Il Giardiniere invisibile
Credere, non credere, cercare. A cura di Paolo Costa
Pubblicazione:
4 marzo 2019
Edizione:
1
Pagine:
120
Peso:
128 (gr)
Collana:
P6 Lapislazzuli
Formato: 110x180x9 (mm)
Confezione: Brossura
Altri autori:
Curato e tradotto da
Paolo Costa
EAN: 9788810559390
9788810559390
Descrizione
Due persone ritornano in un giardino da tempo abbandonato e scoprono che le piante sono in ottima salute. Uno dei due crede che se ne sia occupato un giardiniere invisibile, mentre l’altro è convinto che non esista nessun giardiniere. Chi dei due ha ragione?
Il modo in cui cataloghiamo le cose dice notoriamente molto di noi e del nostro modo di vivere e sono le classificazioni binarie a essere particolarmente rivelatrici. Che ne sarebbe del nostro mondo se smettessimo di suddividerlo in oggetti naturali e artificiali, viventi e non viventi, natura e cultura, civiltà e barbarie, destra e sinistra, alto e basso, salute e malattia, intelligenza e ottusità, femminile e maschile, sacro e profano?
In ambito religioso una delle coppie più popolari è quella che separa i credenti dai non credenti, anche se misurare la propria religiosità o irreligiosità è una faccenda tutt’altro che semplice anche perché un numero crescente di individui non riesce a farsi un’idea precisa di quali siano gli oggetti della credenza religiosa e desidera vivere la propria condizione personale come uno stato di ricerca permanente, in un pendolarismo – né tiepido, né dogmatico – tra credenza e sospensione della credenza. Anche se, osserva Carroll, prima ancora della credenza è il destino della speranza a rappresentare la vera posta in gioco nella trasformazione della spiritualità contemporanea.
Il modo in cui cataloghiamo le cose dice notoriamente molto di noi e del nostro modo di vivere e sono le classificazioni binarie a essere particolarmente rivelatrici. Che ne sarebbe del nostro mondo se smettessimo di suddividerlo in oggetti naturali e artificiali, viventi e non viventi, natura e cultura, civiltà e barbarie, destra e sinistra, alto e basso, salute e malattia, intelligenza e ottusità, femminile e maschile, sacro e profano?
In ambito religioso una delle coppie più popolari è quella che separa i credenti dai non credenti, anche se misurare la propria religiosità o irreligiosità è una faccenda tutt’altro che semplice anche perché un numero crescente di individui non riesce a farsi un’idea precisa di quali siano gli oggetti della credenza religiosa e desidera vivere la propria condizione personale come uno stato di ricerca permanente, in un pendolarismo – né tiepido, né dogmatico – tra credenza e sospensione della credenza. Anche se, osserva Carroll, prima ancora della credenza è il destino della speranza a rappresentare la vera posta in gioco nella trasformazione della spiritualità contemporanea.
Sommario
Prefazione. L’enigma del credere (P. Costa). Introduzione. L’importanza dell’esperienza personale. Trascendenza e immanenza. Una questione da reimpostare. Lo scetticismo e il rinnovamento della teologia. Conclusione.
Note sull'autore
Anthony Carroll è docente al College of the Resurrection di Mirfield, nel West Yorkshire, in Inghilterra. Autore di numerosi saggi in ambito filosofico, teologico e sociologico, è stato co-curatore del volume Religion and Atheism. Beyond the Divide (Routledge 2017). Le sue ricerche vertono sulle relazioni tra modernità e trascendenza e sulle antropologie filosofiche e teologiche.
Paolo Costa, ricercatore al Centro per le Scienze Religiose della Fondazione Bruno Kessler di Trento, ha pubblicato La ragione e i suoi eccessi (Feltrinelli 2014) e ha curato per EDB testi di Hannah Arendt, André Comte-Sponville, Martha Nussbaum e Harvey Cox.
Paolo Costa, ricercatore al Centro per le Scienze Religiose della Fondazione Bruno Kessler di Trento, ha pubblicato La ragione e i suoi eccessi (Feltrinelli 2014) e ha curato per EDB testi di Hannah Arendt, André Comte-Sponville, Martha Nussbaum e Harvey Cox.