Quale verità
Per una critica della ragione teologica
Pubblicazione:
1 dicembre 1999
Edizione:
1
Pagine:
408
Peso:
610 (gr)
Formato: 170x240x20 (mm)
Confezione: Brossura
EAN: 9788810405550
9788810405550
Ultima ristampa:
24 ottobre 2011
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Descrizione
La teologia non può rinunciare a interessarsi della verità. Tuttavia, nel faticoso cammino verso un’armoniosa unità delle religioni e dei popoli, il cristiano può percepire che proprio Gesù Cristo, col suo farsi Dio, costituisca un intralcio imbarazzante. Accanto a una ricognizione meditata di alcuni nodali temi teologici, l’autore propone una sorta di «critica della ragione teologica» e prospetta una figura di teologia che, mentre cerca di sondare il suo «Oggetto immenso», indaga anche su se stessa e nel farlo riscopre Gesù Cristo come verità delle verità. Il cristianesimo quindi non può né deve nascondere o alleggerire quell’excessus di “pretesa” avanzata da Gesù. Un cristiano non può illudersi di «superare» il cristocentrismo puntando a propria discrezione verso un teocentrismo, un pneumacentrismo, un regnocentrismo o addirittura un soteriocentrismo. Gesù infatti avanza la sua pretesa di essere rivelazione e salvezza nella forma dell’agape, dell’amore che si dona per tutti fino all’estremo sacrificio di sé. La verità nel modo concreto di Cristo si adopera, si dona e si immola per l’errante, perché questi viva nella libertà e persino nella libertà del suo errore. Ne deriva che la concordia fra le religioni non deve passare attraverso l’abolizione violenta o subdola delle differenze, ma attraverso l’incontro disponibile e la cordialità fiduciosa fra le persone. La pace tra le religioni è pace tra uomini religiosi.
Sommario
1. Breve discorso sul metodo della teologia cristiana. 2. Il nostro tempo appreso nel pensiero. 3. Teologia cristiana e ragione ermeneutica. 4. La concentrazione cristologica della verità. 5. L’analogia Cristo. «Dire Dio» nella teologia cristiana. 6. Come in uno specchio e nell’enigma. Teodicea e cristologia. 7. Predestinazione come grazia e libertà. 8. Il pathos di Dio. Immutabilità divina ed evento di Cristo. 9. Chiesa nello Spirito. Rivelazione, tradizione, progresso: senso e non-senso di una teologia della storia. 10. Unicità di Cristo e religioni del mondo.
Note sull'autore
ANDREA MILANO insegna storia del cristianesimo all’Università «Federico II» di Napoli e teologia all’Istituto di scienze religiose «Italo Mancini» dell’Università di Urbino. Cofondatore e responsabile della rivista «Filosofia e Teologia», Edizioni Scientifiche Italiane (NA). Cofondatore e membro del Comitato scientifico della Società italiana per la ricerca teologica (SIRT). La sua ricerca si muove tra storia, teologia e filosofia. Ha pubblicato, tra l’altro: Persona in teologia. Alle origini del significato di persona nel cristianesimo antico, Roma 1984; La Trinità dei teologi e dei filosofi. L’intelligenza della persona in Dio, Roma 1987; Rivelazione ed ermeneutica. Karl Bart, Rudolf Bultmann, Italo Mancini, Urbino 1988; La Parola nella Eucaristia. Un approccio storico-teologico, Roma 1990.