Padre Gabriele Amorth
L'ultimo partigiano di Dio
Pubblicazione:
12 maggio 2020
Edizione:
1
Pagine:
208
Collana:
F7 Fede e vita
Formato: 120x190x14 (mm)
Confezione: e-book
EPUB
- Filigrana digitale
EAN: 9788810975879
9788810975879
Descrizione
Grazie alla sua prossimità al religioso paolino Gabriele Amorth, l'autore di questo libro è in grado di descrivere con rigore e precisione quanto avviene nel corso di un esorcismo, per aver vissuto in prima persona la liberazione della sorella maggiore e coadiuvato Amorth in altri esorcismi.
Il volume riporta anche una sezione di interviste di padre Amorth e di testimonianze dirette sulla sua opera, assieme a un'appendice fotografica.
Su quanto descritto in queste pagine si è basato anche William Friedkin, già regista de "L'esorcista" (1973), per la realizzazione del documentario "The Devil and Father Amorth", reperibile anche con sottotitoli italiano.
Il volume riporta anche una sezione di interviste di padre Amorth e di testimonianze dirette sulla sua opera, assieme a un'appendice fotografica.
Su quanto descritto in queste pagine si è basato anche William Friedkin, già regista de "L'esorcista" (1973), per la realizzazione del documentario "The Devil and Father Amorth", reperibile anche con sottotitoli italiano.
Sommario
I PARTE. 1. Una vicenda spaventosa. 2. Una vicinanza eccezionale. 3. L’ultima prova. II PARTE. 4. Che cosa sono gli esorcismi? 5. Sul diavolo e sulle sue trappole. 6. I vari tipi di maleficio. 7. Un caso grave di possessione diabolica. 8. Medjugorje: «una grande fortezza contro Satana». 9. La vita oltre la morte. 10. Un’intervista a padre Amorth introdotta da Francesco Zippel. 11. Rituale degli esorcismi. Preghiera di guarigione e liberazione.
Note sull'autore
Paolo Vizzacchero è ausiliare esorcista. Ha conosciuto Gabriele Amorth a seguito della possessione della sorella maggiore, che quest'ultimo ha portato a guarigione in un paio d'anni. Ne è scaturita un'amicizia che lo ha portato a stare accanto ad Amorth fino alla fine dei suoi giorni. Egli lo definiva il proprio "scudiero".