Mastrofini Fabrizio
2015/11, p. 1
Il Sinodo non pretende di aver trovato soluzioni esaurienti a tutte le difficoltà e ai dubbi che sfidano e minacciano la famiglia, ma di aver messo tali difficoltà e dubbi sotto la luce della fede, averli esaminati e affrontati senza paura.
Cabra Piergiordano
2015/11, p. 4
Era poco conosciuto dal pubblico, ma aveva tutte le carte in regola per essere ricordato degnamente. Carlo Bo lo aveva definito «uno degli spiriti più alti del nostro tempo” e uno storico della spiritualità, il Penco, lo considerava «il più importante autore spirituale (italiano) del nostro secolo”. Attraverso Dostoevskij, aveva scoperto l’anima e la spiritualità russa portando l’atmosfera carica di Oriente cristiano, nel panorama della balbettante spiritualità peninsulare del suo tempo. Aveva il senso del Mistero, che riusciva a trasmettere ad un pubblico esigente, avvincendo l’uditorio anche grazie al fascino del suo eloquio toscano e conquistando il lettore grazie al suo innato gusto di letterato.
Ferrari Gabriele
2015/11, p. 5
Il discorso di Laudato si’ vale per tutti. Qualcuno sarà stupito dal fatto che l’enciclica non nomina i religiosi. Ciò non vuol dire che non abbia delle richieste che risuonano con accenti particolari in coloro che si propongono di vivere radicalmente i valori del Vangelo
Guglielmoni Luigi
2015/11, p. 8
Si ha l’impressione che l’anno della vita consacrata sia stato “contratto” dal Sinodo sulla famiglia, dall’annuncio del Giubileo sulla misericordia, dall’ostensione della Sacra Sindone, dai programmi pastorali delle singole chiese locali… Si rischia di perdere un’occasione preziosa per riscoprire e valorizzare il carisma dei religiosi/ e nelle comunità cristiane?
Dall'Osto Antonio
2015/11, p. 9
Pur essendo fiorente, la VC in Asia sta incontrando i problemi che sono caratteristici delle società in fase di sviluppo. Si può parlare pertanto di luci e di ombre, con numerose sfide che oggi essa deve affrontare.
Dall'Osto Antonio
2015/11, p. 10
L’emergere del ruolo delle donne nel campo della riflessione teologica e biblica è un fatto abbastanza recente nella Chiesa. Dopo secoli di esclusivismo maschile, oggi è una realtà diffusa e consolidata un po’ dappertutto, nei vari continenti. In Asia il fenomeno ha cominciato a svilupparsi a partire dal 1980. La riflessione, come scrive sulla rivista dei comboniani delle Filippine, World mission ( settembre 2015), Shalini Mulackal, presidente dell’associazione teologica dell’India, ha avuto come primo oggetto di studio il contesto di violenza e oppressione delle donne nel continente e nei rispettivi paesi. Le donne teologhe hanno preso coscienza che questa forma di oppressione derivava dalle culture patriarcali diffuse nel continente, rafforzate poi dal cristianesimo e dal colonialismo.
Anna Maria Gellini
2015/11, p. 12
Prezzi Lorenzo
2015/11, p. 13
San Colombano (543-615) è tra i fondatori del monachesimo occidentale. A 1400 anni dalla sua morte è utile riprendere alcune sue intuizioni: dalla percezione dell’Europa al senso della peregrinatio, dall’ascesi alla spiritualità, dalla riforma ecclesiale al servizio culturale, fino al rapporto delle sue fondazioni con quelle benedettine.
Russo Marianna
2015/11, p. 16
Ciascuna con i suoi doni e la sua storia deve diventare una parabola della misericordia di Dio, chiamata a vivere il Vangelo in un luogo e in un tempo preciso per essere «donne di speranza, che conoscono la gioia della salvezza» e sperimentano la fecondità della maternità spirituale
Boni Elena
2015/11, p. 18
Alcuni eventi di alto spessore culturale e scientifico, affidati a personalità di rilievo, hanno esaminato temi importanti per la società e per la Chiesa a partire dal rapporto fra il creato, il Creatore e l’uomo-creatura, fino all’etica delle scelte quotidiane e al ruolo della politica locale e internazionale.
Brena Enzo
2015/11, p. 20
Esiste una spiritualità del catechista? Che cos’ha di particolare rispetto alla spiritualità di ogni cristiano? Come si può esprimere oggi? La sua deve essere soprattutto una spiritualità contemplativa e profetica, di fiducia e di gioia.
Basso Aldo
2015/11, p. 23
Come dice papa Francesco, siamo chiamati a sperimentare e mostrare che Dio è capace di colmare il nostro cuore e di renderci felici, senza bisogno di cercare altrove la nostra felicità. La vita comunitaria e l’impegno apostolico sono gli ambiti dove attingere questa gioia.
Carraro Lorenzo
2015/11, p. 28
Fu assassinata perché disturbava i loschi affari degli usurai e degli sfruttatori delle popolazioni in mezzo alle quali trascorse 20 anni di missione. Dopo il perdono della famiglia, l’assassino si è convertito al cristianesimo. Ora è lui a occuparsi dei poveri, che erano di sr. Rani.
Fortunato Enzo
2015/11, p. 31
Per cinque giorni Assisi è stato un vivace ed efficace centro di riflessione culturale. Nel cuore verde dell’Italia, si sono date appuntamento le menti illuminate della società attuale per discutere il tema dell’ “Umanità” al “Cortile di Francesco”.
Anna Maria Gellini
2015/11, p. 33
Ghiorghies Felicia
2015/11, p. 34
Il cuore del carisma del Fondatore, p. Emmanuel d’Alzon è di lavorare all’avvento del Regno di Gesù Cristo. “Venga il tuo Regno!” in noi e nel mondo. Far conoscere e amare Gesù Cristo con tutti i mezzi, era la sua passione.
Dall'Osto Antonio
2015/11, p. 36
Citterio Elia
2015/11, p. 38
Il mondo è uscito dall’amore di Dio, di esso è intessuto e percorso, di esso parla, ma quanta tenebra ne impedisce la visione! Con la solennità di Tutti i Santi la Chiesa mostra al mondo la sua visione: è l’Agnello che attira gli sguardi e gli uomini si ritrovano uniti nella stessa visione e possono risplendere della santità di Dio, che è splendore di amore immolato.
Echeverría Álvaro Rodríguez
2015/11, p. 39
Chi esercita il ministero di governo nella vita consacrata deve sapere che la sua missione non è una semplice funzione di leadership, ma un vero ministero che Dio gli affida per il servizio di comunione dei propri fratelli/sorelle. Lo stile deve essere quello di Gesù.
Gellini Anna Maria
2015/11, p. 47
Nella notte tra il 26 e il 27 marzo 1996 sette monaci trappisti francesi vennero rapiti da un gruppo di fondamentalisti islamici nel monastero di Tibhirine, in Algeria, e uccisi il 21 maggio dello stesso anno. La loro testimonianza di cristiani in dialogo con l’Islam, è ora arricchita di documenti inediti rinvenuti da Mirella Susini, autrice del libro, in Algeria, in Marocco e in Francia. Si tratta dei Bollettini del gruppo di dialogo cristiano-islamico Ribât Es-Salâm (Vincolo della pace), che si formò a Tibhirine nel 1979, testimonianza di un insolito cammino spirituale basato sul rispetto reciproco e su un confronto interreligioso alimentato dalla lettura della Bibbia e del Corano. Il dialogo, il confronto e la preghiera vissuti con alcuni sufi hanno reso la ricerca ancora più ricca e interessante.