Un Dio umano per un cristianesimo non religioso
2016/11, p. 47
Battista Borsato Un Dio umano. Per un cristianesimo non religioso EDB 2016 € 13,00
L’A., presbitero e teologo della diocesi di Vicenza, docente all'Istituto teologico di Monte Berico, attualmente è direttore di Casa Mamre, centro diocesano di educazione all'amore e all'affettività e di consulenza matrimoniale.
Il suo libro, sviluppa in 14 capitoli completati da una postfazione di Carlo Molari, un’ampia riflessione sulla verità e la qualità del cristianesimo, partendo da una rilettura del pensiero di Dio e della vita di Gesù.
Si dà lode a Dio osservando meticolosamente il culto e le leggi religiose o impegnandosi per la giustizia, lottando perché tutti gli uomini siano uguali in dignità e in opportunità economiche, promuovendo la loro dignità?
In un'omelia del dicembre 1977 il vescovo Oscar Romero affermava: «Una religione di messe domenicali, ma di settimane ingiuste, non piace al Signore, una religione piena di preghiere, ma senza denunciare le ingiustizie non è cristiana».
Dio non risolve i problemi umani ma rende capaci di risolverli o di portarli in modo positivo con gli occhi fissi su Cristo. Gesù non vuole che facciamo della religione qualcosa di appartato, lontano dalla realtà come se fosse un altro pianeta, ma desidera che i credenti si immergano nel mondo, lasciandosi interrogare dai problemi, insieme con tutti gli uomini, per trovare insieme delle soluzioni.
Per questo Gesù si è dedicato totalmente a guarire gli ammalati, ad alleviare sofferenze, ad accogliere i lebbrosi e gli emarginati, a difendere donne, a ridare dignità alle prostitute, a benedire e abbracciare i piccoli. Sapeva che, per Dio, non c'è niente di più importante delle persone. Il desiderio di Dio è che cerchiamo e viviamo ciò che è bene per noi, ed evitiamo ciò che può farci del male e renderci infelici. Non si sostituisce a noi, ma vuol far crescere la fede in Lui e invita ad assumere la nostra responsabilità nei riguardi della storia e della vita.
«L’uomo non può andare a Dio senza gli uomini e senza il mondo. I riti, la liturgia, i sacramenti sono importanti purché portino alla vita e non fuori della vita».