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Con realismo e coraggio papa Francesco raccoglie nel
testo dell’esortazione apostolica il cammino delle Chiese
e dei sinodi sulla famiglia. Nessuna norma nuova, ma
un dinamismo che apre percorsi sia agli sposi sia ai pastori
e ai vescovi. Il ruolo dei religiosi.
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Mi sia permesso di essere considerato un nostalgico, dal momento che
vorrei parlare un poco del libretto della Imitazione di Cristo, del quale un tempo
avevo sentito parlare con venerazione, come del Quinto Vangelo.
2016/5, p. 5
“L’arte del passaggio: nella missione
risplende la misericordia del Padre”: questo è il tema
della 63° Assemblea dell’USMI, l’Unione delle Superiore
Maggiori d’Italia, svoltasi dal 30 marzo al 1 Aprile 2016
a Roma, presso il SGM Conference Center.
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Che cosa si è inceppato nel meccanismo del lavoro in
Italia? Quali conseguenze per la vita quotidiana delle
famiglie? Proviamo a proporre una riflessione “dal basso”,
certo incompleta, ma con l’intento di sottolineare alcuni
problemi molto attuali.
2016/5, p. 10
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Celebrato a 45 anni dalla istituzione di Caritas Italiana
(Sacrofano-Roma 18-21 aprile 2016), circa 600 direttori e
operatori di 174 diocesi italiane, hanno riflettuto, a partire
dal tema dell’anno giubilare Misericordiosi come il Padre,
sulle nuove sfide dell’impegno a servizio dei poveri.
2016/5, p. 14
Il Pakistan è un paese dove non c’è spazio per le minoranze
religiose e dove è “impossibile” vivere, soprattutto
per i cristiani (meno del 2% della popolazione),
ma anche per le altre minoranze, tra cui i musulmani
sciiti (20%), gli induisti (1,8% e gli Ahmadi, che non
sono considerati musulmani. Ma la violenza prende di
mira soprattutto i cristiani verso i quali le cronache registrano
tutta una interminabile catena di attacchi terroristici.
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L’esperienza vissuta a Tibhirine, di dialogo tra credenti
cristiani e musulmani, è stata un’esperienza profetica. Essa
insegna che la misericordia, oltre ad essere oggetto di
beatitudine, rientra anche nell’ambito di quel “beati”
rivolto ai “cuori puri” perché capaci di uno sguardo di
misericordia.
2016/5, p. 16
Isette monaci di Thibirine erano stati prelevati e sequestrati
nella notte tra il 26 e il 27 marzo 1996 dagli
islamisti del GIA. Il loro assassinio fu reso noto circa
due mesi dopo, il 21 maggio, suscitando dovunque una
profonda emozione. Sapevano di essere un “potenziale
bersaglio” degli islamisti e questo li obbligò a compiere
una scelta radicale: o fuggire, come aveva vivamente
raccomandato loro il governo francese, o accettare la
prospettiva di una morte violenta. Essi hanno scelto di
rimanere fino alla fine.
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È stato per noi un anno di ascolto e riflessione, sostenuto
dalla preghiera, e di attenzione alle iniziative e agli
incontri: l’incontro ecumenico dei religiosi durante la
Settimana di preghiera per l’Unità dei cristiani; l’incontro
dei formatori, quello del Papa con i giovani consacrati e
quello internazionale conclusivo.
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Tra i cinque nuovi santi nell’anno del Giubileo della
Misericordia, i primi a essere proclamati saranno
Maria Elisabetta Hesselblad e Stanislao di Gesù e Maria.
Verranno canonizzati a Roma domenica 5 giugno 2016.
2016/5, p. 22
Da una campagna di monitoraggio denominata
“LasciateCIEentrare” emerge in Italia un quadro del
sistema di ospitalità dei migranti e richiedenti asilo fatto
di sistematiche violazioni dei diritti umani, di mancanza di
percorsi di inclusione sociale, con persone costrette
spesso a entrare nei circuiti del lavoro nero.
2016/5, p. 24
Se si vuole che le nostre comunità siano per i giovani
un’opzione valida, bisogna conoscere chi sono questi
giovani che chiedono di entrare, l’ambiente culturale
eterogeneo da cui provengono, i loro modi di vivere, e
che cosa cercano.
