Rotasperti Sergio
Messaggio finale
2016/12, p. 13
Durante il V Incontro Internazionale delle Riviste di Vita consacrata, che si è tenuto a Brasilia dal 26 al 28 ottobre 2016, noi partecipanti abbiamo costatato la ricchezza e la varietà delle pubblicazioni che hanno in comune il servizio della comunicazione, dell’informazione e della formazione nella Chiesa, in particolare della vita consacrata e dei laici e/o cooperatori delle congregazioni.

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Messaggio finale
Durante il V Incontro Internazionale delle Riviste di Vita consacrata, che si è tenuto a Brasilia dal 26 al 28 ottobre 2016, noi partecipanti abbiamo costatato la ricchezza e la varietà delle pubblicazioni che hanno in comune il servizio della comunicazione, dell’informazione e della formazione nella Chiesa, in particolare della vita consacrata e dei laici e/o cooperatori delle congregazioni. Ringraziamo per i contributi di tutti coloro che hanno organizzato, convocato e realizzato questo Incontro, come pure tutti i 27 partecipanti di sei paesi e i 21 rappresentanti delle riviste locali per la loro presenza e i loro apporti.
Abbiamo avuto l’opportunità di vedere in faccia coloro che stanno dietro a ciascuna pubblicazione. Abbiamo potuto costatare l’importanza del loro lavoro editoriale e riconoscere le difficoltà e i problemi in cui si trova oggi ciascuna rivista.
Abbiamo preso atto della complessità e delle sfide che oggi ci pongono la società e i suoi modelli. Anche se che viviamo in una società dell’immediatezza, delle nuove piattaforme e dei mezzi di comunicazione, noi ci sentiamo invitati a continuare a lavorare nell’animazione, l’accompagnamento e la diffusione di contenuti che giungano ai religiosi e religiose del mondo. Siamo uno strumento con cui possiamo farci eco della voce di Dio attraverso la diversità di pubblicazioni che arricchiscono la lista delle possibilità, affinità, e interessi e il gradimento dei destinatari finali che sono i nostri lettori.
Abbiamo sentito che □la riflessione, l’ascolto e il discernimento verso dove dobbiamo camminare, a chi vogliamo arrivare, che cosa vogliamo comunicare e come pubblicare o stampare una rivista o numero, sono domande che dobbiamo continuamente porci. Avere orecchi disposti ad ascoltare e occhi aperti per guardare la realtà che ci circonda, sono due atteggiamenti che oggi, più che mai, dobbiamo risvegliare o rivitalizzare.
È significativa ciascuna delle pubblicazioni e il loro contenuto risponde a una tradizione, a una eredità e fanno parte del patrimonio della vita consacrata. Le nostre pubblicazioni devono essere fonte di vita e di speranza in mezzo alle avversità. Avremo sempre qualcosa da dire, qualcosa da comunicare. Il nostro contributo è acqua viva per la vita consacrata, un’oasi di misericordia per l’umanità che essa condivide e si arricchisce con la presenza di uomini e donne, religiose e religiosi che sotto l’azione dello Spirito costituiscono un dono per la Chiesa in forza della loro missione e del loro carisma là dove la vita chiama.
Oggi sono molte le sfide. La principale consiste nel credere in ciò che facciamo. Essere umili, generosi e competenti in un lavoro che ci unisce e ci sfida ad uscire dai nostri confini e andare verso le periferie, ad abbandonare l’autoreferenzialità e ad accogliere le nuove iniziative o esperienze che possono arricchire il lavoro editoriale.
Siamo una voce che deve essere profetica nelle sue proposte, nei suoi contenuti, nelle sue immagini e nei suoi obiettivi. Dobbiamo essere una voce mistica che giunga a contagiare vita, gioia, tenerezza, misericordia di Dio e il suo progetto di Regno. Siamo una luce di speranza per un mondo che vive e sopravvive nelle tenebre della disumanizzazione, dell’indifferenza, della povertà e altre espressioni di morte nei nostri paesi. Siamo chiamati a vivere con passione il servizio di trasmettere la Buona Novella della misericordia di Dio come un modo per umanizzare il mondo.
Abbiano avuto uno spazio di discernimento in cui vedere l’importanza di riprendere l’orizzonte, l’identità, l’obiettivo e i temi che si dovranno trattare e sviluppare nel prossimo Incontro. Un secondo gruppo di riviste locali con tematiche e linee editoriali comuni hanno anch’esse avuto l’opportunità di condividere e valutare il loro lavoro e la loro partecipazione durante questo V Incontro.