Boni Elena
"Sorella Terra" creata da Dio
2015/11, p. 18
Alcuni eventi di alto spessore culturale e scientifico, affidati a personalità di rilievo, hanno esaminato temi importanti per la società e per la Chiesa a partire dal rapporto fra il creato, il Creatore e l’uomo-creatura, fino all’etica delle scelte quotidiane e al ruolo della politica locale e internazionale.

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Festival francescano 2015
“SORELLA TERRA”
CREATA DA DIO
Alcuni eventi di alto spessore culturale e scientifico, affidati a personalità di rilievo, hanno esaminato temi importanti per la società e per la Chiesa a partire dal rapporto fra il creato, il Creatore e l’uomo-creatura, fino all’etica delle scelte quotidiane e al ruolo della politica locale e internazionale.
Mia figlia ha cinque anni e frequenta la scuola dell’infanzia delle Ancelle del Sacro Cuore, a Bologna. È stata il primo membro della famiglia, in ordine di tempo, a visitare il Festival francescano che ha avuto luogo dal 26 al 27 settembre, sul tema Sorella Terra. Le maestre hanno accompagnato i bambini a uno dei laboratori didattici organizzati appositamente, intitolato Sorella luna e fratello sole. Alla sera, durante il racconto dell’esperienza, le chiedo come mai san Francesco abbia scritto proprio quella preghiera che parla del sole, della luna e della natura... E lei, seria e al tempo stesso felice: «Sai, mamma, san Francesco da giovane faceva il cavaliere. Un brutto giorno finì in una prigione mooolto fredda e mooolto buia, dove non si vedeva mai il sole. Quando uscì e diventò un frate, si ricordò di come era brutto non vedere il sole; quindi capì che Dio ci ha fatto un graaande regalo, creando il sole!».
Questa risposta semplice e profonda evidenzia i due filoni su cui si è mosso il Festival francescano 2015: la riflessione sulla finitudine delle risorse naturali, e il legame fra l’amore per il creato e la fede in Dio creatore.
Ecologia
e francescanesimo
Come non rispondere all’enciclica del papa sulla cura della casa comune, testo che fin dal titolo richiama esplicitamente il carisma di Francesco e la sua più famosa preghiera, il Cantico delle creature? Le comunità francescane dell’Emilia-Romagna hanno risposto con entusiasmo e impegno, dimostrando un’ottima capacità organizzativa nel comporre un programma davvero ricco e intenso<p> Il programma completo è pubblicato sul sito ufficiale: che riporta anche rassegna stampa e foto dell’evento. Il festival è attivo anche sui principali <i>social network</i> come <i>facebook</i> e <i>twitter</i> con collegamenti, commenti, aggiornamenti su iniziative a tema e su vari eventi francescani. <p/> per questa prima edizione bolognese del festival, la settima in totale. Del resto, il legame di Francesco con l’ecologia è universalmente riconosciuto sia per il Cantico, sia per i numerosi episodi che lo ricordano a contatto con gli animali; tanto che nel 1979 Giovanni Paolo II lo proclamò “patrono dell’ecologia”.
Per sviscerare tale legame e stimolare la riflessione sulla custodia della casa comune, il festival ha proposto convegni scientifici e conferenze culturali, workshop dimostrativi e laboratori pratici, brevi conferenze spontanee, stand e depliant di ogni genere, presentazioni di libri e ricerche, momenti di preghiera e spiritualità, spettacoli, attività per bambini. Un programma ampio e variegato che ha animato per tre giorni il centro cittadino, con una bella cura dei particolari: ad esempio l’allestimento ecologico (banchetti costruiti su pallet da imballaggio riciclati, raccolta differenziata dei rifiuti ecc.), l’attenzione alle specificità locali (come la patata prodotta nelle campagne bolognesi, proposta in tante varianti nello stand gastronomico “a km zero”), l’apertura ai problemi sociali ed ecologici del terzo mondo (testimoniata soprattutto dalle attività missionarie delle diverse realtà francescane).
