Tomassini Loris Maria
La "piccola via" cammino di santità
2017/10, p. 39
VOCE DELLO SPIRITO LA “PICCOLA VIA” CAMMINO DI SANTITÀ Come far tornare la proposta cristiana interessante per un mondo che si è staccato dalla radice? La risposta cristiana convincente al nichilismo e al modello del “superuomo” si trova nell’antropologia evangelica e soprattutto nella vocazione alla santità di tutti i battezzati. Le Beatitudini delineano il ritratto dell’uomo nuovo che è lo stesso di Gesù: mitezza, povertà di spirito, misericordia, purezza di cuore. La piccolezza, la debolezza e l’imperfezione, assunte e trasformate dalla grazia, sono la base per il compimento di se stessi.

Accedi alla tua area riservata per visualizzare i contenuti.

Questo contenuto è riservato agli abbonati a
Testimoni
.
VOCE DELLO SPIRITO
la “piccola via”
cammino di santità
Come far tornare la proposta cristiana interessante per un mondo che si è staccato dalla radice?
La risposta cristiana convincente al nichilismo e al modello del "superuomo" si trova nell'antropologia evangelica e soprattutto nella vocazione alla santità di tutti i battezzati. Le Beatitudini delineano il ritratto dell'uomo nuovo che è lo stesso di Gesù: mitezza, povertà di spirito, misericordia, purezza di cuore. La piccolezza, la debolezza e l'imperfezione, assunte e trasformate dalla grazia, sono la base per il compimento di se stessi. La sua luminosa testimonianza è come una giocosa "provocazione" suscitata dallo Spirito Santo davanti all'autore del superuomo. Teresa diventa un "gigante" non a partire dalla sua forza - pur rientrando umanamente nella categoria del genio, come ha dimostrato Jean Guitton - ma affidandosi a Dio e abbandonandosi totalmente a lui. Non dimentichiamo che Teresa è stata proclamata Dottore della Chiesa e che, proprio per questo, il suo insegnamento contiene una particolare luce dello Spirito Santo per tutti noi. Normalmente il suo insegnamento viene definito come la "piccola via" dell'infanzia spirituale, cioè l'esperienza incarnata e quotidiana dello spirito d'infanzia evangelico, caratterizzato dall'affidamento nelle mani di Dio, praticabile da tutti. Anche per Santa Teresa di Gesù Bambino questo itinerario di santità non è stato automatico, ma ha richiesto un cammino di graduale purificazione e conversione, come lei stessa racconta.
La scoperta della propria piccolezza e inadeguatezza non impedisce di accedere alla santità, cioè di portare a compimento ciò per cui siamo creati e a cui siamo chiamati come discepoli di Gesù. è l'amore gratuito di Dio che si china su di noi per innalzare a sé ciò che è debole e imperfetto.
La logica «folle» di Nietzsche e quella «sapiente» di Teresa si confrontano ancora oggi nella nostra società abbondantemente dominata dal pensiero nichilista. La testimonianza di Teresa è la dimostrazione - se mai ve ne fosse bisogno - che Dio non è morto; anzi Dio è un Padre che continua a prendersi cura di noi, ci prende per mano e ci permette di scalare agilmente la montagna della vita se solo ci abbandoniamo totalmente a lui, ci lasciamo trasportare da lui. Il cristiano crede in un Dio che nella sua onnipotenza abbraccia anche il nulla. Se il Verbo si fa uomo, muore in croce - è proprio sulla croce che «Dio muore» - e nuovamente risorge, il nulla viene privato della sua forza distruttrice e l'uomo può venire divinizzato.
La teologia dei santi mostra luminosamente questo risultato: la possibilità che l'uomo ha, per la grazia dello Spirito Santo, di divinizzarsi, trasfigurare la sua esistenza per renderla conforme a quella del Cristo taborico, perché la sua umanità trasfigurata è, nella speranza, anche la nostra: «Il suo volto brillò come il sole e le sue vesti divennero candide come la luce» (Mt 1 7,2). La santità è il volto della trasfigurazione: il nuovo Adamo, il destino dell'uomo nuovo. Dio affiora dal volto luminoso dei santi. Chi ha incrociato lo sguardo di un santo non può non avere a cuore l'Eterno.
Loris Maria Tomassini
da Il profumo dello Sposo.
La santità del quotidiano
EDB, Bologna 2017