Comastri Angelo
Affidàti a Maria
2015/5, p. 39
VOCE DELLO SPIRITO
AffidÁti a maria
Dio è onnipotente nell'amore, è onnipotente nella misericordia, è onnipotente nell'umiltà, è onnipotente nella pazienza. In una sola parola: Dio è Amore! Dio è Bontà infinita e soltanto Bontà infinita.
La croce di Gesù grida questa sconvolgente verità. Non solo. La croce di Gesù è un cuneo che introduce dentro la storia dell'umanità un atto infinito di amore: è salvo chi lo accoglie umilmente, è salvo chi si apre e chi si aggrappa a questo amore e lo moltiplica con i gesti e le scelte della propria vita.
E Maria? Maria - dice il Vangelo - stava accanto alla croce di Gesù. E in quel momento pronunciò l'ultimo sì della sua fede: il sì più impegnativo e più meritorio.
Maria credette che Dio è Amore.
E Gesù, leggendo nel cuore di Maria e vedendolo sintonizzato con il suo, indicando Giovanni che in quel momento rappresentava tutta l'umanità, dice a Maria: «Donna, ecco tuo figlio!» (Gv 19, 26). Che significa?
Significa questo: «Donna, tu credi che Dio è Amore! Tu credi che, se Dio è Amore, l'Amore e la Bontà sono le forze vincenti della storia: sono l'energia di Dio che crea una nuova umanità. Donna, racconta a tutti con il linguaggio convincente della Madre, questa meravigliosa avventura di Dio, che è sceso sulla terra per riportarvi l'amore cacciato via dall'orgoglio degli uomini. Madre, tu lo vedi, nella croce Dio è stato aggredito dalla cattiveria umana, ma, a sua volta, Dio ha aggredito la cattiveria degli uomini gridando: "Padre, perdonali!". Tu hai sentito questo grido. Maria, racconta a tutti che il perdono è offerto, è già dato: bisogna soltanto accoglierlo! Donna, ecco tuo figlio!».
E, da allora, Maria vive questa consegna di Gesù dalla croce. Maria ha un solo desiderio: aprirci gli occhi e il cuore affinché, come Pietro, ci lasciamo lavare dal pianto per far riaffiorare sul nostro volto le fattezze dei figli di Dio.
O Maria, donna dei giorni feriali, parlaci delle cose piccole e semplici nelle quali si sente la gioia di una vita senza malizia e senza presunzione.
O Maria, liberaci dalla tentazione della bontà che cerca il palcoscenico e si spegne insieme ai riflettori. Aiutaci ad essere veri sempre e dovunque!
O Maria, donna dei giorni feriali, insegnaci la bellezza delle giornate normali: fa' che i nostri sguardi siano messaggi, i nostri sorrisi siano abbracci di pace e i nostri gesti siano regali colmi di sincerità.
O Maria, aiutaci ad aprire la porta di casa per condividere la festa della nostra vita e per diffondere il canto dei figli di Dio sulle strade della fatica di ogni giorno.
O Maria, aiutaci a capire che la festa è soltanto Dio: accolto e amato nella casa dei giorni feriali.
O Maria, Madre di misericordia, talvolta, come i bambini, abbiamo paura del buio: il buio della disonestà tanto diffusa, il buio della famiglia senza valori, il buio dei giovani senza ideali.
O Maria, Madre di misericordia, allarga le tue braccia materne e accoglici nel porto della tua pace: toglici dal cuore ogni paura e spegni l'arroganza che ci rende soli.
O Maria, Madre di misericordia, vorremmo avere il cuore buono per diventare generosi come te; vorremmo avere la tua gioia per togliere a tutti il peso di ogni tristezza.
O Maria, Madre di misericordia, mettici negli occhi la luce di Dio e accompagnaci nel viaggio della vita affinché i nostri passi siano semi che lasciano dovunque briciole di amore di Dio.
Amen.
Angelo Comastri
da Maria “la” credente
Edizioni RnS, Roma 2013