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La nuova enciclica sull’ambiente, il sinodo sulla famiglia, l’avvio del giubileo della misericordia affosseranno l’attenzione all’anno della vita consacrata? Il timore non serve. È piuttosto utile immaginare le connessioni che l’anno dei religiosi potrà avere con questi eventi. Fra bilancio e progetto.
2015/6, p. 4
Convinto seguace del Buddhismo Zen, aveva deciso di scrivere la sua tesi di dottorato nella prestigiosa università di Tokyo (Todai) “per dimostrare la inconsistenza dei fondamenti del Cristianesimo”. Ma quella tesi fu la sua “via di Damasco”. Si imbatté nella sconvolgente persona di Cristo che ribaltò le sue posizioni.
Fattosi cristiano col nome di Agostino, entrò tra i Carmelitani divenendone anche Superiore Provinciale. Uomo colto e di prestigio, era stato Presidente della Università Cattolica Notre Dame di Kyoto e, conosciuto e stimato anche a Roma, era stato annoverato tra i consultori del Pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso.
2015/6, p. 5
Sta nascendo una teologia nuova che recepisce il Concilio e tutta la conseguente riforma. In tale cornice i temi maggiori si possono ritenere la radice battesimale, l’affermazione cristologica, l’originalità dei carismi, la dinamica comunionale, la missione, il dialogo di vita.
2015/6, p. 6
Nell’ambito dell’Anno per la vita consacrata, il Papa ha voluto incontrare i religiosi/e di Roma in un stile gioioso insieme e confidenziale, in forma di dialogo. Gli sono state proposte quattro domande che hanno toccato punti sensibili della vita consacrata.
2015/6, p. 9
Sono quattro gli elementi del metodo educativo di don Bosco che perdurano nel tempo: la predilezione verso i giovani, la presenza educativa quotidiana dell’educatore tra i giovani, la “simpatia” dell’educatore e il carattere comunitario dell’esperienza pedagogica.
2015/6, p. 10
Per la Giornata mondiale delle comunicazioni sociali, del 24 maggio scorso, il papa nel suo Messaggio ha scelto come tema : Comunicare la famiglia: ambiente privilegiato dell’incontro nella gratuità dell’amore. È un argomento che si collega con il sinodo dei vescovi sulla famiglia che si celebrerà il prossimo mese di ottobre.
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Quel volto sfumato che traspare dalla Sindone ha una fortissima valenza simbolica. Non solo obbliga a riflettere sulla passione e risurrezione del Cristo, ma anche sulla sofferenza umana.
2015/6, p. 15
La gioia nella vita dei consacrati non è un’idea astratta e semplicemente proclamata, ma è uno dei frutti più preziosi dello Spirito che abita in essi e nelle loro comunità. Teresa d’Ávila non si è mai stancata di ripeterlo e di darne l’esempio.
2015/6, p. 18
L’articolo è stato pubblicato nella rivista vita monastica (dic. 2014) in un quaderno tutto dedicato a ricordare i mille anni del monachesimo a Camaldoli (1012– 2012), intitolato Tempo e storia, Dio e la vita monastica. Riflessioni e pensieri nell’orizzonte del monachesimo camaldolese. Ne è autore Alessandro Barban, priore generale..
2015/6, p. 19
Si è chiusa sia la visita apostolica della Congregazione dei religiosi (Resoconto finale), sia la valutazione dottrinale (Relazione finale congiunta: cf. Testimoni 5/2015 p. 23). Diamo qui una sintesi complessiva di un faticoso e positivo confronto fra le suore americane e le istanze vaticane.
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Nel mese di luglio il Papa sarà in Ecuador, Bolivia e Paraguay e in settembre a Cuba. Lo scopo di questi viaggi è di costruire ponti fra tutti gli uomini, così che ognuno possa trovare nell’altro non un nemico, non un concorrente, ma un fratello da accogliere e abbracciare!
2015/6, p. 25
Con il convegno internazionale intitolato “Africa, continente in cammino” si è cercato di offrire differenti prospettive dal punto di vista della testimonianza, nello spirito del dialogo e della cooperazione, nella consapevolezza che l’Africa è sempre più parte del villaggio globale.
2015/6, p. 27
2015/6, p. 28
Le donne che leggono la Bibbia la raccontano in un altro modo rispetto agli uomini, e la Bibbia stessa, grazie a questa interpretazione si arricchisce di nuovi significati.
2015/6, p. 30
Qualcuno si è chiesto: che ruolo avrebbero avuto i fondatori o le fondatrici dentro la Chiesa e la società di oggi? Perché non intervistarli facendoli in un certo senso “rivivere”. Un libro di Laura De Luca e di Vito Magno.
2015/6, p. 33
Nonostante censure e incomprensioni, hanno servito la Chiesa con sguardo profetico, attenti ai passaggi della storia, alle tensioni politiche, alle disuguaglianze sociali e alle tante povertà. Sono due precursori di papa Francesco.
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Il Padre è l'unum necessarium al quale è consacrata tutta l'esistenza di Gesù fino all'autoconsegna di sé sulla croce. A lui e al suo volere egli si abbandona con fiducia e dedizione totale. Solo cercando di attingere a questo «segreto» si è in grado di intuire qualcosa del contenuto ineffabile dell'amore di tenerezza che riempie l'animo di Gesù.
2015/6, p. 39
L’anno santo dovrà essere un tempo per ritornare a tenere lo sguardo fisso su Gesù, sulla sua umanità, sulle sue relazioni, sui suoi gesti, sulle sue parole. È un tempo per riscoprire che nell’umanità di Gesù si riflette il volto della misericordia del Padre.
2015/6, p. 46
Il volume si apre con alcuni brani della Lumen gentium, (dal n. 6 al n.9) che in modo particolare delineano la fisionomia della Chiesa come Corpo mistico di Cristo, come realtà visibile e spirituale, come nuova alleanza per un popolo nuovo. Seguono due parti: la prima approfondisce i vari volti della Chiesa per ritrovare in essi il fondamento vitale, in aderenza al vangelo e in ascolto della storia. La seconda parte sottolinea gli atteggiamenti che «fanno essere e vivere la comunità cristiana», ed evidenzia quanto dalla conversione degli atteggiamenti può rinascere la Chiesa come comunità, casa di tutti, dalle porte sempre aperte.
2015/6, p. 47
2015/6, p. 47
Dio è una questione insita nel cuore dell’uomo fin dalla sua origine, è una presenza che ha provocato domande di filosofi e testimonianze di credenti, che ha segnato e continua a segnare la storia del mondo. Nell’uso della libertà umana Dio può diventare bussola che guida, fondamento che sostiene e meta che attira. Nell’abuso della libertà, l’uomo può perdere Dio e se stesso.