In un tempo in cui il dolore ha colpito l'umanità intera, Salvatore Natoli si interroga di fronte all’«uomo dei dolori» per eccellenza, presentando alla Fondazione Giangiacomo Feltrinelli il suo libro "L'uomo dei dolori" per BookCity 2020, in dialogo con Federico Gilardi e Roberto Maier. Il dolore che viene rappresentato nella Via Crucis è fortemente implicato con l’iniquità poiché è il giusto che muore a causa del male inflittogli da altri uomini. La Via dolorosa è dunque un’allegoria della nostra condizione e la potenza del messaggio cristiano non si limita a premiare il giusto, ma a perdonare e trasformare il cattivo. Gesù non ha tolto il dolore dal mondo uccidendo il colpevole, ma ha mostrato agli uomini l’iniquità mostrandosi come vittima innocente. Così Gesù manifesta il divino che c'è nell'uomo. In questo senso, anche senza risurrezione, il cristianesimo resta paradossale e anche un non credente si può sentire cristiano.