Marcheselli Maurizio
Orizzonte missionario
2016/9, p. 38
In Gv 21, non è soltanto la pesca ad avere un significato missionario: anche il motivo di Gesù che cerca cibo è intrinsecamente legato alla missione. Colui che scrisse Gv 21,1-14, o che semplicemente lo collocò nel posto in cui si trova ora, era ben consapevole che nella cerchia giovannea una richiesta di cibo da parte di Gesù non poteva essere compresa se non in riferimento alla missione. il racconto di pesca e di pasto si limita a trasferire ai discepoli ciò che in Gv 4 è stato detto per Gesù.
VOCE DELLO SPIRITO
ORIZZONTE MISSIONARIO
In Gv 21, non è soltanto la pesca ad avere un significato missionario: anche il motivo di Gesù che cerca cibo è intrinsecamente legato alla missione. Colui che scrisse Gv 21,1-14, o che semplicemente lo collocò nel posto in cui si trova ora, era ben consapevole che nella cerchia giovannea una richiesta di cibo da parte di Gesù non poteva essere compresa se non in riferimento alla missione: il racconto di pesca e di pasto si limita a trasferire ai discepoli ciò che in Gv 4 è stato detto per Gesù. Mentre in Gv 4 è Gesù che desidera nutrirsi del frutto missionario in cui consiste la volontà del Padre e il compimento della sua opera, in Gv 21 sono i discepoli a essere da lui invitati a nutrirsi del pesce appena pescato (21,5) che raffigura l'esito della missione: il cibo che Gesù chiede ai suoi (21,5) e che poi i discepoli (e non lui) mangeranno (21,10), deve essere interpretato in sintonia col cibo di cui Gesù ha detto di nutrirsi in Gv 4,31-34.
L'autore di Gv 21 recepisce il simbolismo ecclesiologico e missionario della pesca abbondante, di derivazione sinottica, rafforzandolo attraverso elementi tipicamente giovannei. L'appropriazione giovannea del simbolo missionario della pesca dev'essere adesso ulteriormente chiarita, analizzando come il racconto descrive il pesce pescato e, soprattutto, la modalità con cui viene portata a termine la pesca stessa.
Nel fatto che la rete non si spezzi (v. 11) non è la rete in sé ad assumere un valore simbolico, ma il duplice tratto che essa non si spezzi nel corso delle operazioni di pesca e che sia (at)tirata verso la riva in cui si trova Gesù. La maggior parte degli autori riconosce una valenza simbolica al non spezzarsi della rete in Gv 21,11, in chiave ecclesiologica e/o missionaria.
Per valutare le modalità con cui Gv 21 descrive il realizzarsi della pesca, è decisivo soprattutto il fatto che il QV (quarto vangelo n.d.r.), laddove introduce il tema missionario, lo svolge poi frequentemente in connessione al motivo dell'unità. Si devono ricordare principalmente tre testi giovannei: il discorso sul buon pastore (10,1-18); il racconto della decisione del Sinedrio di mettere a morte Gesù (11,47-53); la preghiera che chiude la cena (c. 17). In tutti questi passaggi, dove traspare un interesse di tipo missionario, l'adesione a Gesù da parte dei futuri credenti viene descritta in termini di ingresso nell'unità. Nel contesto del discorso sul pastore il tema missionario non viene sviluppato estensivamente. È tuttavia innegabile che in 10,16 appaia un allargamento dell'orizzonte in termini universalistici: «E ho altre pecore che non provengono da questo recinto; anche quelle è necessario che io conduca e ascolteranno la mia voce e diventeranno un unico gregge, un unico pastore». L'immagine delle «altre pecore» contiene un riferimento alle genti e lo sguardo si volge pertanto al di là d'Israele, indicato implicitamente come «le pecore che appartengono a questo recinto». Il diventare un solo gregge dipende, da un lato, dal fatto che ci sia un unico pastore (livello oggettivo) e, dall'altro, dall'ascolto della sua voce (livello soggettivo). Le «altre pecore» non sono chiamate a entrare nel recinto già esistente: l'unico gregge si costituisce fuori dall'ovile. Il suo centro di unità è il pastore, a condizione che se ne ascolti la voce. Siamo davanti a un tema giovanneo importante: Gesù polo di attrazione, centro di unità, riunificatore dei dispersi. La riflessione giovannea sulla missione è intimamente legata al tema dell'unità realizzata da Gesù e in lui: l'unico gregge, non più formato unicamente dalle pecore dell'ovile d'Israele, nasce in relazione all'unico pastore.
Maurizio Marcheselli
da «Avete qualcosa da mangiare?»
Un pasto, il Risorto, la comunità
EDB, Bologna 2006