Fuori dal Comune

La politica italiana vista dal basso

Pubblicazione:  29 agosto 2018
Edizione:  1
Pagine:  152
Peso:  158 (gr)
Collana:  P6 Lapislazzuli
Formato:  112x180x10 (mm)
Confezione:  Brossura con bandelle
EAN:  9788810559307 9788810559307
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Descrizione
In Italia ci sono circa 8000 Comuni, quindi 8000 sindaci, più o meno 40.000 assessori e 150.000 consiglieri comunali. E poi ci sono i segretari delle sezioni locali dei partiti e i loro iscritti, i fondatori delle centinaia di liste civiche, i militanti e coloro che si candidano alle elezioni. Un popolo di oltre due milioni di persone che, in un Paese sempre più disgustato dalla politica, continua a darsi da fare e a «metterci la faccia». Roberto Beretta dà voce, in questo libro, all'esperienza dei «piccoli politici», i moltissimi che si trovano pro tempore a ricoprire un incarico in uno dei Comuni italiani, spesso con compensi minimi e a diretto e continuo contatto con il rebus dei piccoli e grandi problemi da risolvere, possibilmente in fretta.
Un modo per osservare la cosa pubblica «dal basso» e far emergere che cosa significa, molto prosaicamente, «fare politica» e ancor più amministrare la cosa pubblica al «livello zero» della democrazia. Tra l'incudine delle regole imposte dall'alto e il martello dei cittadini che pensano dipenda tutto da chi sta in Municipio.
Dal gradino più basso della famigerata «casta», uno sguardo ironico e preciso sull’Italia lontana dai riflettori.
Sommario
Introduzione. Noi, militi ignoti nel Ground Zero della politica.  Elezioni: ok, il prezzo è giusto.  Lotta libera nel fango.  Ma non è «roba per giovani».  Qualche volta sono meglio i dilettanti.  I have a dream in municipio.  Andiamo a comandare: tutti insieme.  In trincea con lo schioppo di latta.  Almeno diteci che cosa dobbiamo fare...  Et surtout pas trop de zèle.  Il panettone bocciato dalla Corte dei conti.  E per il politico scatta l’insulto.  La quadratura della rotonda.  Il Belpaese dove solo il «sì» suona...  L’onestà non porta voti.  I nipotini malati di Machiavelli.  Il nostro sindaco è molto «social».  La burocrazia non parla come mangia.  Il mio seggio per un cavillo.  Quelli che hanno un amico in Comune.  In Regione con il cappello in mano.  Quest’arte preferisco metterla da parte.  La Repubblica fondata sui condoni.  La colpa? È sempre del sindaco.  Mediazioni sempre, compromessi no grazie.  In coscienza o per partito preso?  I «miglioristi» all’assalto del palazzo.  L’eccezione non conferma le regole.  Se Peppone fa la riverenza a don Camillo.  Il potere logora chi ce l’ha (piccolo).  Il miglior politico è quello che non decide.  Dio c’è, ma non sei tu: rilassati!  Anche le dimissioni sono una virtù.  Pure il papa l’ha dichiarato: far l’assessore non è peccato.  La politica salvata «dal basso».
Note sull'autore
Roberto Beretta, giornalista e scrittore, lavora al quotidiano Avvenire. Consigliere di opposizione per cinque anni e poi assessore per altri cinque in un Comune della Lombardia, è autore di numerose pubblicazioni, tra cui Una, santa, cattolica e... voltagabbana (con Elisabetta Broli, Piemme 2007), Cantavamo Dio è morto. Il ’68 dei cattolici (Piemme 2008) e La santa puttana. Storia vera di una conversione scandalosa (L’Ancora del Mediterraneo 2010).