La Bibbia di Gerusalemme
Versione media verde con fascetta
Cod.: 82145-9 - pp: 3060
€ 32,00 € 30,40
La Bibbia di Gerusalemme
Versione tascabile blu
Cod.: 82147-3 - pp: 3060
€ 24,00 € 22,80
La Bibbia di Gerusalemme
Versione per lo studio
Cod.: 82148-0 - pp: 3088
€ 49,00 € 46,55
La Bibbia di Gerusalemme
Edizione media economica
Cod.: 82124-4 - pp: 3060
€ 30,00 € 28,50
La Bibbia di Gerusalemme
Edizione per le grandi occasioni
Cod.: 82065-0 - pp: 3060
€ 45,00 € 42,75
La Bibbia di Gerusalemme
Edizione tascabile per i giovani
Cod.: 82034-6 - pp: 3060
€ 35,00 € 33,25
La Bibbia di Gerusalemme
Edizione tascabile con bottone
Cod.: 82035-3 - pp: 3064
€ 42,00 € 39,90
La Bibbia di Gerusalemme
Copertina in pelle. Taglio oro
Cod.: 82062-9 - pp: 3060
€ 135,00 € 128,25
La Bibbia di Gerusalemme
Tascabile. Copertina in pelle. Taglio oro
Cod.: 82069-8 - pp: 3064
€ 118,00 € 112,10
La Bibbia di Gerusalemme
Per la famiglia
Cod.: 82129-9 - pp: 3060
€ 115,00 € 109,25
La Bibbia di Gerusalemme
Da altare
Cod.: 82130-5 - pp: 3060
€ 115,00 € 109,25
Il Nuovo Testamento
Dalla Bibbia di Gerusalemme
Cod.: 82051-3 - pp: 780
€ 10,90 € 10,36
Vangeli Atti e Salmi
Dalla Bibbia di Gerusalemme
Cod.: 82064-3 - pp: 660
€ 11,00 € 10,45
La storia

Tradotta in tutte le lingue del mondo cristiano, la Bibbia di Gerusalemme è universalmente la più diffusa. Per il rigore degli studi e l’affidabilità dei ricercatori che vi hanno lavorato è la più amata dai credenti, la più consultata dagli esperti, la più frequentata dal pubblico laico. Si chiama Bibbia di Gerusalemme perché è frutto del lavoro degli studiosi dell’École Biblique, la Scuola biblica e archeologica che ha sede a Gerusalemme, poco fuori dalla Porta di Damasco, gestita con una forte impronta internazionale dai padri domenicani francesi.

L'École biblique et archéologique française di Gerusalemme

Nell’immediato dopoguerra prende il via la prima edizione, che si presenta come una serie di 43 fascicoli ciascuno dei quali è dedicato a un singolo libro della Bibbia. Ogni volume contiene una presentazione del libro biblico considerato, una traduzione del testo partendo dall’originale ebraico/aramaico e greco, un apparato di note di ordine testuale e teologico. Nel 1956 i fascicoli vengono riuniti in un volume unico, dal titolo La Sainte Bible, che nel giro di poco evolve ne La Bible de Jérusalem, quale opportuno riconoscimento alla città e alla scuola da cui è nata.
Gli anni settanta conoscono il Concilio, la riforma della liturgia, notevoli progressi nello studio degli scritti antichi e soprattutto un’accresciuta coscienza dei fenomeni linguistici e ideologici: tali fattori spingono affinché si proceda a una radicale revisione de La Bible de Jérusalem.
Le introduzioni, le note, i quadri cronologici e riassuntivi e gli indici tematici di quella nuova edizione (1973) vengono tradotti in italiano e pubblicati a commento della traduzione ufficiale della CEI: nasce così nel maggio 1974 la prima Bibbia di Gerusalemme delle EDB.

