Lettera ai Filippesi. Martirio
Introduzione, versione, commento di Clara Burini
Pubblicazione:
gennaio 1998
Edizione:
1
Pagine:
180
Peso:
290 (gr)
Collana:
A6 Scritti delle origini cristiane
Formato: 170x240
Confezione: Brossura
Altri autori:
Curato e tradotto da
Clara Bruni
EAN: 9788810206171
9788810206171
Ultima ristampa:
1 luglio 1998
disponibile in libreria
Descrizione
Il volume presenta due scritti redatti nel II secolo, che vedono Policarpo, vescovo e martire della chiesa di Smirne in Anatolia, nella doppia veste di autore (il primo scritto), e attore (il secondo). Con l'ampia introduzione sulla figura del protagonista, il volume viene a configurarsi in tre parti: Policarpo vescovo e martire della chiesa di Smirne, la sua Lettera ai Filippesi, il racconto del suo Martirio subìto in Roma, dove si era recato per discutere sulla data della Pasqua.
La presentazione e il commento dei due testi, così accostati, consente un confronto eloquente tra Policarpo, didaskalos di vita e di virtù cristiane, e Policarpo martire, alter Christus nella chiesa di cui fu guida e dalla quale fu venerato ancor prima della morte. «Maestro apostolico» e «confessore del Cristo» costituiscono due momenti di un unico coerente comportamento, quello del «fedele», del «testimone» che proclama, sia con la parola sia con la propria vita, il suo appartenere a Cristo.
La presentazione della Lettera sottolinea fortemente il collegamento letterario e tematico tra Paolo, Ignazio di Antiochia e Policarpo; il commento del Martirio ne focalizza la ricchezza teologica, che ha nella croce e nel tema sacrificale i tratti caratteristici. L'insieme permette di cogliere alcuni tratti fondamentali della chiese delle origini: le prime eresie, la celebrazione della Pasqua, i rapporti tra oriente e occidente, l'uso della Scrittura, le connotazioni che assume la sequela Christi, i temi etici e la catechesi, il martirio.
La presentazione e il commento dei due testi, così accostati, consente un confronto eloquente tra Policarpo, didaskalos di vita e di virtù cristiane, e Policarpo martire, alter Christus nella chiesa di cui fu guida e dalla quale fu venerato ancor prima della morte. «Maestro apostolico» e «confessore del Cristo» costituiscono due momenti di un unico coerente comportamento, quello del «fedele», del «testimone» che proclama, sia con la parola sia con la propria vita, il suo appartenere a Cristo.
La presentazione della Lettera sottolinea fortemente il collegamento letterario e tematico tra Paolo, Ignazio di Antiochia e Policarpo; il commento del Martirio ne focalizza la ricchezza teologica, che ha nella croce e nel tema sacrificale i tratti caratteristici. L'insieme permette di cogliere alcuni tratti fondamentali della chiese delle origini: le prime eresie, la celebrazione della Pasqua, i rapporti tra oriente e occidente, l'uso della Scrittura, le connotazioni che assume la sequela Christi, i temi etici e la catechesi, il martirio.
Note sull'autore
CLARA BURINI, ricercatrice nell'Istituto di filologia classica dell'Università di Perugia, ha dedicato i suoi studi ai testi della letteratura cristiana antica, privilegiando soprattutto la produzione dell'epoca precostantiniana. Ha studiato temi e problemi di carattere filologico, letterario e dottrinale. Collabora alla rivista Parola Spirito e Vita (EDB). Presso le EDB ha pubblicato La spiritualità della via quotidiana negli scritti dei Padri, in collaborazione con Elena Cavalcanti. Ha inoltre curato in traduzione Gli apologisti greci (Città Nuova, Roma 1986) e l'edizione critica, con introduzione, traduzione e commento, dell'omelia pseudociprianea I due monti Sinai e Sion (Nardini Editore, Fiesole 1994).