La Domanda che vola
Educare i bambini alla morte e al lutto
Pubblicazione:
novembre 2012
Edizione:
1
Pagine:
144
Peso:
204 (gr)
Collana:
P2 Persona e psiche
Formato: 140x210x10 (mm)
Confezione: Brossura
EAN: 9788810809426
9788810809426
Ultima ristampa:
10 gennaio 2018
disponibile in libreria
Descrizione
Quando un bambino deve elaborare il lutto per la perdita di una persona cara si trova di fronte a un compito più o meno arduo, che può essere portato avanti con successo o interferire con i processi di sviluppo determinando disturbi affettivi, cognitivi e/o comportamentali. In una cultura che tende a rimuovere il tema della morte, gli adulti hanno spesso timore di affrontarlo con i piccoli, con l’esito di non aiutare i bimbi a elaborare il trauma in maniera sana. L’autore accompagna i genitori a parlare coi propri figli, ad affrontare le loro domande e le loro angosce. E a divenire consapevoli che, per poter tentare con loro una qualche risposta, dovranno porre, anzitutto a se stessi, molte domande.
Nella prima parte del volume l’autore affronta, a partire dal famoso aforisma di Montaigne «Chi educherà gli uomini a morire li educherà a vivere», le problematiche dell’educazione alla morte indicando e illustrando le varie alternative.
Nella seconda analizza, con esempi clinici, la concezione scientifica – anzitutto psicologica – dell’educazione alla morte e la concezione religiosa della stessa educazione alla morte, soffermandosi soprattutto sulla concezione cristiana, senza trascurare ebraismo, islam, induismo e buddhismo.
Nella terza e quarta parte illustra la propria proposta di educazione alla morte, basandosi su ciò che la critica alle altre concezioni avrà evidenziato e sull’idea che la morte è destinata a sfuggire alle concettualizzazioni umane restando un “mistero” (desiderabile o indesiderabile), nell’intento di formulare un’indicazione educativa con un certo carattere di universalità.
Infine nella quinta parte il metodo educativo proposto viene applicato a esempi concreti, con l’intento dichiarato di iniziare un dialogo con genitori ed educatori.
Sommario
1. Si può educare alla vita senza educare alla morte? 2. Percorsi educativi concreti. 3. Varianti e limiti dell’educazione «fiabesca» e di quella «razionalistica»: verso una «nuova» educazione alla morte. 4. Una proposta di iniziazione alla morte e i suoi «insegnamenti» per chi educa. 5. Esempi.
Note sull'autore
FRANCESCO CAMPIONE insegna Psicologia Clinica alla Facoltà di Medicina dell’Università di Bologna. È direttore del Master Universitario in «Tanatologia e Psicologia delle situazioni di crisi» e del Corso di Alta Formazione nell’assistenza psicologica di base al lutto traumatico e naturale. Ha fondato e dirige Zeta, la rivista italiana di Tanatologia, ha fondato l’Istituto di Tanatologia e Medicina Psicologica ed è tra i fondatori dell’International Association of Thanatology and Suicidology, di cui è presidente. Coordina inoltre il Servizio di Psicologia degli Hospices di Bologna e il Progetto Rivivere (Servizio di aiuto psico-sociale gratuito alle persone e alle famiglie in lutto). È autore di oltre quindici volumi, tra cui: Dialoghi sulla morte (con Raimond Aron, Philippe Aries, Louis-Vincent Thomas, Renzo Canestrari, Franco Fornari, Enzo Melandri), Clueb, Bologna 1996; Lutto e Desiderio. Teoria e clinica del lutto, Armando Editore, Roma 2012.
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