Gellini Anna Maria
Quattro passi con la Bibbia
2017/6, p. 46
“La tua Parola mi fa vivere” è il libro scritto da Erio Castellucci, arcivescovo di Modena-Nonantola, per insegnare la Lectio divina agli studenti universitari. Ma può essere letto e gustato da tutti, anche per la vivacità e la freschezza del linguaggio, attualizzato nella concretezza di diversi passaggi di vita e orientato a stimolare il cammino verso l’incontro con la Parola che dà vita.

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NOVITà LIBRARIA
quattro passi con la bibbia
"La tua Parola mi fa vivere" è il libro scritto da Erio Castellucci, arcivescovo di Modena-Nonantola, per insegnare la Lectio divina agli studenti universitari. Ma può essere letto e gustato da tutti, anche per la vivacità e la freschezza del linguaggio, attualizzato nella concretezza di diversi passaggi di vita e orientato a stimolare il cammino verso l’incontro con la Parola che dà vita. «L'approccio critico alla realtà, in tutte le sue sfumature, pone domande che non possono girare attorno alla fede, ma devono interrogarla. Non è possibile che la fede rimanga bambina, quando la ragione diventa adulta. La fede non è un soprammobile donato una volta per sempre, che richiede al massimo qualche spolveratina; è un organismo vivo, si rafforza o si attenua con noi, può crescere ma può anche diminuire o spegnersi». Da qui la proposta di imparare a camminare dentro e con la Parola di Dio. I quattro passi per entrare in contatto e farne un percorso di conoscenza e di comunione con la Presenza che la Parola stessa rivela, sono le quattro classiche fasi della lectio, meditatio, oratio, contemplatio. Per ogni fase l’A. indica anche proposte concrete per attuarla.
La meraviglia precede
il cammino
«La più grande novità del Dio biblico è che Lui parla, comunica, si fa sentire. Non è un Dio muto e sordo, ma si mette in gioco e va a cercare l'uomo, stringe con lui dei patti, gli fa delle promesse, lo accompagna, lo sgrida e lo perdona». Dio parla fin dal primo momento della creazione e tutta la natura da lui creata ci parla di Dio provvidente e benevolo. Poi Dio si rivela ai suoi amici, i patriarchi e i profeti e ispira loro parole che completano il discorso delle origini: nasce così la Parola che ci dice quanto grande sia l’amore di Dio, fino a darsi completamente all’uomo attraverso il suo figlio Gesù. Questo rivelarsi di Dio è sotto il segno della gratuità. Secondo le leggi dell’economia la gratuità è uno spreco, ma le leggi dell’amore sono altra cosa. «Dio si è rivelato in modo così fantasmagorico e "inutile" per farci capire quanto è ricco il suo amore, quanto è incontenibile la sua grandezza. Chi ama non sta a misurare la quantità delle energie che impiega per la persona amata, non le contabilizza, ma le spende e basta. E questo vale ancora di più per la rivelazione soprannaturale». E se siamo ancora capaci di meraviglia per le bellezze della natura, tanto più lo saremo davanti a questo immenso dono gratuito, «misericordia rigogliosa e infinita», Parola viva ancora capace di «colpire il cuore».
I quattro
passi
Aperti dunque allo stupore del mistero e della Presenza, disposti al silenzio e all’ascolto, possiamo cercare di compiere i quattro passi, il primo dei quali ci chiede di ricostruire il significato letterale del testo che implica la ricerca dell’intenzione dell’autore soprattutto attraverso il metodo esegetico storico-critico: in sostanza che cosa dice il testo biblico in sé. Chiedersi poi che cosa dice il testo biblico a noi, oggi, dopo aver scoperto che «ogni pagina della Bibbia è il tassello di un unico grande discorso d’amore che Dio vuole portare avanti e che culmina in Cristo». Il terzo passo diventa preghiera che presuppone la domanda: che cosa diciamo noi al Signore in risposta alla sua Parola? La nostra risposta sarà prima di tutto lode e ringraziamento, poi supplica e intercessione. Gesù ce l’ha insegnato con la preghiera del Padre nostro. Il quarto passo riusciremo a compierlo domandandoci quale conversione della mente, del cuore e della vita chiede a noi il Signore. La Parola «non opera miracoli e rivoluzioni improvvise, ma lavora giorno dopo giorno aiutandoci ad assumere la mentalità di Gesù, a guardare la realtà con i suoi occhi, ad amare e perdonare anziché detestare e vendicarci, a cogliere i segni della sua presenza e ringraziare, anziché lamentarci e brontolare». La verità dei quattro passi si manifesterà nella misura in cui la preghiera «non porta fuori dalla storia, non è una beata parentesi da vivere come evasione, ma riconduce alla storia con lo stile del vangelo; la preghiera autentica diventa carità e giustizia e non si risolve in un'esperienza emotiva. Il termometro della Lectio, in definitiva, non misura il grado emotivo di quei 15 minuti, ma la qualità delle relazioni intessute nelle altre 23 ore e 45 minuti della giornata».
Allenamento e
gioco di squadra
La Parola incontrata è la testimonianza della presenza e dell’azione di Dio nella vita di un popolo; la Bibbia è il libro della comunità di fede. Per cui, per capire e vivere la Parola nella sua integralità dobbiamo appartenere a questa comunità di fede. «La parola di Dio risuona pienamente, in tutte le sue sfumature, dentro la rete delle relazioni ecclesiali, che si strutturano attorno all'annuncio, alla liturgia, alla fraternità e alla missione. Il quarto d'ora quotidiano di Lectio individuale, quindi, è l'allenamento costante e necessario, condotto dallo Spirito Santo perché la partita si possa giocare bene, insieme a quella squadra che si chiama Chiesa».
A.M.G.