Canopi Anna Maria
La fede dono e virtù
2017/9, p. 39
fu giustificato perché, in tutti i suoi passi, camminò fidandosi sempre pienamente di Dio. Quando Dio lo chiamò ad uscire dalla sua casa, dalla sua parentela, dalla sua terra, non chiese dove lo avrebbe condotto, ma partì per fede, sulla parola di colui che lo chiamava. Così quando Gesù chiama gli apostoli, non mostra loro un programma di lavoro, ma dice semplicemente: «Vieni e seguimi!». E gli apostoli lasciano tutto semplicemente perché si fidano di lui. La fede è sempre un fidarsi e un affidarsi.

Accedi alla tua area riservata per visualizzare i contenuti.

Questo contenuto è riservato agli abbonati a
Testimoni
.
VOCE DELLO SPIRITO
la fede
dono e virtù
Abramo fu giustificato perché, in tutti i suoi passi, camminò fidandosi sempre pienamente di Dio. Quando Dio lo chiamò ad uscire dalla sua casa, dalla sua parentela, dalla sua terra, non chiese dove lo avrebbe condotto, ma partì per fede, sulla parola di colui che lo chiamava. Così quando Gesù chiama gli apostoli, non mostra loro un programma di lavoro, ma dice semplicemente: «Vieni e seguimi!». E gli apostoli lasciano tutto semplicemente perché si fidano di lui. La fede è sempre un fidarsi e un affidarsi, altrimenti non è fede, ma calcolo umano. Rileggendo la vicenda di Abramo alla luce del Cristo risorto, Paolo narra anche la propria esperienza. Impegnato a spegnere la fede dei cristiani, si era trovato davanti a Cristo che gli parlava. Non aveva visto una figura, né incontrato una persona, ma aveva udito una voce che gli diceva: «Saulo, Saulo, perché mi perseguiti?», e aveva risposto: «Chi sei, o Signore?». Ed ancora quella voce aveva soggiunto: «Io sono Gesù, che tu perseguiti!» Paolo aveva creduto alla parola udita e questa certezza di fede gli aveva dato la forza non solo di credere per sé, ma di andare a predicare Cristo crocifisso e risorto a tutte le genti. Giunto alla fede in Cristo, Paolo aveva cambiato completamente il corso della sua vita, era diventato di Cristo, tutto al suo servizio. Da morto che era, Cristo lo aveva fatto risorgere, gli aveva dato una vita nuova, una vita che continuava a crescere dentro di lui.
La fede è un dono che Dio fa a ciascuno personalmente, ma per condividerla, per viverla in comunione con gli altri. Cristo stesso è forza di amore unitivo; non si può vivere di fede chiusi in se stessi: non sarebbe fede cristiana. La fede cristiana, il Vangelo, spinge non solo verso Dio, ma contemporaneamente verso tutti quelli che Dio ama, fino agli estremi confini della terra, affrontando tante tribolazioni, anche a costo del martirio: «a voi - scrive ancora san Paolo - è stata data la grazia non solo di credere in Cristo, ma anche di soffrire per lui» (Fil 1,29).
Quale fu la fede di Abramo, quel suo dire "sì" con un'adesione piena e fiduciosa, tale deve essere la fede di ogni cristiano. Senza alcun nostro merito, ma per puro dono, nel Battesimo noi riceviamo il germe della fede. Come Abramo camminava sostenuto dalla promessa, così noi portiamo nascosto nell'intimo un immenso dono di grazia: il germe della stessa vita divina. Custodi di un inestimabile tesoro, dobbiamo vivere di esso, affinché non resti sepolto come in una tomba, invece di essere un seme gettato in un terreno buono che germoglia e porta fiori e frutti. Al dono ricevuto gratuitamente occorre dare gratuitamente il proprio assenso e leggere in chiave di fede tutto quello che avviene nella nostra vita.
Dice ancora san Paolo che bisogna vivere crescendo nella fede come Abramo, andando da fede a fede, ossia credendo sempre di più. Si potrebbe pensare che, avanzando nel cammino della vita, la strada si rischiari, il progetto di Dio su di noi si renda più evidente. Ma non è sempre così. Proseguendo nella "peregrinazione della fede" - secondo l'espressione cara a Giovanni Paolo II - ci si trova davanti non a spiegazioni e chiarificazioni, ma a situazioni che ci impongono di credere più fermamente, più radicalmente, nel buio totale, per essere fortificati nella fede e dare prova di totale fiducia e abbandono in Dio. Così fu per Abramo, così fu soprattutto per Gesù e per Maria nell'ora della Passione, e così per tutti i santi e i credenti.
Anna Maria Cànopi
da Nel fuoco dello Spirito
Ed. San Lorenzo, Reggio Emilia 2013