La Concreta utopia di Adriano Olivetti

Pubblicazione:  ottobre 2013
Edizione:  1
Pagine:  104
Peso:  116 (gr)
Collana:  F5 Itinerari
Formato:  120x185x7 (mm)
Confezione:  Brossura
EAN:  9788810513385 9788810513385
Ultima ristampa:  1 ottobre 2020

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Descrizione
Imprenditore illuminato, «utopista tecnicamente provveduto», sindaco e deputato al Parlamento, Adriano Olivetti (1901-1960) è stato uno degli italiani più originali e lucidi del Novecento. Idealmente inserito nel solco della tradizione di un socialismo consapevole e riformista, ha intuito con anticipo la crisi dei partiti politici e dei sistemi urbani metropolitani. Uomo intimamente religioso, di padre ebreo e madre valdese, si era convertito al cattolicesimo, leggeva con passione Emmanuel Mounier, Jacques Maritain e Simone Weil e amava costellare i suoi discorsi di citazioni evangeliche. Laureato in Chimica industriale al Politecnico di Torino, Olivetti aveva soggiornato negli Stati Uniti per studiare i metodi produttivi e la struttura organizzativa delle grandi fabbriche americane, un’esperienza che lo aveva portato a rinnovare radicalmente l’azienda paterna di Ivrea ? la prima a produrre in Italia macchine per scrivere ? trasformandola in una multinazionale. Alla ricerca di un rapporto armonico tra città e campagna, fra industria e comunità – ma senza angustie municipaliste e paternalismi strapaesani ? Olivetti aveva rinunciato al sistema a cottimo e aveva modificato la catena di montaggio affinché la sua fabbrica diventasse un modello di socialità e di industrializzazione senza disumanizzazione.
Sommario
Prefazione.  L’uomo e le sue idee.  Un imprenditore creativo.  Politica e comunità.  La terza via.  Vangelo e rivelazione.  Documenti. La Dichiarazione di Ivrea 22 gennaio 1955.  L’esperienza sindacale di Ivrea.  Il «Fordismo».
Note sull'autore
Franco Ferrarotti, è stato professore emerito di Sociologia all’Università La Sapienza di Roma, direttore della rivista La Critica sociologica, deputato indipendente al Parlamento italiano dal 1958 al 1963, è stato tra il 1948 e il 1960 tra i più stretti collaboratori di Adriano Olivetti. È stato tra i fondatori, a Ginevra, del Consiglio dei Comuni d’Europa nel 1949, responsabile della divisione Facteurs sociaux dell’Ocse a Parigi. Nominato Directeur d’études alla Maison des Sciences de l’Homme di Parigi nel 1978, è stato insignito del premio per la carriera dall’Accademia nazionale dei Lincei nel 2001 e nominato Cavaliere di gran croce al merito della Repubblica dal presidente Ciampi nel 2005. Collegamenti al web Recensione su RaiNews24 del 05 novembre 2013 http://confini.blog.rainews24.it/2013/11/05/la-concreta-utopia-di-olivetti/