Gellini Anna Maria
Accompagnare è generare
2016/5, p. 46
Il libro presenta un argomento fondamentale per la formazione all’interno delle dinamiche relazionali tra generazioni. Già papa Francesco nell’esortazione Evangelii gaudium parla dell’accompagnare come il terzo movimento della «Chiesa in uscita» (n.24). E incoraggia ad «accompagnare con misericordia e pazienza le possibili tappe di crescita delle persone che si vanno costruendo giorno per giorno» (n.44); domanda di accompagnare non soltanto i camminatori, ma pure «chi è rimasto al bordo della strada » (n.46). Ai ministri ordinati, in particolare, e agli altri operatori pastorali domanda di specializzarsi nell’«arte dell’accompagnamento» e di imparare «sempre a togliersi i sandali davanti alla terra sacra dell’altro».
NOVITA’ LIBRARIA
accompagnare è generare
Il libro presenta un argomento fondamentale per la formazione all’interno delle dinamiche relazionali tra generazioni. Già papa Francesco nell'esortazione Evangelii gaudium parla dell’accompagnare come il terzo movimento della «Chiesa in uscita» (n.24). E incoraggia ad «accompagnare con misericordia e pazienza le possibili tappe di crescita delle persone che si vanno costruendo giorno per giorno» (n.44); domanda di accompagnare non soltanto i camminatori, ma pure «chi è rimasto al bordo della strada» (n.46). Ai ministri ordinati, in particolare, e agli altri operatori pastorali domanda di specializzarsi nell'«arte dell'accompagnamento» e di imparare «sempre a togliersi i sandali davanti alla terra sacra dell'altro». Si tratta, insomma, di «dare al nostro cammino il ritmo salutare della prossimità, con uno sguardo rispettoso e pieno di compassione ma che nel medesimo tempo sani, liberi e incoraggi a maturare nella vita cristiana» (n.169).
Accompagnamento come alleanza e sintonia
L’accompagnamento è un'azione profondamente umana, con sfumature fondamentali per l'azione educativa. L’intento formativo del libro è far riflettere sull'importanza di tale atteggiamento che, prima di essere educativo, è etico, perché vuol dire portare attenzione a colui che si accompagna, prendersene cura; significa porsi accanto alla sua esperienza nello sforzo di allearsi ed entrare in sintonia con la sua vita per condividere il Vero, il Bene e il Bello verso cui andare. «L'adulto che accompagna è colui che sente e vive la responsabilità generativa verso le generazioni successive; è colui che realizza la propria esistenza, rendendo possibile la vita dei più piccoli, di coloro di cui è responsabile. Il testo riflette sull'accompagnamento e sulla generatività integrando due prospettive: una lettura dell'accompagnamento attraverso una «profezia straniera» e un approfondimento teologico-catechetico sull'adultità come chiave della generazione e dell'iniziazione».
La «profezia straniera»
La profezia straniera, che si può definire anche «laica», è presentata in modo originale sia da don Salvatore Soreca, direttore dell’UCD di Benevento e membro dell’Ufficio catechistico nazionale, sia da mons. Marcello Semeraro, vescovo di Albano e segretario del Consiglio dei cardinali. Soreca apre la sua trattazione con la Storia di una lumaca che scopre l'importanza della lentezza di Luis Sepùlveda; mons. Semeraro parte dal romanzo La strada di Cormac McCarthy e prende spunti anche dal mito di Dedalo e Icaro.
Dalla narrazione alla vita
Il primo racconto ha inizio con la presentazione delle lumache che vivono in un prato, chiamato Paese del Dente di Leone. Sotto la frondosa pianta del calicanto, sono abituate a condurre una vita lenta e silenziosa, a nascondersi dallo sguardo avido degli altri animali e a chiamarsi tra loro semplicemente «lumaca». Una di loro, però, trova ingiusto non avere un nome e, soprattutto, è curiosa di scoprire le ragioni della lentezza. Lentamente, molto lentamente, abbandona il rigoglioso prato e la protezione del calicanto e si incammina verso l'ignoto. Vuole incontrare chi potrà offrire una risposta alle sue domande. Lungo la strada incontrerà animali diversi, tra i quali un gufo un po’ triste e una tartaruga molto saggia chiamata Memoria. Sarà lei a battezzarla e a dare un senso alla sua ricerca: «La mia lentezza è servita a incontrarti, a farmi dare un nome da te». Nell'incontro con la tartaruga, la nostra lumaca comprende il valore della memoria e la vera natura del coraggio, che le permetteranno di intraprendere un'avventura ardita verso la libertà.
Desiderando approfondire la vocazione di coloro che sono compagne e compagni di viaggio dei ragazzi e degli adulti affidati alle nostre comunità, il testo si ferma poi a riflettere sull'incontro della lumaca con i due personaggi, il Gufo e la Tartaruga, entrambi metafore di stili educativi diversi e, in un certo senso, diametralmente opposti.
Dal racconto emerge che «nell'ottica della generatività si educa, accompagnando l'educando, non solo guidandolo. Nell'accompagnamento si giunge, con il soggetto educato, sulla soglia delle sue scelte, attraverso la condivisione delle esperienze che egli vive. L'accompagnamento è caratterizzato da tre tensioni fondamentali: la fiducia, il sostegno e la progettualità».
Una storia aperta
La strada, di Cormac McCarthy, è un romanzo che nella sua trama cerca una risposta a questa domanda: «Come può, trovandosi in situazioni negative, un adulto sostenere, fare crescere e guidare il suo figlio?» Un padre e una madre, un educatore oggi non sono più in condizione di poter dire, con la massima certezza: «Io conosco la strada!». Non lo sono per almeno due ragioni. La prima è perché tanti «adulti» hanno rinunciato a trasmettere ai figli la propria esperienza; hanno rinunciato a ripercorrere, con loro e per loro, i sentieri una volta da loro stessi battuti: «Per mia figlia sogno una vita diversa dalla mia!» In tanti casi si è interrotto il patto fra le generazioni.
La seconda ragione sta nel fatto che alla volontà degli adulti di archiviare le mappe delle loro antiche strade corrisponde l'ignoranza delle mappe sulle quali i propri figli regolano i propri cammini. Dunque, non si conoscono più le strade da percorrere.
Allora come accompagnare perché si possa generare vita nuova?
È un invito alla lettura di questo interessante e gradevolissimo libro!
Anna Maria Gellini