consacrata e le società di vita apostolica. Con il suo libro offre una riflessione sulla formazione permanente in corso nella Chiesa e nelle sue istituzioni educative coinvolgendo consacrati, presbiteri e laici in una sorta di zona mista - sia teorica che pratica - in cui si cercano gli elementi teologico-spirituali in grado di innescare atteggiamenti psicopedagogici. Questo volume invita pertanto il versante teologico a confrontarsi con quello pedagogico e a superare una certa sufficienza, un po' clericale, che tende a farsi rapire da intuizioni molto elevate, ma anche a sottovalutarne i riflessi educativi. Le due prospettive si sono distanziate progressivamente, anche sul piano epistemologico: da un lato le scienze «architettoniche», deputate per statuto ad affrontare le questioni fondamentali della vita, gli interrogativi essenziali (il senso della vita, della morte, dell'amore, della sofferenza); dall'altro le scienze «ermeneutiche», competenti a spiegare e indicare i cammini esistenziali degli individui, come la pedagogia, la psicologia e la sociologia. Eppure questi due profili non possono restare disgiunti e tanto meno in posizioni conflittuali o di vassallaggio, poiché un aspetto non può essere compreso senza l'altro. Più che nell'ambito di una pedagogia «metodologica», impegnata a tracciare percorsi ormai collaudati, oggettivi, con precise tappe intermedie e finali, l'autore si muove nello spazio di una pedagogia «sapienziale» e «strategica», orientata alla contemplazione della verità, alla passione, al desiderio e al sapore dell'obiettivo finale. Il libro è diviso in tre parti in corrispondenza di tre caratteristiche essenziali della FP: il suo carattere radicale, la sua dimensione totalizzante, l’ordinarietà e la straordinarietà dei percorsi formativi.