Bologna ha a sua volta accolto la sfida con generosità, fornendo la cornice di luoghi idonei e simbolici, la partecipazione di un vasto pubblico di ogni età ed estrazione, la collaborazione di parecchi sponsor e di realtà locali virtuose impegnate nel sociale, nel volontariato, nella difesa dell’ambiente. Importante, in una città molto viva dal punto di vista culturale e tradizionalmente molto laica, è stata anche la testimonianza vivente e concreta dei tantissimi frati e suore intervenuti, dei volontari, dei membri dell’Ordine Francescano Secolare e della Gioventù Francescana d’Italia che hanno animato diversi momenti, come il Capitolo delle stuoie nelle piazze cittadine.
Sullo svolgimento del festival proponiamo un breve excursus che per ovvi motivi di spazio non rende ragione della vastità dei temi, della varietà e numerosità degli eventi e dei partecipanti. Ma vorrebbe invitare a cogliere alcuni spunti di riflessione lanciati per i cittadini, e per i cristiani in particolare.
Riflessioni
di alto spessore
Alcuni eventi di alto spessore culturale e scientifico, affidati a personalità di rilievo, hanno esaminato temi importanti per la società e per la Chiesa a partire dal rapporto fra il creato, il Creatore e l’uomo-creatura, fino all’etica delle scelte quotidiane e al ruolo della politica locale e internazionale.
Il Cantico delle creature è stato analizzato nei suoi aspetti artistico-letterari, filologici, spirituali in un importante convegno dai professori Ivano Dionigi rettore dell'Università di Bologna, Jacques Dalarun autore dell'eccezionale scoperta di una nuova Vita di san Francesco, Domenico Paoletti preside del Seraphicum di Roma, e dal poeta Alberto Bertoni. Una lettura teologica e spirituale è stata invece affidata a suor Chiara Francesca Lacchini, clarissa di Fabriano, che ha ricordato come la grandezza dell’uomo stia nell’essere simile a Dio: la somiglianza è il punto mediano tra l’uguaglianza e la diversità, e in questo hanno origine la finitudine dell’uomo (che la condivide col creato) e il suo anelito verso il divino. Partecipatissima la lezione del filosofo Massimo Cacciari sulla diversa concezione della terra nel mondo pagano (gaia generatrice di vita) e cristiano (sorella terra, creata/generata da Dio) con tutte le implicazioni spirituali ed etiche che la distinzione comporta. Cacciari ha anche presentato la figura di Francesco nelle visioni, rispettivamente, di Dante e di Giotto.
Le dimensioni mondiale, nazionale e locale dei problemi ecologici sono state presentate da una serie di interventi e conferenze di grande interesse pubblico. Romano Prodi ha tenuto una lectio magistralis sul continente africano e i suoi problemi politici, sociali e ambientali, problemi che risultano fra loro inscindibili. Padre Alex Zanotelli ha evidenziato l’importanza di compiere scelte quotidiane consapevoli, di tenere alta l’attenzione personale, sociale ed ecclesiale sui temi ecologici. L’attenzione è la prima arma per contrastare dal basso e persino dal pulpito i poteri forti come le multinazionali (ma non solo...), che a tutti i livelli e in tutti i luoghi speculano sui beni essenziali della natura e sulle risorse indispensabili alla vita delle persone.
Testimonianze
concrete
Una serie di workshop teorici e pratici hanno mostrato esempi e buone pratiche di cittadinanza attiva, di cura per l’ambiente (ad esempio le attività del Corpo Forestale dello Stato), di recupero di mestieri e competenze ecosostenibili (dalla cosmesi all’edilizia, dalla stampa ai giochi per bambini...). Gli stand delle attività missionarie hanno fatto conoscere a un vasto pubblico progetti di sostegno alle persone e all’economia attraverso la cura del territorio e delle risorse naturali, a partire dalla terra, dall’acqua, dal bestiame.
