Le Chiese cristiane di fronte al papato

Il ministero petrino del vescovo di Roma nei documenti del dialogo ecumenico

Pubblicazione:  1 gennaio 2006
Edizione:  1
Pagine:  144
Peso:  200 (gr)
Collana:  B4 Teologia viva
Formato:  140x210
Confezione:  Brossura
EAN:  9788810401248 9788810401248
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Descrizione
La morte di Giovanni Paolo II e l’elezione al pontificato di Benedetto XVI hanno riportato l’attenzione del mondo intero, e non solo dei cattolici, sul ministero di servizio e di comunione che s’incarna nel vescovo di Roma. Ancor oggi il papato è insieme punto di riferimento per la comunione ecclesiale e causa di divisione e dissenso tra i cristiani. Qual è il suo attuale significato? Che ruolo è chiamato a svolgere per l’avvenire in una Chiesa finalmente riconciliata? L’autore riflette sul ministero petrino del vescovo di Roma alla luce di quanto espresso nell’enciclica Ut unum sint, nello sforzo di rispondere all’invito in essa contenuto di studiare insieme le forme in cui tale ministero potrebbe realizzare un servizio d’amore riconosciuto da tutti i cristiani. In particolare indaga quanto i documenti del dialogo interconfessionale dicono intorno al ministero di comunione universale del vescovo di Roma. Pur di valore ineguale, tali testi hanno grande interesse perché costituiscono le prime elaborazioni di una teologia cristiana capace di tenere conto delle posizioni delle diverse confessioni e di conciliarle in un’espressione dottrinale comune. Il senso dello studio è quindi quello di proporre una sintesi di tale teologia per una migliore comprensione dei punti acquisiti e delle difficoltà che sussistono, in vista di un impegno concreto nelle Chiese per una piena riconciliazione di tutti i cristiani.
Sommario
Introduzione.  1. Il ministero petrino del vescovo di Roma: un dono incarnato nella storia.  2. I documenti del dialogo ecumenico che trattano del ministero di comunione del vescovo di Roma.  3. I dati biblici relativi al ministero petrino richiamati nei documenti del dialogo ecumenico.  4. Il ministero petrino del vescovo di Roma nel corso della storia.  5. I presupposti per la presa in considerazione del servizio petrino del vescovo di Roma da parte delle diverse Chiese cristiane in un’ecclesiologia di comunione.  6. Il vescovo di Roma può essere riconosciuto dalle grandi Chiese storiche come punto di riferimento visibile per la comunione della Chiesa universale.  7. I problemi legati all’esercizio del servizio petrino del vescovo di Roma: il diritto divino e la giurisdizione ‘ordinaria’ e ‘immediata’.  8. Il ruolo del vescovo di Roma in materia dottrinale e il problema dell’infallibilità.  9. Il rinnovamento del ministero papale.
Note sull'autore
GIOVANNI CERETI è stato ordinato sacerdote nel 1960, dopo la laurea in giurisprudenza conseguita all’Università di Genova nel 1956. Ha esercitato il ministero pastorale a Genova, a Bouar (Repubblica Centrafricana) e a Roma, dove attualmente è rettore della chiesa di San Giovanni dei Genovesi in Trastevere. Dottore in teologia dogmatica alla Pontificia Università Gregoriana, è stato docente di ecumenismo e di dialogo interreligioso in diversi atenei e istituti teologici, fra i quali l’Istituto di Studi Ecumenici di Venezia e la Facoltà teologica Marianum di Roma. Nel 1976 ha iniziato il cammino della Fraternità degli Anawim e nel 1980 ha fondato la sezione italiana della World Conference of Religions for Peace, movimenti di cui è ancora responsabile.