Gli oltre 8 mila oratori italiani - che in alcune regioni prendono il nome di patronati, circoli, centri parrocchiali o centri giovanili - sono gli spazi privilegiati dell’attività educativa della Chiesa cattolica. E spesso sono anche i luoghi che meglio accolgono i ragazzi stranieri. Da un’indagine Ipsos, la prima fotografia nazionale di una delle poche istituzioni formative che può vantare oltre 450 anni di storia. Si trovano accanto alla chiesa parrocchiale, hanno campetti da calcio, sale giochi con il biliardino, locali per il catechismo e il bar. Quelli più moderni dispongono anche di cucine, sale per proiettare film, spazi per il teatro e la musica e promuovono compagnie teatrali, complessi musicali e web radio.
Luoghi di educazione e di vita rassicuranti per i genitori, gli oratori italiani intercettano le domande delle famiglie, dei giovani, dei bambini e anche degli enti pubblici locali. Più diffusi al Nord che nel resto d’Italia e aperti pressoché quotidianamente, propongono anche attività di doposcuola e volontariato, rappresentando in molte località l’unica proposta di aggregazione per ragazzi italiani e stranieri.