Gellini Anna Maria
Recensione colonna
2015/6, p. 47
Dio è una questione insita nel cuore dell’uomo fin dalla sua origine, è una presenza che ha provocato domande di filosofi e testimonianze di credenti, che ha segnato e continua a segnare la storia del mondo. Nell’uso della libertà umana Dio può diventare bussola che guida, fondamento che sostiene e meta che attira. Nell’abuso della libertà, l’uomo può perdere Dio e se stesso.

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Testimoni
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Olegario Gonzalez de Cardedal L’uomo davanti a Dio. Ragione, fede e testimonianza EDB
€ 15,00
Dio è una questione insita nel cuore dell’uomo fin dalla sua origine, è una presenza che ha provocato domande di filosofi e testimonianze di credenti, che ha segnato e continua a segnare la storia del mondo. Nell’uso della libertà umana Dio può diventare bussola che guida, fondamento che sostiene e meta che attira. Nell’abuso della libertà, l’uomo può perdere Dio e se stesso. Nel libro, «le idee ritornano continuamente come variazioni successive su un medesimo tema: Dio e il suo posto, noi e il nostro tempo davanti a lui. Si analizzano le condizioni necessarie perché la ricerca di Dio sia autentica e l'incontro possibile. Ci sono vicoli ciechi e ci sono comportamenti accecanti. In questi casi non è che Dio stia in silenzio o sia assente, ma sono gli uomini a essere sordi alla sua voce e ciechi davanti al suo splendore. La via che porta a Dio passa oggi per il prossimo, per la città, per il mondo. È la via del buon samaritano che da Gerusalemme porta a Gerico.» Dio, affinché dimostriamo il nostro amore per lui, ci rimanda all'uomo; e Cristo, affinché dimostriamo il nostro amore per lui, ci rimanda ai derelitti dell'umanità: poveri, malati, carcerati, affamati. Il cristianesimo passa in questo modo dall'analisi della verità all'esercizio dell'amore. Dio è riconoscibile dall'uomo solo nel suo aspetto povero e solidale o nella croce di Cristo in quanto coerente con l'amore umile e con la parola insuperabile di Dio. Gesù Cristo visse nella semplicità di un villaggio, visse insieme a poveri ed emarginati, esclusi, donne... e da là annunciò il regno di Dio. Senza difendersi né affermarsi con alcun mezzo straordinario, accettò la sua fine mortale con la normalità di chi vive il suo destino: rivelare il massimo nel minimo, il santo in mezzo al peccato, colui che è la pienezza della beatitudine nella sofferenza. Nella sofferenza e nella morte di Cristo, Dio si è messo al nostro livello e al nostro fianco, umile e umiliato, mostrando così il culmine del suo amore. È questo il nucleo originario del N.T. e la chiave per comprendere tanto la persona di Cristo quanto la Chiesa e ogni vita cristiana.