Cabra Piergiordano
Una piccola cascata
2016/6, p. 4
Quell’acqua che scendeva appariva di una inconsueta straordinaria bellezza, che richiamava vertiginose discese come quella divinamente sublime del Figlio, che era “disceso dal cielo per noi uomini e per la nostra salvezza”. Una discesa gioiosa e umile come quella di Colui che “umiliò se stesso” per portare la gioia della buona novella. Una cascata fresca e gratuita come la Grazia che scende per purificare e ringiovanire.
UNA PICCOLA CASCATA
Un bosco, una esile e limpida cascata, che fa da colonna sonora al verde silenzio incantato, la consueta passeggiata mattutina … ma oggi tutto appare improvvisamente più allusivo, più misterioso, più immerso nel mistero.
Quell’acqua che scendeva appariva di una inconsueta straordinaria bellezza, che richiamava vertiginose discese come quella divinamente sublime del Figlio, che era “disceso dal cielo per noi uomini e per la nostra salvezza”.
Una discesa gioiosa e umile come quella di Colui che “umiliò se stesso” per portare la gioia della buona novella.
Una cascata fresca e gratuita come la Grazia che scende per purificare e ringiovanire.
E qui lo sguardo si innalza e il pensiero vola arditamente in alto, molto in alto fino alle amplissime distese di neve, (ricordo dell’indimenticabile Pian di neve di decenni fa dell’Adamello) “nevi eterne immacolate al sol”, dalle quali quell’acqua scaturisce.
Quelle candide distese che toccano il cielo e parlano con l’Eterno e riflettono l’Infinito, mi immergono nel mistero del Padre, che, qual sole benevolo, le dissigilla perché diventino acqua cristallina e pura, che scende a portare vita.
Come non immergermi nel mistero del Padre che mi dona il Figlio?
“Gloria al Padre e al Figlio”, pronuncia la mia spontanea ammirazione!
Quell’acqua allegra e vitale che scende, si perderà poi a valle, gonfierà fiumi, alimenterà falde freatiche, allieterà fontane, irrigherà prati, disseterà uomini e animali, permetterà alle piante di dare i loro frutti. Sarà per i credenti acqua viva che scorre per la vita feconda, benefica, eterna, propria dell’onnipresente Spirito Santo.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo! Mi trovo a sussurrare, avvolto subitamente nel presente e nell’eterno, nell’ieri e nel domani, nel frammento e nel tutto, nel qui e ora e nel sempre : come era nel principio, ora e sempre, nei secoli dei secoli. Amen.
Come mi appare oggi più familiare il Mistero sommo della mia fede, mistero che mi avvolge e mi immerge nell’inesauribile e sconfinata potenza del Padre che sta nei cieli, che mi incanta nella dolce, dolorosa e gloriosa visibilità del Figlio, che mi sostiene nella feconda invisibilità dello Spirito!
Me ne torno sui miei passi, incantato dall’eloquenza della natura, stupito dal potenziale di rivelazione che emerge dal cosmo, riconoscente per il fascio di luce, brillato davanti ai miei occhi.
Da oggi non potrò più recitare con la consueta distrazione il mio Gloria Patri, che in questo momento mi trovo spontaneamente a cantare nel bosco solitario di Zovello, con gli occhi pieni di quella semplice evocante garrula cascata, che innalza il cuore alle vertiginose altezze dove tutto ha origine, altezze dalle quali scende l’umile acqua destinata a perdersi nei meandri della terra, per vivificare le aridità più angustianti degli umani deserti.
Sì: Sia gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo, al Dio che era, che è e che sarà nei secoli eterni!! Amen. Amen.
Piergiordano Cabra