Elia Citterio
La gioia della santità
2014/11, p. 38
La solennità di tutti i Santi, ″a Roma è documentata dal VI secolo, in date diverse. Papa Gregorio III (731-741) scelse il 1° novembre come data dell'anniversario della consacrazione di una cappella in onore di san Pietro alle reliquie «dei santi apostoli e di tutti i santi, martiri e confessori, e di tutti i giusti resi perfetti che riposano in pace in tutto il mondo», data che fu confermata nell'835 con un decreto del re franco Ludovico il Pio su richiesta di papa Gregorio IV, poi in seguito mantenuta″.

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Voce dello Spirito
LA GIOIA DELLA SANTITà
La solennità di tutti i Santi, ″a Roma è documentata dal VI secolo, in date diverse.
Papa Gregorio III (731-741) scelse il 1° novembre come data dell'anniversario della consacrazione di una cappella in onore di san Pietro alle reliquie «dei santi apostoli e di tutti i santi, martiri e confessori, e di tutti i giusti resi perfetti che riposano in pace in tutto il mondo», data che fu confermata nell'835 con un decreto del re franco Ludovico il Pio su richiesta di papa Gregorio IV, poi in seguito mantenuta″.
La gioia della santità: godere dello splendore dell'amore di Dio per noi. Il mondo è uscito dall'amore di Dio, di esso è intessuto e percorso, di esso parla, ma quanta tenebra ne impedisce la visione! Ebbene, oggi la Chiesa mostra al mondo la sua visione: è l'Agnello che attira gli sguardi e gli uomini si ritrovano uniti nella stessa visione e possono risplendere della santità di Dio, che è splendore di amore immolato. Lo sguardo della Chiesa non è però attirato come da un punto di fuga situato oltre la storia, come se si trattasse di riempirsi gli occhi con una visione consolatoria. La sua visione parla di un'esperienza quotidiana; parla di realtà ultima ma vicina, più reale delle cose di tutti i giorni. Parla al cuore degli aneliti che lo assillano, delle radici che lo costituiscono, delle tensioni che lo lavorano, dei desideri che l'abitano. Mi piace riandare all'esperienza esaltante degli abitanti di Siena nel 1311 quando l'enorme pala (tre metri per cinque) della Maestà di Duccio di Buoninsegna fu scortata dalla bottega dell'artista alla cattedrale in trionfo, tra gli applausi della cittadinanza, e posta sull'altare. La visione di tutti quei santi schierati a destra e a sinistra del trono dove, in Maria, la natura umana viene rivelata come degna dimora dello Spirito, portatrice del Figlio dell'Altissimo, doveva suscitare l'impressione di trovarsi già partecipi della loro compagnia e del loro tripudio.
Oggi, forse, non avvertiamo più l'attrazione del cielo allo stesso modo, ma la speranza di cui era portatrice quell'attrazione è ancora necessaria per vivere e cogliere il senso della nostra vita.
Il nesso che la liturgia della solennità dei Santi sottolinea in modo evidente, è il nesso santità/felicità. Le beatitudini di Gesù lo proclamano con la potenza che scaturisce dal dono del regno di Dio che si fa evidente e che gli uomini scoprono con un sentimento di gioia incontenibile: felici voi se siete poveri.., se siete miti... se siete misericordiosi... se siete portatori di pace... E come questo è possibile per noi, che conosciamo bene la fatica e l'oppressione del vivere quotidiano? In effetti, non si può evitare fatica e oppressione nella vita. Tutto sta a portare le fatiche giuste, le fatiche che procurano i frutti desiderati dal cuore. Ed è quello che garantisce il Signore con il dono di sé come ristoro, come riposo per il nostro cuore, il segreto felice della santità. È strano: c'è una fatica che si assomma e che finisce per opprimere; c'è una fatica invece che moltiplica la gioia e la «leggerezza» del procedere, che rinnova le energie e dà impulso di vita. È la fatica delle beatitudini, che mortificano le nostre illusioni e i nostri sogni di esibizione, ma che rinnovano l'energia del cuore e moltiplicano la vita. È la storia della santità, come la vediamo nelle vite dei santi e come ciascuno la può percepire nel suo cuore, quotidianamente, ogni volta che si lascia sorprendere dalla gioia del Regno.
Elia Citterio
da I segreti del Regno
Omelie. Anno B
EDB, Bologna 2014