«Tradotta in dodici lingue e pubblicata in una quarantina di paesi, la Bible de Jérusalem del 1973 ha rappresentato per moltissimi lettori e per molte comunità o movimenti lo strumento più completo e maneggevole per entrare nell’universo e nel testo della Scrittura» (dalla prefazione di fr. Paolo Garuti op). Proprio per la sua solidità scientifica la Bibbia di Gerusalemme, pur essendo opera di soli cattolici, diventa infatti Bibbia di riferimento anche per i cristiani non cattolici. Essa contribuisce fortemente a creare una comune interpretazione biblica tra le Chiese cristiane. Ma l’evoluzione degli studi biblici e le scoperte archeologiche non si arrestano: dopo un ventennio l’École Biblique mette in cantiere una nuova revisione della Bible de Jérusalem ed è questa l’edizione di cui note, introduzioni, quadri esplicativi e indici vengono proposti oggi al pubblico italiano per accompagnare la nuova traduzione della CEI.

Immagine celebrativa dei 25 anni della Bibbia di Gerusalemme

La struttura

Le varie parti che la costituiscono concorrono insieme a farne un’opera unica nel suo genere. Le introduzioni, poste prima dei singoli libri o gruppi di libri, chiariscono quali fatti storici, quali ambienti letterari, quali tradizioni religiose o quali personaggi hanno contribuito alla redazione del testo biblico. I rimandi ai versetti di altri libri della Bibbia sono di supporto all’approfondimento e alla dilatazione del testo letto: vengono usati come suggeritori di un senso che potrebbe sfuggire.

Le note chiave a piè di pagina costruiscono un percorso tematico all’interno di tutta la Bibbia, favoriscono una visione sintetica e d’insieme tra tutti i libri che formano l’Antico e il Nuovo Testamento, evitano che il lettore si perda nel particolare del singolo libro e lo accompagnano a capire che la Bibbia è un libro composto da tanti libri.
Nell’edizione italiana, tali note sono state ulteriormente ampliate per fornire elementi che aiutino la comprensione delle scelte operate dalla nuova traduzione della CEI, che costituisce il testo biblico.
Merito della nuova edizione della Bibbia di Gerusalemme è la grande attenzione con cui accoglie i mutamenti intervenuti negli studi biblici lungo i 50 anni che separano dalla nascita dell’opera. Le introduzioni e i commenti consentono infatti di individuare i filoni su cui esistono tra gli studiosi sensibilità e posizioni rinnovate. Le note critiche, ancor più che nella precedente edizione, evidenziano e cercano di risolvere i problemi storici, filologici, di trasmissione testuale, per poi affrontare i nodi culturali e teologici con grande interesse alle odierne ricerche sul linguaggio.

Le xilografie impreziosiscono il volume e costituiscono un vero commento visivo, che si svolge in parallelo a quello letterario e teologico. «Collocate in apertura ai singoli libri di questa edizione della Bibbia di Gerusalemme, riprodotte da una Bibbia del 1606 stampata “apud Iuntas” a Venezia (e precisamente dalla terza edizione di questa, del 1625), stanno ad evocare l’antichità della tradizione di iconografia biblica nel cristianesimo occidentale. [...] L’intenzione non è solo o principalmente quella di abbellire, bensì di aprire una finestra contemplativa, invitando il lettore a meditare il fascino di un personaggio o evento del relativo libro. [...] A prescindere dall’interesse artistico delle xilografie, la scelta editoriale di includere queste immagini d’altri tempi in una nuova edizione della Bibbia va colta soprattutto in termini ecclesiali: i testi biblici, stilati all’interno di una tradizione comunitaria, devono essere letti infatti alla luce della tradizione. Così, all’inizio del terzo millennio, le qui riprodotte stampe rinascimentali (che incorporano elementi di tradizioni iconografiche ancora più antiche) ci ricordano che altri prima di noi hanno cercato Dio nelle pagine della Bibbia, trovando nella bellezza della sua Parola gioia, pace e salvezza» (dalla prefazione di mons. Timothy Verdon).

Sacra Bibbia del 1606 da cui sono tratte le xilografie che compaiono nella Bibbia di Gerusalemme

Le opinioni
TG RAI: Giorgio Tonelli intervista p. Paolo Garuti (22.4.2009)
Radio Vaticana: Fabio Colagrande intervista p. Alfio Filippi e p. Paolo Garuti (21.5.2009)
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