Il Giapponese di Varsavia e altri racconti
Traduzione e introduzione di Tiziano Tosolini
Pubblicazione:
1 aprile 2018
Edizione:
1
Pagine:
96
Peso:
136 (gr)
Formato: 132x200x8 (mm)
Confezione: Brossura con bandelle
Altri autori:
Tradotto con commento di
Tiziano Tosolini
EAN: 9788810559253
9788810559253
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Descrizione
"Il giapponese di Varsavia" è un racconto del 1979, che testimonia l’interesse di Shūsaku Endō per la figura di Massimiliano Kolbe, il frate polacco, ora santo, che aveva vissuto come missionario in Giappone prima di morire nel campo di stermino di Auschwitz nel 1941. Il racconto è il segno della predilezione che Endō prova per coloro che, pur essendo considerati deboli e inutili, compiono il gesto supremo di offrire la propria vita per gli altri.Ne "Un uomo di quarant’anni", scritto nel 1964 e tra i testi più ammirati e più frequentemente inseriti nelle antologie giapponesi, che apre questa raccolta di racconti di Shūsaku Endō: per ammettere una colpa che lo affligge da tempo e che non è riuscito a raccontare nemmeno al prete in confessionale, un uomo si confida a un merlo indiano perché lo sguardo del volatile è colmo di compassione e privo di condanna. In "Unzen", pubblicato nel 1965, l’autore introduce la figura dell’apostata Kichijirō, uno dei personaggi centrali del romanzo "Silenzio", uscito l’anno successivo, e descrive il proprio pellegrinaggio verso le sorgenti calde e solforose del monte Unzen, dove molti cristiani del Seicento furono torturati e costretti all’abiura.
Sommario
Prefazione (T. Tosolini). I. Un uomo di quarant’anni. II. Unzen. III. Il giapponese di Varsavia.
Note sull'autore
Shūsaku Endō (1923-1996), definito il «Graham Green giapponese», è stato tra gli scrittori del Novecento più letti e tradotti in Occidente. Nelle sue opere, che per oltre trent’anni hanno occupato posizioni di rilievo nelle classifiche dei bestsellers, ha affrontato tematiche inconsuete per la mentalità del Giappone, in particolare il rapporto con il cristianesimo. Nel romanzo storico Silenzio, considerato una delle sue opere più riuscite, portato sul grande schermo da Martin Scorsese, Endō ambienta la vicenda nel «secolo cristiano» (dal 1549 al 1638), il doloroso periodo di persecuzione inaugurato dallo shōgunato Tokugawa, che mise al bando l’attività dei missionari occidentali.
Tiziano Tosolini dirige il Centro studi asiatico dei missionari saveriani a Osaka, in Giappone, ed è ricercatore al Nanzan Institute for Religion and Culture di Nagoya. Con EDB ha pubblicato L’uomo oltre l’uomo. Per una critica teologica a Transumanesimo e Post-umano (2015) eCercare Dio nella palude. Le persecuzioni dei missionari in Giappone da Shūsaku Endō a Martin Scorsese (2016).
Tiziano Tosolini dirige il Centro studi asiatico dei missionari saveriani a Osaka, in Giappone, ed è ricercatore al Nanzan Institute for Religion and Culture di Nagoya. Con EDB ha pubblicato L’uomo oltre l’uomo. Per una critica teologica a Transumanesimo e Post-umano (2015) eCercare Dio nella palude. Le persecuzioni dei missionari in Giappone da Shūsaku Endō a Martin Scorsese (2016).
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