Fine corsa
La crisi del cristianesimo come religione confessionale
Pubblicazione:
3 marzo 2017
Edizione:
1
Pagine:
272
Collana:
P6 Lapislazzuli
Confezione: e-book
EPUB
- Filigrana digitale
EAN: 9788810963005
9788810963005
Descrizione
Per una frazione di modernità che, a grandi linee, va dal Cinquecento ai nostri giorni, in una parte d’Europa il cristianesimo ha assunto prevalentemente una forma confessionale. Ciò ha suscitato strutture sociali e organizzazioni che amministrano i mezzi di salvezza, consentendo alla religione di fungere da «infrastruttura statale» e di contribuire alla definizione dell’identità pubblica e alla legittimazione del potere politico, anche attraverso il contenimento delle espressioni eversive rispetto all’ordine sociale.
Proprio la crisi di quella forma di cristianesimo – che è anche crisi di un’idea di religione e dello stesso Stato come perno di un particolare modello di ordine sociale – può essere assunta come punto di partenza per comprendere il quadro attuale, senza con ciò ipotecarne sviluppi, tempi e approdi; essa potrebbe evolvere ed eventualmente risolversi in tanti modi, forse anche in termini non neoconfessionali e più in generale neostatali.
In questo contesto si apre la possibilità di esplorare le espressioni di insoddisfazione nei confronti della riduzione confessionale del cristianesimo, cogliere i segnali che invocano una ripresa della forma ecclesiale e approfondire le crescenti difficoltà delle Chiese a influenzare processi extrareligiosi.
Proprio la crisi di quella forma di cristianesimo – che è anche crisi di un’idea di religione e dello stesso Stato come perno di un particolare modello di ordine sociale – può essere assunta come punto di partenza per comprendere il quadro attuale, senza con ciò ipotecarne sviluppi, tempi e approdi; essa potrebbe evolvere ed eventualmente risolversi in tanti modi, forse anche in termini non neoconfessionali e più in generale neostatali.
In questo contesto si apre la possibilità di esplorare le espressioni di insoddisfazione nei confronti della riduzione confessionale del cristianesimo, cogliere i segnali che invocano una ripresa della forma ecclesiale e approfondire le crescenti difficoltà delle Chiese a influenzare processi extrareligiosi.
Sommario
I.La fine di un’equazione. II. Il cristianesimo confessionale. III. Decostruzione del cristianesimo? IV. Secolarizzazione e crisi del cristianesimo confessionale. V. Sul carattere saecolare dei Post-Confessional Christian Studies.
Note sull'autore
Luca Diotallevi, professore ordinario di Sociologia all’Università di Roma Tre, insegna anche alla Facoltà Teologica dell’Italia settentrionale (Milano) e alla Facoltà Teologica dell’Italia meridionale (Napoli). Dirige il Master di Scienze della Cultura e della religione dell’Università di Roma Tre. È stato vicepresidente del Comitato scientifico e organizzatore delle Settimane Sociali dei Cattolici Italiani tra il 2008 ed il 2014 ha collaborato con istituti di ricerca tra cui il Censis. Tra le sue pubblicazioni recenti: La pretesa. Quale rapporto tra Vangelo e l’ordine sociale (Rubettino 2013), I laici e la chiesa. Caduti i bastioni (Morcelliana 2013) e L’ordine perfetto. Modernizzazione, stato, secolarizzazione (Rubettino 2014).