Molte sessioni erano dedicate alle risorse alimentari, al cibo, alla tavola. Complice anche il concomitante Expo l’attenzione su questi temi è molto viva, particolarmente in un Paese che sta facendo del buon cibo una bandiera di cultura e un marchio da esportare nel mondo per far progredire l’economia. Ma quanto spreco produce il nostro sistema alimentare? E come si può recuperarlo per i poveri senza scadere nell’assistenzialismo, anzi producendo impresa? Sono i temi affrontati dal prof. Andrea Segrè, ideatore dell’importante progetto Last Minute Market.
Il simbolismo umano e cristiano della mensa ha fatto da cornice a molte attività, come il simpatico test ideato dal gruppo bolognese di ispirazione francescana “Missione Giovani” che individuava lo stile di mensa preferito da ciascuno: fast-food, pic-nic, agriturismo o vera e propria mensa? Proprio la mensa, se ben curata e vissuta, è un momento fondamentale nella vita di ogni comunità, famigliare o religiosa che sia: lo hanno ricordato con aneddoti anche divertenti, una mamma-cuoca televisiva come Nadia Cattelani, un frate e teologo quale Pietro Messa, un’esperta di studi sul cibo come Cinzia Scaffidi di Slow Food.
Di stili di vita sostenibili hanno parlato la presidente di WWF Italia, Donatella Bianchi e il chimico Vincenzo Balzani che si occupa, in particolare, del delicato tema dell'energia. Vogliamo ricordare anche i numerosi relatori delle fast-conference: interessanti interventi e testimonianze, di breve durata, ad accesso libero<p> Sulle <i>fast-conference </i>invitiamo a leggere il commento riportato sul sito dei frati del Prato di Parma:  <p/>. Non sono mancate, tra le altre, le voci entusiaste di frati francescani impegnati nelle attività di missione all’estero, o nella vita quotidiana dei conventi; ma anche le voci dei cittadini impegnati nei Gruppi di acquisto solidale, o nella difesa del valore pubblico e inalienabile dell’acqua... Sono davvero tanti i modi di prendersi cura del creato e dei fratelli che ci sono affidati, e ciascuno può e deve sentirsene responsabile nel modo e condizione che gli è dato di vivere.
Fra questi modi di esercitare la responsabilità, uno particolare è quello dell’informazione. Un inedito convegno di aggiornamento per giornalisti ha approfondito l’etica della comunicazione ambientale, sottolineando la necessità di un’informazione scientificamente accurata, rispettosa dell’ambiente ma anche degli uomini che lo abitano, e perché no, responsabilmente entusiasta di fronte a temi e sfide stimolanti. Uno spunto fra i tanti: che cosa nasconde la recente passione, quasi l’ossessione degli italiani per le previsioni metereologiche? Dov’è finita la responsabilità dei mezzi di comunicazione, per non parlare della fede nella Provvidenza da parte degli ascoltatori...?
Preghiera
ed ecumenismo
Il festival ha ben curato anche gli aspetti spirituali. Sono stati proposti spazi per il dialogo spirituale e la confessione; momenti di preghiera tradizionali come l’adorazione eucaristica, e altri più originali come le preghiere in stile francescano dedicate ai giovani e gli eventi di danza-preghiera-festa del Capitolo delle stuoie. Una particolare attenzione è stata riservata all’ecumenismo, con un concerto di cori delle confessioni cristiane bolognesi e una preghiera ecumenica pubblica, al termine del festival. A livello artistico i temi del festival hanno ispirato mostre e visite guidate, spettacoli teatrali per grandi e bambini e proiezioni cinematografiche; infine un bello spettacolo inedito di musica, poesia e immagini dal titolo La Messa della Terra, trasmesso anche da TV2000 occasione della festa di san Francesco patrono d’Italia.
La conclusione ideale dell’evento ha concentrato l’attenzione sul testo dell’enciclica Laudato si’, sapientemente commentata dal ministro generale dell’Ordine dei frati minori Michael Perry e dal direttore della rivista Terrasanta Giuseppe Caffulli. Davvero una degna conclusione, per il primo grande evento pubblico sui temi della nuova enciclica di papa Francesco.
Elena Boni