Missione e Chiesa, denaro e nazione

Quattro prospettive su Léon Dehon, fondatore dei Sacerdoti del Sacro Cuore di Gesù. Traduzione di Stefano Zamboni. Revisione di Angelo Arrighini

Pubblicazione:  3 febbraio 2020
Edizione:  1
Pagine:  480
Peso:  520 (gr)
Collana:  G2 Fede e storia
Formato:  140x210x24 (mm)
Confezione:  Brossura
Prefazione di:  Angelo Arrighini
Altri autori:  Tradotto da Stefano Zamboni
EAN:  9788810102190 9788810102190
€ 35,00 € 33,25
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Descrizione
Alla fine dell’Ottocento, Léon Gustave Dehon (1843-1925) fonda un moderno istituto religioso nel nord della Francia, in un ambiente segnato dall’allora fiorente devozione al Sacro Cuore di Gesù. A questa impresa si accompagnano molte sfide e problemi.
Questo saggio si occupa del fondatore dei Sacerdoti del Sacro Cuore a partire da quattro diverse prospettive – missione, Chiesa, denaro e nazione – e ne presenta la figura all’interno della Chiesa cattolica e della Francia del suo tempo.
Poco prima della morte, avvenuta a Bruxelles nel 1925, Dehon può contare su una Congregazione di oltre 730 religiosi in diverse nazioni, ma nonostante questo successo la sua figura rimane controversa, come dimostra la sospensione del processo di beatificazione decisa da Benedetto XVI nel 2005.
Sommario
Prefazione (C.L. Suárez Codorniú).  Elenco delle abbreviazioni.  Cronologia.  Premessa (D. Neuhold).  Introduzione. Lo «sguardo» e il «conflitto»: approcci diversi a Dehon.  I. Congregazione e missione. La comunità a Tunisi, i conflitti interni all’Istituto e Dehon come superiore.  II. Dehon nella sua Chiesa. Il decreto del Sant’Uffizio del 1883 e le sue conseguenze.  III. Religio et oeconomia: l’uso del denaro in Dehon.  IV. Dehon e la patria: i simboli nazionali francesi.  Conclusione.  Bibliografia.  Elenco delle figure.  Indice dei nomi.
Note sull'autore
David Neuhold ha conseguito il dottorato e l’abilitazione con Mariano Delgado nel dipartimento di Storia della Chiesa medievale e moderna dell’Università di Friburgo, in Svizzera. È collaboratore della Schweizerische Zeitschrift für Religions-und Kulturgeschichte e ha lavorato al «progetto Dehon» a Friburgo e Roma. Dal 2018 è collaboratore scientifico alla cattedra di Spiritual Care all’Università di Zurigo.