Chiaro Mario
2015/12, p. 1
Se la Chiesa non assume i sentimenti di Gesù, ha affermato il papa, si disorienta, perde il senso. Se li assume, invece, sa essere all’altezza della sua missione. I tratti che deve fare suoi sono: umiltà, disinteresse, beatitudine. Cinque sono le vie da percorrere.
Cabra Piergiordano
2015/12, p. 4
Una vita a lavare, rammendare, ricuperare, risparmiare, quella di suor Emilia, la quale viveva nella sua comunità di “Umili Serve del Signore” che onoravano il loro nome nell’anonimato più completo tra pentole e attrezzi di cucina, permettendo ai Padri di preparare alla vita centinaia di ragazzi a dir poco poveri.
Prezzi Lorenzo
2015/12, p. 5
Firenze 2015 partecipa e facilita un mutamento nel «corpo» delle Chiese locali già avviato per sollecitazioni convergenti. Sia interne, come la ridefinizione delle parrocchie, la riforma dell’iniziazione cristiana, il rinnovamento delle forme della radicalità cristiana (religiosi, eremiti, monaci, ordo virginum ecc.), sia esterne, come l’essere minoranza, la secolarizzazione dell’ethos, i processi migratori, le forze della globalizzazione ecc.
Prezzi Lorenzo
2015/12, p. 6
Collegialità, libertà di parola, attenzione ai processi di inculturazione, anche a quelli più complessi. Il sinodo dei vescovi che si è da poco concluso, ha visto all’opera «pastori che hanno i piedi ben piantati sulla terra e non vivono sulla luna». È questo il bilancio redatto, in questa intervista, dal segretario speciale mons. Bruno Forte.
Prezzi Lorenzo
2015/12, p. 8
L’ampio dibattito che ha caratterizzato il percorso sinodale, ha visto attiva la Chiesa italiana, che ha riscontrato numerose conferme di esperienze e di contenuti da tempo elaborati. Così si è espresso mons. Solmi, nell’intervista che segue.
Gellini Anna Maria
2015/12, p. 9
Mattè Marcello
2015/12, p. 10
Enfasi sull’autorità del vescovo per la porzione di popolo a lui affidata e, contemporaneamente, consolidamento dello “stile sinodale” – vero e proprio ritornello al Convegno di Firenze – nella guida della Chiesa, universale e particolare.
Pontara Pederiva Maria Teresa
2015/12, p. 13
“Non è immaginabile una religione senza responsabilità”, ha detto il card. Schönborn il 19 novembre nell’incontro con i responsabili del KAICIID, il Centro internazionale per il Dialogo interreligioso e la pace che ha sede a Vienna, (sorto nel 2011 per volontà del re arabo Abdallah Abdul Aziz e Benedetto XVI). “In molte religioni, crediamo che al termine della nostra esistenza terrena dovremo render conto della nostra vita, un giudizio su quello che abbiamo fatto. Dobbiamo allora vivere con responsabilità, sempre rivolta al bene comune”.
Strazzari Francesco
2015/12, p. 14
Le mezze parole, i silenzi, le paure, le ambiguità sono all’origine dell’atteggiamento dei paesi del Golfo di fronte all’emergere dell’Isis e del fenomeno del terrorismo. Anche le divisioni al loro interno impediscono di assumere una posizione più chiara e decisa.
Prezzi Lorenzo
2015/12, p. 16
È morto il 24 ottobre il vescovo slovacco Ján Korec. Gesuita, ordinato prete e vescovo clandestinamente, animatore della chiesa sotterranea e prigioniero per quasi tre lustri nelle carceri comuniste dell’allora Cecoslovacchia.
Ferrari Matteo
2015/12, p. 19
Siamo veramente uomini e donne che attendono e sperano? Cosa speriamo, cosa attendiamo? E al ritorno del Signore crediamo veramente? Si tratta di domande fondamentali per vivere l’Avvento.
Nava Pier Luigi
2015/12, p. 22
Alla luce anche degli insegnamenti del Magistero di papa Francesco, (Evangelii gaudium e Laudato si’), sono state indicate le linee orientative per la gestione dei beni e i percorsi per concretizzare uno stile evangelico di servizio e di povertà proprio ad un istituto.
Dall'Osto Antonio
2015/12, p. 24
La vita consacrata in Africa può trovare un solido fondamento sui valori insiti nella sua cultura, come il senso della presenza di Dio, la dignità della vita di ogni persona, la vita comunitaria e la giustizia verso i più deboli. Ma ha anche varie sfide da affrontare.
Pontara Pederiva Maria Teresa
2015/12, p. 27
Si è aperto ufficialmente il 7 novembre scorso (fino al 21 gennaio 2017) il Giubileo dell’Ordo Praedicatorum per l’8° centenario dalla fondazione di san Domenico di Guzman a Tolosa nel 1215 (prima Bolla di approvazione dell’Ordine da parte di papa Onorio III il 22 dicembre 1216).
Rivi Prospero
2015/12, p. 29
Figli nel Figlio, la santità come dono; fratelli per vivere da figli, la santità come impegno. Una riflessione “francescana” sulla vita fraterna alla luce dell’Anno Santo della Misericordia.
Gellini Anna Maria
2015/12, p. 32
Dove c’è gioia, la vita germina, fiorisce e fruttifica diventando dono per tutti. Se la vita consacrata vuole riscoprirsi nella sua autenticità deve tornare alle fonti, alle sue radici, alla sorgente viva della gioia che è Gesù Cristo.
Gellini Anna Maria
2015/12, p. 34
Dall'Osto Antonio
2015/12, p. 35
Svezia, Betania, Roma
Arletti Claudio
2015/12, p. 37
Uno dei dettagli più cari alla tradizione cristiana del Natale è la mangiatoia, luogo dove Maria depose il figlio appena partorito (Lc 2,7).
Cencini Amedeo
2015/12, p. 38
Il Giubileo: un tempo di grazia per esaminare quanto in noi, sul piano individuale e comunitario, nella nostra storia e nel nostro operato non esprime misericordia o non la esprime sufficientemente come il nostro normale modo di essere.