Bertelli Luciano
IX Capitolo Generale della Pia Società San Gaetano
2016/1, p. 14
Siamo una Congregazione religiosa di preti e diaconi, fondata da un prete vicentino don Ottorino Zanon (1915-1972), la cui dichiarazione di venerabilità è avvenuta proprio all’apertura del Capitolo che abbiamo celebrato a Vicenza dal 28 giugno al 23 luglio 2015. Definiamo il nostro carisma come un carisma religioso pastorale. La novità che ha caratterizzato il Capitolo è stata la partecipazione dei laici all’interno dello stesso Capitolo.
IX Capitolo generale della Pia Società San Gaetano
INSIEME COME FAMIGLIA
La novità dell'Assemblea e del Capitolo è stata di mettere a fuoco il discernimento nella prassi pastorale, avendo come soggetto tutta la Famiglia. Ad allietare i lavori, la dichiarazione a Venerabile del Fondatore, don Ottorino Zanon.
Siamo una Congregazione religiosa di preti e diaconi, fondata da un prete vicentino don Ottorino Zanon (1915-1972), la cui dichiarazione di venerabilità è avvenuta proprio all'apertura del Capitolo che abbiamo celebrato a Vicenza dal 28 giugno al 23 luglio 2015. Definiamo il nostro carisma come un carisma religioso pastorale. La novità che ha caratterizzato il Capitolo è stata la partecipazione dei laici all'interno dello stesso Capitolo.
Nella prima settimana ha avuto luogo l'Assemblea della "Famiglia di don Ottorino", composta oltre che da noi religiosi, dalle "sorelle nella diaconia" e dagli "amici di don Ottorino", consacrate e laici, che condividono con noi lo stesso carisma. In questo percorso siamo stati accompagnati dall'amica teologa Serena Noceti che ci è stata molto vicina. Il tema del Capitolo "L'annuncio del Vangelo e la missione pastorale della Famiglia di don Ottorino nel mondo d'oggi" ha avuto proprio nell'Assemblea il suo ambito di elaborazione e di approfondimento. Si è stabilito così uno stretto legame tra Assemblea e Capitolo, il quale, raccogliendo i lavori dell'Assemblea, ha continuato poi il suo cammino per circa tre settimane fino alla stesura di un documento finale, costituito da un messaggio, dieci proposizioni e la programmazione. Ci sembra bello condividere con i fratelli e le sorelle religiosi alcune dimensioni di fondo di questa nostra esperienza.
Don Ottorino dichiarato Venerabile
Innanzitutto, la dichiarazione di venerabilità del fondatore ha segnato profondamente l'evento dell'Assemblea della Famiglia di don Ottorino e del Capitolo. L'intervento della Chiesa che lo ha dichiarato venerabile oltre che trasmetterci una immensa gioia ha avuto l'effetto di farci prendere più coscienza che don Ottorino e il suo carisma non sono nostri, ma della Chiesa. Essa ce li riconsegna perché ce ne facciamo responsabili per donarli con più impegno e decisione a piene mani.
A partire da questo si è venuta evidenziando in noi la certezza che nel nostro cammino si trattava soprattutto di fidarci maggiormente di Dio. Un segno di particolare intensità spirituale è stato di riservare una notte all'adorazione eucaristica all'inizio dell'Assemblea della Famiglia. Pratica che da qualche tempo unisce la Famiglia di don Ottorino in una catena ininterrotta tra religiosi, sorelle e amici nelle diverse comunità del mondo dove siamo. Abbiamo dedicato un'altra notte all'adorazione durante il Capitolo nel momento della scelta del superiore generale e del suo consiglio. Ci ha aiutato ad andare decisamente oltre ogni calcolo umano e a metterci nella prospettiva di Dio, senza naturalmente che ci sia risparmiata la fatica della ricerca. Ci siamo sentiti tutti "impastati" e "lavorati" da Lui per creare quell' unità nella carità, che è l'anima del carisma di don Ottorino e nostro.
Un tema, in qualche modo nuovo, ci aveva preparato a fare dell'Assemblea e del Capitolo una vera esperienza di Dio insieme: il discernimento comunitario applicato alla missione pastorale. La ricerca della volontà di Dio insieme è uno dei capisaldi del carisma di don Ottorino. La novità dell'Assemblea e del Capitolo è stata di mettere a fuoco il discernimento nella prassi pastorale, avendo come soggetto tutta la Famiglia. Così dice la seconda delle dieci proposizioni elaborate alla fine: "La Famiglia di don Ottorino assume il discernimento come metodo, per caratterizzare la propria azione apostolica nell'annuncio del Vangelo e nel ministero pastorale, mettendo in relazione dinamica l'orizzonte carismatico di riferimento, che è prioritario, e la realtà umana locale."
Tale orizzonte carismatico non è ormai più pensato come appartenente solo ai religiosi pastori, preti e diaconi, ma è condiviso con le consacrate, sorelle nella diaconia, e con i laici amici, che sono parte integrante della Famiglia di don Ottorino. Con tale denominazione - aveva già definito il VII Capitolo «viene affermata l'unità della Famiglia nella pluralità delle forme: l'unità di origine e di carisma e la vocazione a realizzare insieme – nella complementarietà e nella corresponsabilità, anche se in modi e forme diverse – la stessa missione" (Dichiarazione su "La famiglia di don Ottorino"). Insieme tra religiosi pastori, sorelle nella diaconia e amici, prende forma una comunità più ampia, una nuova soggettualità, che potrebbe strutturarsi in comunità ministeriali, capaci di promuovere una “conduzione comunitaria della pastorale". Una meta affascinante anche se molto impegnativa per noi. Ci è di grande sprone il generoso e appassionato impegno di tanti laici, che captano la novità e l'importanza di una "ministerialità condivisa" per il futuro della Chiesa.
Un cammino da compiere insieme
Un cammino che deve essere portato avanti insieme a partire dalla formazione. Dice la decima proposizione: "Laici e religiosi, radicati nel Vangelo, si formano insieme per assumere e vivere la corresponsabilità nei ruoli di animazione e di guida." Una formazione da pensarsi nella forma di un processo mistagogico, inteso come un costante impegno di tutti insieme, a partire dalle radici comuni, a crescere giorno dopo giorno in una spirale positiva di maturazione del carisma. Questa operazione, infatti, non è mai fatta una volta per tutte, ma va continuamente rinnovata attraverso un confronto tra i dati dell'orizzonte di fede e carismatico e i dati dell'esperienza concreta. A questo fine il Capitolo ha deciso di proporre una équipe, chiamata "Equipe Centrale della Famiglia", la cui funzione è stata così definita: "L’équipe centrale ha lo scopo di collaborare con il consiglio generale per favorire e promuovere l’unità della Famiglia di don Ottorino. Programma itinerari e offre ad essa strumenti di formazione, per approfondire e diffondere il carisma di don Ottorino.” Con tempestività ne sono stati subito nominati i componenti. La presiede il superiore generale ed è composta da tre religiosi, due preti e un diacono, una sorella nella diaconia, un amico e due amiche. L'ECF si è già messa all'opera e la sentiamo una grande opportunità per metterci come Famiglia, tutti insieme e alla pari, a farci carico del carisma per i tempi nuovi che ci aspettano.
don Luciano Bertelli