Cabra Piergiordano
Il Blackberry e il Rosario
2017/10, p. 4
E’ uno strumento di comunicazione fantastico, anche se ne utilizzo le potenzialità solo in minima parte. C’è dentro tanta intelligenza da stupire, offre tante possibilità di comunicazione che non si può non restarne ammirati. Eppure una sera, improvvisamente, dopo un collegamento dove si parlava di molta sofferenza e di tanti timori, ne ho avvertito l’insufficienza e, quasi senza accorgermi, l’ho deposto sulla scrivania, estraendo dalla mia tasca la corona del rosario, il mio “digitale” di sempre, sul quale le dita hanno cominciato a scorrere come su una tastiera, quasi per comporre un indirizzo.

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IL BLACKBERRY E IL ROSARIO
Non so come ringraziare l’amico che mi ha regalato un cellulare BlackBerry, dopo il furto del mio cellulare.
E’ uno strumento di comunicazione fantastico, anche se ne utilizzo le potenzialità solo in minima parte. C’è dentro tanta intelligenza da stupire, offre tante possibilità di comunicazione che non si può non restarne ammirati.
Eppure una sera, improvvisamente, dopo un collegamento dove si parlava di molta sofferenza e di tanti timori, ne ho avvertito l’insufficienza e, quasi senza accorgermi, l’ho deposto sulla scrivania, estraendo dalla mia tasca la corona del rosario, il mio “digitale” di sempre, sul quale le dita hanno cominciato a scorrere come su una tastiera, quasi per comporre un indirizzo.
Era successo che il magnifico strumento di comunicazione mi aveva messo in contatto con una sofferenza per la quale non c’erano parole capaci di portare un vero aiuto, inducendomi a sostituirlo, o a completarlo, con un altro strumento di comunicazione di altro tipo e di altra efficacia.
Ero passato da un mezzo di comunicazione e di informazione ad un mezzo di pronto intervento.
Da allora ho la sensazione di avere due BlackBerry: uno per partecipare a gioie e dolori, l’altro per coinvolgere nella mia partecipazione Colui che sa quello che io non so e può quello che io non posso.
E se la raffinata tecnologia del piccolo cellulare mi permette di spaziare nel recinto del pianeta che ci ospita, la semplice tecnologia della corona del mio rosario mi concede di uscirne con leggerezza, per navigare nello spazio sconfinato dove le cose acquistano la loro reale consistenza.
Perché quando faccio scorrere le dita sulla corona del mio rosario, è come se digitassi la password di accesso a quel mondo “altro”, che un giorno si è aperto al nostro mondo disastrato per ricostruirlo.
Il collegamento è assicurato, perché dicendo “Ave Maria”, evoco le prime indimenticabili parole d’amore che l’Altissimo ha rivolto ad una creatura per coinvolgerla nella sua incredibile e divina umana avventura riabilitante e rassicurante.
E così mi sento privilegiato per avere a mia disposizione due gioielli di comunicazione, l’uno per partecipare più da vicino alle vicende umane, che assorbono e subito tramontano, l’altro per immergerle nel mistero sconfinato e luminoso che tutto trasforma e conserva.
Perché non alternare sovente i due BlackBerry?
Piergiordano Cabra