Grillo Andrea
Domande al Padre
2017/11, p. 38
38 Testimoni 11/2017 VOCE DELLO SPIRITO DOMANDE AL PADRE La preghiera del Padre nostro si presenta come la sintesi di tutto il salterio, compendio dell’intera rivelazione biblica e dell’universale invocazione umana, consegnataci in sette domande nella tradizione evangelica. La preghiera che recitiamo proviene dalla tradizione matteana, formulata secondo la struttura letteraria bipartita, piramidale e ascensionale. Lo schema delle sette domande (tre più quattro) raccoglie e indirizza quello che possiamo chiedere.

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VOCE DELLO SPIRITO
Domande
al padre
La preghiera del Padre nostro si presenta come la sintesi di tutto il salterio, compendio dell'intera rivelazione biblica e dell'universale invocazione umana, consegnataci in sette domande nella tradizione evangelica. La preghiera che recitiamo proviene dalla tradizione matteana, formulata secondo la struttura letteraria bipartita, piramidale e ascensionale. Lo schema delle sette domande (tre più quattro) raccoglie e indirizza quello che possiamo chiedere. Non si tratta di recitare formule ma di diventare la parola del Signore: non dire parole, ma dirsi nella Parola. È questo l'impegno orante spesso dimenticato a causa del nostro vociare veloce e distratto; una vera piaga cancerogena delle nostre assemblee cristiane. La preghiera del Signore ha come inizio il vertice ideale: «L'uomo nuovo, rinato e restituito al suo Dio».
L'evangelista Giovanni ci ricorda che si tratta di un cammino: accogliendo Gesù, il Figlio fatto uomo, noi riceviamo dalla sua pienezza le potenzialità necessarie per diventare figli di Dio, un dono, una grazia incessante e in progressione. L'avventura umana parte dal basso e risale lentamente verso la meta, in virtù dell'azione amante di Dio mediata da Gesù e dallo Spirito. Proviamo a invertire il numero delle sette richieste del Padre nostro: mettendole in ordine vedremo come si parte, con la prima, dalla base dell'esistenza umana per giungere, con la settima, al vertice del cammino:
1) Liberaci dal maligno.
2) Non farci test di fedeltà.
3) Perdonaci
4) Donaci il pane eucaristico
5) Realizza per noi il Regno
6) Con la tua azione amante
7) Perché portiamo impressi i segni della tua santità.
Come si può notare, il Padre nostro disegna la vocazione fondamentale dell'uomo, quella che ingloba tutte le altre, e si esprime come preghiera pasquale. Punto di partenza è l'uomo che deve essere liberato dalle forze distruttive che richiamano l'oscurità delle acque prima della creazione, la dimensione caotica del maligno che minaccia l'avventura umana e cosmica. L'esistenza si configura anche come riserva di forze distruttive e ogni crescita incontra ostacoli, povertà radicali, incertezze e cedimenti.
Per questo (nella seconda domanda) chiediamo al Signore che abbia viscere di pazienza e non ci faccia test prematuri di fedeltà. Nella terza domanda lo supplichiamo perché continui a perdonarci, ricreandoci e offrendoci sempre la possibilità di una nuova ripartenza.
La quarta domanda pone al centro la memoria del pane della Pasqua: donaci il pane per vivere, soprattutto il pane del cammino pasquale verso la liberazione piena.
Le quattro domande raccolgono la totalità delle nostre necessità orizzontali e ci lanciano con un'accelerazione vertiginosa verso le tre domande che sfiorano la trascendenza.
Nella quinta domanda chiediamo a Dio Padre che realizzi per noi il suo sogno di bene, il suo progetto. Il termine greco “thelema” indica il disegno luminoso che Dio, come Padre-Madre, mai potrà rinunciare ad attuare per i suoi figli. Ed ecco la sesta domanda: venga su di noi il tuo Regno, la tua azione amante e compi il tuo sogno. Infine, la settima domanda: imprimi incessantemente in noi i tuoi valori, perché la nostra umanità possa visualizzare la qualità luminosa della tua vita.
Andrea Grillo
da Domande al Padre.
La forma cristiana del pregare
EDB, Bologna 2016