Le forze vincenti della storia
2016/5, p. 39
Dio è Amore! Dio è Bontà infinita e soltanto Bontà infinita.
La croce di Gesù grida questa sconvolgente verità. Non
solo. La croce di Gesù è un cuneo che introduce dentro
la storia cattiva dell’umanità un atto infinito di amore:
è salvo chi lo accoglie umilmente, è salvo chi si apre
e chi si aggrappa a questo
amore e lo moltiplica con i gesti
e le scelte della propria vita.
E Maria? Maria - dice il Vangelo
- stava accanto alla croce
di Gesù. E in quel momento
pronunciò l’ultimo sì della sua
fede: il sì più impegnativo e
più meritorio.
VOCE DELLO SPIRITO
le forze vincenti della storia
Dio è Amore! Dio è Bontà infinita e soltanto Bontà infinita.
La croce di Gesù grida questa sconvolgente verità. Non solo. La croce di Gesù è un cuneo che introduce dentro la storia cattiva dell'umanità un atto infinito di amore: è salvo chi lo accoglie umilmente, è salvo chi si apre e chi si aggrappa a questo amore e lo moltiplica con i gesti e le scelte della propria vita.
E Maria? Maria - dice il Vangelo - stava accanto alla croce di Gesù. E in quel momento pronunciò l'ultimo sì della sua fede: il sì più impegnativo e più meritorio. Maria credette che Dio è Amore, credette che la Croce è un urlo di amore che attraversa la storia. Non pensate che sia stato facile per Maria: ma è stato così!
E Gesù, leggendo nel cuore di Maria e vedendolo sintonizzato con il suo, indicando Giovanni che in quel momento rappresentava tutta l'umanità, dice a Maria: «Donna, ecco tuo figlio!» (Gv 19, 26c). Che significa?
Significa questo: «Donna, tu credi che Dio è Amore! Tu credi che, se Dio è Amore, l'Amore e la Bontà sono le forze vincenti della storia: sono l'energia di Dio che crea una nuova umanità. Donna, racconta a tutti con il linguaggio convincente della Madre, questa meravigliosa avventura di Dio, che è sceso sulla terra per riportarvi l'amore cacciato via dall'orgoglio degli uomini. Madre, tu lo vedi, nella croce Dio è stato aggredito dalla cattiveria umana, ma, a sua volta, Dio ha aggredito la cattiveria degli uomini gridando: "Padre, perdonali!". Tu hai sentito questo grido. Maria, racconta a tutti che il perdono è offerto, è già dato: bisogna soltanto accoglierlo! Donna, ecco tuo figlio!».
E, da allora, Maria vive questa consegna di Gesù dalla croce. Maria ha un solo desiderio: aprirci gli occhi e il cuore affinché, come Pietro, ci lasciamo lavare dal pianto per far riaffiorare sul nostro volto le fattezze dei figli di Dio.
O Maria, per il tuo sì umile e libero sei diventata la prima culla di Dio, il primo tabernacolo dell'Altissimo, l'inizio dell'ultimo capitolo della storia.
Tu hai visto gli apostoli felici attorno a Gesù. Poi li hai visti tristi nell'ora della Passione e hai raccolto nel cavo della tua mano le loro lacrime di paura e di smarrimento.
Maria, Madre della Chiesa, tu non hai avuto paura quando è giunta la Croce. E hai provato di nuovo l'emozione di Betlemme quando Gesù ti ha chiamato Madre aprendo nuovi orizzonti alla tua maternità.
Tu hai sentito il fremito della Pentecoste e hai visto gli apostoli uscire dal Cenacolo spinti da un'onda di entusiasmo che giunge inalterata fino a noi.
Maria, Madre della Chiesa, stringici al petto e donaci il battito del Cuore del tuo Figlio Gesù.
O Maria, Madre di misericordia, talvolta, come i bambini, abbiamo paura del buio: il buio della disonestà tanto diffusa, il buio della famiglia senza valori, il buio dei giovani senza ideali.
O Maria, Madre di misericordia, allarga le tue braccia materne e accoglici nel porto della tua pace: toglici dal cuore ogni paura e spegni l'arroganza che ci rende soli.
O Maria, Madre di misericordia, vorremmo avere il cuore buono per diventare generosi come te; vorremmo avere la tua gioia per togliere a tutti il peso di ogni tristezza.
O Maria, Madre di misericordia, mettici negli occhi la luce di Dio e accompagnaci nel viaggio della vita affinché i nostri passi siano semi che lasciano dovunque briciole di amore di Dio. Amen.
Angelo Comastri
da Maria “la” credente
Edizioni RnS, Roma 2013