La scelta di fare insieme dei consacrati di Bergamo
2015/10, p. 32
Noi consacrati abbiamo colto le provocazioni di papa Francesco e contribuito affinché la
novità dello Spirito trovasse terreno adatto per germogliare. Un primo passo di non poco conto, la scelta di “fare insieme”.
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Testimoni
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La scelta di “fare insieme” dei consacrati di Bergamo
Chi non ha provato il gioco di gettare il sasso in acqua e poi con meraviglia osservare il continuo propagarsi rapido di onde concentriche! Cose semplici, cose di sempre, cose quotidiane che danno sapore alla vita.
Così mi pare di cogliere il dilatarsi dell’anno giubilare che papa Francesco ha voluto dedicato alla vita consacrata, un anno in cui tornare all’essenziale, alla voce del Maestro che chiama. Così è avvenuto anche nella diocesi di Bergamo. Noi consacrati abbiamo colto le provocazioni di papa Francesco e contribuito affinché la novità dello Spirito trovasse terreno adatto per germogliare.
Un primo passo di non poco conto, la scelta di “fare insieme”. Un cammino comune di animazione per non trascurare il dono spirituale che ci è stato conferito (cfr. 1Tim 4,14) e attingere sempre forza nella grazia che è in Cristo Gesù (2 Tim 2,1); appuntamenti condivisi, valido aiuto per essere oggi “donne e uomini capaci di vangelo”, come afferma nella sua Lettera pastorale il nostro vescovo, mons. Francesco Beschi. Capaci di Vangelo, quindi capaci di eucaristia e capaci di carità. Siamo accompagnati, guidati, sostenuti verso il nuovo anno ancora giubilare, in contemplazione del mistero della misericordia.
Il percorso per noi è iniziato già in ottobre 2014 con la riflessione condivisa in due sedute dei consigli pastorali diocesani, focalizzando proprio la vita consacrata: lo Spirito aveva già preparato le sue strade. Prima di tutto, un affondo sul vocabolario della vita consacrata, con p. Luca Zanchi, religioso Sacramentino, che ha permesso di pervenire ad un linguaggio condiviso e chiaro; poi la condivisione sull’essere consacrati nella Chiesa, esegesi vivente di Cristo pur in realtà fragili, evidenziando gli elementi essenziali che caratterizzano una vita totalmente donata a Dio nel servizio ai fratelli, con la delegata diocesana USMI di Bergamo. La Chiesa di Bergamo è ricca di istituti di vita consacrata e ricca di numeri, donne e uomini ricchi anche di anni.
La proposta di un questionario ci ha permesso di coinvolgere il popolo, quella parte di popolo più vicino alla realtà della comunità cristiana: per provocare, suscitare domande, incontrare, dialogare, riflettere e pregare insieme il Padrone della messe. Sono stati incontrati Consigli pastorali parrocchiali, vicariali e diocesano, condividendo la crisi delle vocazioni oggi e l’urgenza di testimoni di vangelo, la necessità di nuovi stili di risposta e la certezza che il Signore chiama ancora.
Ha funzionato. Ci siamo mossi, noi consacrati, siamo usciti, abbiamo incontrato, dialogato, condiviso, riconosciuto la preziosità del dono della vocazione e riconosciuto tante debolezze. Abbiamo provocato noi stessi e le comunità cristiane incontrate ad una vita di ascolto di Colui che chiama, invita a stare con Lui, ama con tenerezza ogni suo figlio e invia ad annunciare la gioia del vangelo.
Al termine degli incontri vissuti, il Vescovo ha consegnato alla diocesi una Lettera circolare con le riflessioni e le indicazioni raccolte. Un piccolo sussidio, accompagnato da un grande desiderio: che il contenuto di questo nostro guardare il passato con gratitudine, vivere il presente con passione e l’abbracciare il futuro con speranza possa diventare motivo di confronto, verifica, nuova preghiera per un sempre più ricco e fecondo cammino di Chiesa.
suor Gemma Boschetto