2016/5, p. 27
Dal contatto con i responsabili della pastorale diocesana
sono emersi elementi descrittivi della realtà ecclesiale,
interessanti per una riflessione sul Giubileo straordinario
della misericordia.
2016/5, p. 30
Il velo femminile è usato da tempo immemorabile in una
vasta area geografica che va dall’India al Mediterraneo.
Esso ha assunto particolari forme e consuetudini
nell’ebraismo, nel cristianesimo e nell’islam. Riflessioni e
domande a partire dalla pratica delle consacrate fino al
tema discusso del velo islamico.
2016/5, p. 33
La sindrome del burnout, dovuto allo stress, è molto
comune nella società d’oggi. Ma è presente anche tra i
consacrati, in particolare nel mondo femminile. Il troppo
lavoro, le tante tensioni, il poco personale, ne sono spesso
la causa. Come reagire?
2016/5, p. 35
2016/5, p. 36
L’Anno Santo della Misericordia ci invita a riflettere
sul rapporto tra la comunicazione e la misericordia.
In effetti la Chiesa, unita a Cristo, incarnazione vivente
di Dio Misericordioso, è chiamata a vivere la misericordia
quale tratto distintivo di tutto il suo essere e il suo
agire. Ciò che diciamo e come lo diciamo, ogni parola e
ogni gesto dovrebbe poter esprimere la compassione, la
tenerezza e il perdono di Dio per tutti. L’amore, per sua
natura, è comunicazione, conduce ad aprirsi e a non isolarsi.
E se il nostro cuore e i nostri gesti sono animati dalla
carità, dall’amore divino, la nostra comunicazione sarà
portatrice della forza di Dio.
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Città del Vaticano, Oceania e Australia, Repubblica democratica del Congo, Yemen
2016/5, p. 39
Dio è Amore! Dio è Bontà infinita e soltanto Bontà infinita.
La croce di Gesù grida questa sconvolgente verità. Non
solo. La croce di Gesù è un cuneo che introduce dentro
la storia cattiva dell’umanità un atto infinito di amore:
è salvo chi lo accoglie umilmente, è salvo chi si apre
e chi si aggrappa a questo
amore e lo moltiplica con i gesti
e le scelte della propria vita.
E Maria? Maria - dice il Vangelo
- stava accanto alla croce
di Gesù. E in quel momento
pronunciò l’ultimo sì della sua
fede: il sì più impegnativo e
più meritorio.
2016/5, p. 40
Il popolo cristiano invoca la Madre della Misericordia perché riconosce
in lei la misericordia del Padre in forma materna, fatta cioè di tenerezza,
gratuità, generosità, accoglienza e perché è la Madre di Colui che è
Misericordia, Cristo. Da lei implora il suo aiuto a divenire misericordiosi.
2016/5, p. 46
Il libro presenta un argomento fondamentale
per la formazione all’interno
delle dinamiche relazionali tra
generazioni. Già papa Francesco nell’esortazione
Evangelii gaudium parla
dell’accompagnare come il terzo movimento
della «Chiesa in uscita»
(n.24). E incoraggia ad «accompagnare
con misericordia e pazienza le possibili
tappe di crescita delle persone
che si vanno costruendo giorno per
giorno» (n.44); domanda di accompagnare
non soltanto i camminatori, ma
pure «chi è rimasto al bordo della strada
» (n.46). Ai ministri ordinati, in particolare,
e agli altri operatori pastorali
domanda di specializzarsi nell’«arte
dell’accompagnamento» e di imparare
«sempre a togliersi i sandali davanti alla
terra sacra dell’altro».
2016/5, p. 47
L’A, docente
di Diritto alla
Scuola diocesana
prenestina,
si occupa
di diritto di famiglia,
diritto
sacramentale,
vita consacrata
e associazioni
di fedeli.
La sua opera
sull’Ordo Virginum
è frutto
di approfondimento sull’antica forma di
consacrazione femminile, e ne mette in
evidenza le coordinate storiche, giuridiche
e liturgiche.