Che cosa possiamo sperare?
Pubblicazione:
10 ottobre 2011
Edizione:
1
Pagine:
240
Peso:
302 (gr)
Collana:
B3 Nuovi saggi teologici
Formato: 140x215x17 (mm)
Confezione: Brossura
Altri autori:
Tradotto da
Daniele Gianotti
EAN: 9788810408292
9788810408292
€ 25,65
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Descrizione
«Che cosa possiamo sperare? La pace, la giustizia, la salvaguardia del creato. In che modo? Direi: per mezzo di una rinascita intelligente del teologico-politico. Vale a dire, anzitutto, attraverso la comunione tra gli uomini, nelle diverse comunità che essi formano; questa comunione non è statica, ma è una dialettica costante tra la “morte”, vale a dire la sottomissione di un desiderio, certo buono, ma individuale, alla parola che viene dall’altro, dagli altri, che non può che spiazzare la preoccupazione di sé, e la “risurrezione”, vale a dire la felicità che risulta dall’essere insieme, ove il personale è trasfigurato attraversa la rinuncia costruttrice di tutti» (dalla Conclusione).
L’autore afferma di essersi dedicato alla stesura del libro per verificare a che punto fosse la propria speranza e per condividerla. Il punto di vista che la sua riflessione sviluppa parte dal convincimento che oggi muoia una civiltà fondata sul primato del «logico», inteso come intelligibile e ragionevole, e che l’epoca attuale inviti a reintrodurre il simbolico, ovvero il primato del legame nella struttura e nella vita del reale, nel desiderio e nel sapere umani.
Sommario
Introduzione. I. ANIMALI E UOMINI. Il problema: c’è «l’uomo»? Verso una risposta: alcuni principi di metodo. II. ALLA SCUOLA DI PLATONE: EROS DEL SAPERE ED EVOLUZIONE DEL REALE. «HENOLOGICA». Scoperta di un «monismo modulato». Storia del monismo modulato: il periodo cristiano. Il monismo modulato nella modernità. Sul libero arbitrio. Conclusione. III. ARISTOTELE AL QUARTIERE LATINO: CARNE E ANIMA. «Ontologica». Parigi, 1270. Fra dualismo e monismo: lo spirito e la carne. Avvicinamento all’idea di creazione. Il quadro cristiano medievale e classico. Conclusione. IV. IN PRINCIPIO ERA IL VERBO. «PROSLOGICA». L’evento della parola. Il racconto cristiano. Ripresa sulla storia del tempo. CONCLUSIONE.
Note sull'autore
Ghislain Lafont (1928-2021), monaco benedettino francese, ha vissuto dall’età di 17 anni nel monastero di La Pierre-qui-Vire, in Borgogna. Teologo di fama internazionale, ha insegnato alla Pontificia Università Gregoriana e al Pontificio Ateneo Sant’Anselmo. Tra le sue pubblicazioni: Eucaristia. Il pasto e la parola (Elledici 2002); Che cosa possiamo sperare? (EDB 2011); La Chiesa: il travaglio delle riforme (San Paolo 2012); Piccolo saggio sul tempo di papa Francesco (EDB 2017); Un cattolicesimo diverso (EDB 2019); Cambiamenti d’epoca (con Erio Castellucci e Tomáš Halík, EDB 2020).
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