Gellini Anna Maria
Generare e lasciar partire
2015/1, p. 47

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Testimoni
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NOVITA’ LIBRARIA
generare e lasciar partire
«Nei documenti ecclesiali si parla spesso del grembo materno della Chiesa, cioè si attribuiscono alla Chiesa funzioni generative proprie della donna e dell'uomo. In modo particolare ci si riferisce alla Chiesa come madre. Apparirebbe quindi coerente imparare a essere madre dalle madri e riconoscere nella famiglia un modello d'iniziazione alla fede. Accostiamoci dunque a questo verbo generare interpretandolo, da una parte, nella concretezza con cui si manifesta nella vita di una coppia, dall'altra, cogliendone il significato simbolico e antropologico molto più vasto di quello di avere figli, che lo rivela come dimensione di un'esistenza autenticamente umana. Solo così potremmo poi riconoscerlo come categoria della vita cristiana e quindi come modalità di essere delle nostre parrocchie».
Il progetto
“secondo annuncio”
Il volume segue i due precedenti (La grazia di ricominciare EDB 2011 e La mappa EDB 2013) ed è frutto del lavoro di una equipe guidata e coordinata da fr. Enzo Biemmi. Esperti, direttori di uffici catechistici, membri delle equipe per la catechesi di alcune diocesi del Nord e della Puglia, hanno raccolto esperienze di nuova evangelizzazione e le propongono come aiuto a una progressiva conversione missionaria della pastorale. Le esperienze pastorali che vengono analizzate riguardano l'attesa di un figlio; l'accompagnamento dei genitori prima e dopo il battesimo; l'iniziazione cristiana di ispirazione catecumenale; l'accompagnamento di famiglie con figli disabili; l'accompagnamento di figli in affido. Nelle cinque parti che si sviluppano sulle 150 pagine del libro, emerge l'attenzione alle pratiche pastorali in atto e sono proposti alcuni percorsi - antropologico, biblico, teologico - che contribuiscono a orientare e ad arricchire la lettura e l'analisi delle stesse esperienze prese in esame. Vengono anche offerti degli schemi di preghiera, per aiutare a celebrare i vari passaggi della vita umana. La connotazione di “secondo annuncio” ci ricorda che la fede non è mai acquisita una volta per tutte e quindi chiede di assumere quanto papa Francesco sollecita:«… essere audaci e creativi nel ripensare gli obiettivi, le strutture, lo stile e i metodi evangelizzatori delle proprie comunità» (EG 33) e «accompagnare con misericordia e pazienza le possibili tappe di crescita delle persone che si vanno costruendo giorno per giorno» (EG 44).
Generare e
lasciar partire
È un ambito che evoca «l'esperienza umana della generatività nelle sue diverse e complesse articolazioni, oltre che nelle differenziate situazioni della vita degli adulti. Qualunque sia il piano esistenziale sul quale la generatività è chiamata in causa ed esercitata, di certo essa rappresenta, per chi la vive, un passaggio nel quale si ripropone la questione del senso e un uomo e una donna toccano con mano la sovrabbondante gratuità di una vita di cui non si possiede né l'origine né la destinazione finale. Per questa ragione è un'esperienza che assume i tratti di un dono da accogliere, di una parola di vangelo che porta in sé la forza di una benedizione e che fa diventare benedizione per chi è generato». Accompagnare, dialogare, liberare, lasciar partire… sono molteplici atteggiamenti che richiedono una molteplicità di «figure in relazione», e chiedono una nuova consapevolezza della ministerialità e dell’attenzione alle diverse identità vocazionali, ai due generi, alle differenti età. La fede aiuta a fare dell'incontro con l'umana esperienza del generare-lasciar partire, un luogo fecondo di scambio, di incontro, di sollecitazione a una comprensione più profonda di ciò che ciascuno porta con sé. «Così accade un secondo [primo] annuncio che evangelizza la stessa comunità cristiana».
Una buona notizia
per ogni figlio che nasce
Rendendosi attenta agli eventi della nascita, la comunità cristiana è incaricata di una «buona notizia» per ogni figlio d'uomo che nasce: nella solidarietà di Gesù Signore, ogni nato è destinatario della disponibilità di Dio, Padre di tutti, che ci avvolge con il suo Spirito e ci accompagna con la sua cura. A motivo della condizione della fede nel nostro mondo e anche per la complessa lettura di cui è oggetto il generare/nascere oggi, «la pastorale battesimale diventa frontiera di tutta l'azione delle nostre comunità». Generare/nascere non è più facile nel nostro mondo occidentale e italiano in specie. «I tempi dell'accompagnamento per l'ingresso nella vita adulta, le peripezie che segnano il cammino, la tenuta della coppia genitoriale, chiedono non poche risorse e cercano buone alleanze. Il lungo cammino del diventare genitori, riappropriandosi del proprio essere nati e pacificandosi con il cammino che ha condotto all'età adulta, domanda uno spazio di prossimità alle comunità cristiane che costituisce per esse un obiettivo di vita e una condizione di annuncio. È anche condizione a partire dalla quale esse sono sollecitate a riascoltare il vangelo, a lasciarsi ridare forma da esso».
Anna Maria Gellini