Lettera agli Efesini
Introduzione, versione, commento
Pubblicazione:
settembre 1988
Edizione:
1
Pagine:
288
Peso:
440 (gr)
Collana:
A6 Scritti delle origini cristiane
Formato: 170x240x13 (mm)
Confezione: Brossura
EAN: 9788810206102
9788810206102
Ultima ristampa:
6 settembre 2010
disponibile in libreria
Descrizione
All'interno dell'epistolario paolino, la Lettera agli Efesini occupa un posto di grande rilievo, certo anche per la solennità veramente ieratica dello stile, ma ancor più per la densità e ricchezza del suo messaggio. Entrambi gli elementi rendono lo scritto particolarmente affascinante e attuale. la sua importanza non è dovuta solo al fatto di trovarsi inserita nel canone dei libri ispirati, ma soprattutto al fatto che getta una luce inattesa sulla natura fondamentale della Chiesa vista come corpo di Cristo.
La comunità cristiana, che emerge da questo scritto, scorge la propria identità e missione non in progetti o risorse dovuti all'inventiva dell'uomo, ma in un atto insindacabile di grazia. Tutto ha origine e si fonda in quel disegno di amore gratuito ed eterno che, travolgendo ogni ostacolo o potenza avversa, opera l'unità di tutti, ebrei e pagani, in Cristo.
Questa Lettera, commentata in modo magistrale e con viva partecipazione di fede dal noto biblista Romano Penna, ci ricorda con forza che la Chiesa, se vuole meditare e vivere il suo mistero, deve fare non della sociologia ecclesiastica o dell'ascetismo etio; deve invece celebrare "il Dio del Signore nostro Gesù Cristo" (1,17), perché egli è all'origine di questo modo nuovo di fare comunità, avendo creato in Cristo l'uomo nuovo che cammina nell'amore come figlio diletto.
Questo di Penna è il primo commento critico di ampio respiro alla Lettera agli Efesini condotto a termine da un biblista italiano.
Sommario
Abbreviazioni. Prefazione. Introduzione. Commento. 1. Il mistero di Dio in Cristo come fondamento della Chiesa. 2. La nuova vita dei battezzati nella Chiesa e nel mondo (4,1-6,20). Bibliografia.
Note sull'autore
ROMANO PENNA (Castiglione Tinella [CN] 1937) è emerito di Nuovo Testamento alla Pontificia università lateranense, oltre che professore invitato all’Istituto biblico di Roma, allo Studium Biblicum Franciscanum di Gerusalemme, e alle Università Gregoriana, Urbaniana e Seraphicum. I suoi interessi maggiori vertono sulla complessa figura di Paolo di Tarso e in generale sul rapporto tra il cristianesimo delle origini e i suoi interlocutori giudaici ed ellenistici. Le sue pubblicazioni, di cui alcune tradotte all’estero (in inglese, spagnolo, coreano), comprendono collaborazioni a riviste e miscellanee, commenti ad alcune lettere paoline (1-2Cor, Ef, Fil, Fm), e varie monografie. Tra queste ultime si ricordano i libri sullo Spirito di Cristo (Paideia 1976), sul Mysterion paolino (Paideia 1978), sull’ambiente storico-culturale delle origini cristiane (EDB 1984, 52006), sulla cristologia neotestamentaria (due volumi, San Paolo 1996-1999, con ristampe), e sull’interconnessione tra vangelo e inculturazione nel Nuovo Testamento (San Paolo 2001). Direttore e condirettore di alcune collane di studi biblici, ha collaborato al Dizionario Enciclopedico Italiano (la Piccola Treccani, in 12 volumi) per le voci concernenti il Nuovo Testamento e le origini cristiane. Nel suo 70° compleanno è stato pubblicato in suo onore, a cura di N. Ciola e G. Pulcinelli, Nuovo Testamento: teologie in dialogo culturale (Supplementi alla Rivista Biblica 50), EDB, Bologna 2008.