2017/11, p. 1
Per la delicatezza del tema eutanasia, per il diretto
coinvolgimento di una famiglia religiosa e per l’ampio
dibattito che attraversa i paesi occidentali vale la pena
riprendere le ragioni sia della condivisa fermezza dei
vertici della Congregazione e del Vaticano, ma anche il
punto di vista degli interessati.
2017/11, p. 3
«Utilizzare il “momento” per spiegare
il proprio rifiuto». Così, in quanto istituzioni
dei Fratelli della carità, si eserciterebbe
la profezia meglio di quanto
si rischia di fare. Ora si diventa, forse
involontariamente, alleati di coloro
che vogliono sempre più estendere
l’applicazione della legge, divenendo
così corresponsabili di una tendenza
che banalizza l’eutanasia, alla fine riconosciuta
come un diritto del paziente
e, nel caso peggiore, considerata come
un dovere che, in certe condizioni, può
essere imposto da terzi. Quando la
porta è accostata si sa per esperienza
che non ci vuole molto ad aprirla del
tutto. Con la nuova visione le istituzioni dei Fratelli
della carità hanno socchiuso la porta e ci chiediamo ansiosamente
per quanto tempo questo potrà durare prima
che la porta sia spalancata e che le condizioni prudenziali
formali di cui si è così fieri, vadano diluendosi
nella pratica verso la banalità e la formalità.
2017/11, p. 5
Se tutti i santi sono morti, non tutti i morti sono santi.
Ma la moltitudine dei morti desidera passare dalla semplice categoria di
defunto a quella più prestigiosa di santo. Defunto è l’aspirante santo rimandato
ad ottobre, anzi a novembre. Per questo, quando si avvicina novembre, c’è
fermento fra i defunti, che sperano d’essere aiutati da noi viventi a fare il
grande salto di categoria. Negli ultimi anni sembra che i tempi di attesa si
siano allungati, perché la nostra memoria si è accorciata e gli aiuti che inviamo
sono appariscenti come i fiori, ma privi della influente raccomandazione della
preghiera e della carità.
2017/11, p. 6
La volontà di papa Francesco è stata di incontrare quante
più persone possibile, e soprattutto i gruppi più
rappresentativi del tessuto civile ed ecclesiale della
diocesi: i migranti, i poveri, i lavoratori, i religiosi, gli
universitari. Proponiamo qui il diario di questa giornata
piena di incontri e di messaggi da ricordare.
2017/11, p. 8
Icristiani sono la comunità maggiormente perseguitata
nel mondo, e vittima anche di molti casi di genocidio
e di altri crimini contro l’umanità che si traducono
nel grave rischio di estinzione della Chiesa in molti paesi
e regioni cruciali.
«La persecuzione dei cristiani è oggi più grave che in
qualsiasi altro periodo storico»; è ragionevole pensare
che «i paesi de Sud-Est asiatico siano oggi il nuovo
obiettivo dell’acquisizione politica e dell’insurrezione
dell’Isis (Daesh)» e che gli attacchi possano essere replicati
in Occidente.
2017/11, p. 10
Dove si trova e come si pone la vita consacrata nella
realtà ecclesiale e sociale attuale? Uno sguardo in chiave
sociologica aiuta a cogliere aspetti problematici e segni di
speranza, ma a certe condizioni.
2017/11, p. 13
Dove c’è disuguaglianza sociale, povertà e disoccupazione
la criminalità organizzata crea opportunità di lavoro
illegale, sfruttando le mancate risposte delle istituzioni. Il
«Progetto Scampia» affidato dai gesuiti a p. Fabrizio Valletti
è una risposta “popolare” a quella sfida.
2017/11, p. 15
Le tappe dell’Avvento di quest’anno B sono caratterizzate
da quattro parole programmatiche: Vigilanza, Evangelo,
Testimonianza, Grazia. E nella notte di Natale ascolteremo
l’invito “a vivere con sobrietà, giustizia e pietà in questo
mondo, nell’attesa della beata speranza...».
2017/11, p. 18
Pavel A. Florenskij, sacerdote ortodosso, teologo, filosofo,
scienziato, è stato l’anticipatore di una concezione olistica
del mondo, di una conoscenza interdisciplinare e
interculturale in grado di tenere insieme le diverse forme
della razionalità e del sapere, dalla matematica alla
teologia, dalla logica alla mistica.
2017/11, p. 21
2017/11, p. 23
2017/11, p. 24
L’ autorità nella Chiesa è valutata in base al suo carattere
di «servizio», che non lo è quando nei discepoli di Cristo
traspare, invece, la preoccupazione di sé, del rango, di
carrierismo, delle precedenze, di quell’eccedere che si
manifesta anche negli abiti nelle insegne e nei titoli
antievangelici: eminenza, eccellenza, superiore, superiora.
2017/11, p. 26
2017/11, p. 27
Al dibattito hanno partecipato una cinquantina di magistrati
anti-mafia e anticorruzione oltre a vescovi e numerose
personalità delle istituzioni vaticane, degli Stati e delle
Nazioni Unite, giornalisti e studiosi e alcuni ambasciatori.
L’obiettivo era di sensibilizzare l’opinione pubblica e
favorire politiche e leggi che prevengano la corruzione.
2017/11, p. 28
Non pensiamo ai poveri solo come destinatari di
una buona pratica di volontariato da fare una volta alla
settimana, o tanto meno di gesti estemporanei di
buona volontà per mettere in pace la coscienza. Queste
esperienze, pur valide e utili a sensibilizzare alle necessità
di tanti fratelli e alle ingiustizie che spesso ne sono
causa, dovrebbero introdurre ad un vero incontro con i
poveri e dare luogo ad una condivisione che diventi stile
di vita.
2017/11, p. 31
Una ricchezza nel cuore della Chiesa che è importante
riscoprire oggi, a settant’anni dalla promulgazione della
Costituzione Apostolica Provida Mater Ecclesia e del Motu
proprio Primo Feliciter affinché, condivisa, diventi
patrimonio di tutta la comunità credente.
2017/11, p. 33
Dinanzi a tale entità occorre porsi degli interrogativi di
senso: com’è possibile che quanti hanno accolto l’invito del
Signore a consacrarsi ad un amore perfetto, abbandonino la
loro vocazione? Quale prevenzione e quale orientamento?
2017/11, p. 38
38 Testimoni 11/2017
VOCE DELLO SPIRITO
DOMANDE
AL PADRE
La preghiera del Padre nostro si presenta come la sintesi
di tutto il salterio, compendio dell’intera rivelazione
biblica e dell’universale invocazione umana, consegnataci
in sette domande nella tradizione evangelica.
La preghiera che recitiamo proviene dalla tradizione
matteana, formulata secondo la struttura letteraria bipartita,
piramidale e
ascensionale. Lo schema
delle sette domande
(tre più quattro) raccoglie
e indirizza quello
che possiamo chiedere.
2017/11, p. 39
La presente succinta catechesi della missione si propone di analizzare
alcuni tratti che caratterizzano la “nuova evangelizzazione”. Saranno
indicate dieci caratteristiche: per ciascun tratto. L’autore mostrerà il
legame che esiste con i tre punti fondamentali di ancoraggio: Il concilio
Vaticano II, i recenti pontefici e la Chiesa in Asia.
2017/11, p. 47
Il volume raccoglie
gli atti del
Convegno di Facoltà
dell’anno
accademico 2015-
16, organizzato
dal Dipartimento
di Teologia dell’Evangelizzazione
della Facoltà
Teologica dell’Emilia-
Romagna.