I FONDATORI DI ISTITUTI MISSIONARI

 

 

Lo studio di una spiritualità comincia sempre dal vissuto di coloro che l’hanno sviluppata. La spiritualità, infatti, non è altro che l’esperienza di Dio fatta da persone o gruppi di persone secondo le determinazioni che assume per i diversi carismi che alle stesse sono dati dall’alto e per le diverse circostanze storiche, sociali, familiari in cui essa è inserita.

 

EVANGELIZZARE

I NON CRISTIANI

 

Juan Manuel Lozano, in un volume di recente pubblicazione, ha voluto prendere in esame la spiritualità degli istituti missionari.1 Volendo studiare la spiritualità missionaria non si può non partire dall’esperienza di Dio di coloro che alla missio ad gentes hanno dato il maggiore contributo. Fra essi certamente vanno collocati i fondatori e le fondatrici degli “istituti missionari”: una nuova realtà nella Chiesa a partire dal XIX secolo. «La prima cosa che colpisce l’attenzione dello storico è il fatto stesso della nascita di questi istituti, fondati specificamente per l’evangelizzazione dei non cristiani. Portare il Vangelo a non cristiani non era mai stato compito specifico di alcuna istituzione particolare, se si eccettua il precedente isolato della Società per le missioni estere di Parigi, fondata nel 1656 e seguita dall’apertura del suo seminario nel 1663» (Prefazione, p. 5).

Nel XIX e poi nel XX secolo queste istituzioni si moltiplicano invece con sorprendente rapidità, specialmente in Europa, ma ne nascono anche negli Stati uniti d’America e in Canada. Nel primo capitolo l’autore i criteri di una scelta che è costretto a fare proprio dalla sovrabbondante fioritura di queste esperienze: «A causa del loro grande numero, abbiamo deciso di limitarci agli istituti missionari di carattere internazionale nati nel corso del secolo XIX e agli inizi del XX, e ai loro fondatori e fondatrici» (p. 13). Ne presenta diciotto, sette donne e undici uomini, che elenchiamo con a fianco l’istituto cui ciascuno ha dato origine:

– beata Anne-Marie Javouhey (1779-1851): San Giuseppe di Cluny;

– santa Émilie de Vialar (1797-1856): San Giuseppe dell’Apparizione;

– mons. Angelo Ramazzotti (1800-1861): Pontificio istituto missioni estere (PIME);

– p. François Libermann (1802-1852): Missionari del Sacro Cuore, presto fusi con i Missionari dello Spirito Santo;

– mons. Melchior de Marion Bresillac (1813-1859): Società delle missioni africane di Lione (SMA);

– p. Théhophile Verbist (1823-1868): Congregazione del Cuore Immacolato di Maria, Missionari di Scheut;

– card. Charles-Martial Lavigerie (1825-1892): Missionari d’Africa;

– p. Augustin Planque (1826-1906): Missionarie di Nostra Signora degli Apostoli; cofondatore anche delle Missioni africane di Lione;

– san Daniele Comboni: (1831-1881): Missionari e Missionarie Comboniani;

– card. Herbert Vaughan (1832-1903): Società Missionaria di San Giuseppe di Mill Hill. Fu inoltre cofondatore delle Francescane Missionarie di San Giuseppe;

– Alice Ingham (1830-1890): Francescane Missionarie di San Giuseppe;

– sant’Arnold Janssen (1837-1909): Società del Verbo Divino; Missionarie Serve dello Spirito Santo; Serve dello Spirito Santo dell’Adorazione perpetua;

– beata Marie de la Passion (Hélène de Chappotin, 1839-1904): Francescane Missionarie di Maria;

– beato Giuseppe Allamano (1851-1906): Missionari e Missionarie della Consolata;

– Marie de Meester (1857-1928): Missionarie del Cuore Immacolato di Maria;

– beata Maria Teresa Ledochowska (1863-1922): Missionarie de San Pietro Claver;

– beato Guido Maria Conforti (1865-1931): Missionari Saveriani;

– Délia Tétreault (1865-1941): Missionarie dell’Immacolata Concezione.

 

Accanto a queste eminenti personalità (si sarà notato che parecchi sono stati riconosciuti dalla Chiesa come santi o beati) vi sono anche numerosi cofondatori e cofondatrici, cui il libro dedica alcuni cenni.

 

PARTECIPARE

ALL’AMORE DI DIO

 

In successivi capitoli il libro tratta della vocazione missionaria personale di questi fondatori/fondatrici, della loro vocazione a fondare, dei fattori storici che influenzarono lo slancio missionario del loro tempo, delle loro personalità, dell’azione divina che li conquistò e li plasmò, dei capisaldi spirituali che trasmisero ai loro figli e alle loro figlie, dei simboli della loro spiritualità.

Pur nella varietà e vastità degli argomenti toccati e delle analisi portate avanti con una sorprendete ricchezza di dati e di citazioni, il libro non perde però una sua sostanziale unità: vi si coglie infatti con chiarezza che il cuore del carisma missionario che ciascuno di essi/e ha ricevuto e trasmesso consiste nella particolare partecipazione all’amore con cui Dio ama il mondo («Dio ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito, perché… il mondo si salvi per mezzo di lui», Gv 3,16-17). Icone di questa speciale partecipazione, assunte da quasi tutti i suddetti fondatori e fondatrici, sono, da una parte: il Crocifisso, il Sacro Cuore di Gesù, lo Spirito Santo; dall’altra le carte geografiche, il mappamondo e tutto ciò che poteva allora significare la diversità dei popoli e l’unità di tutto il genere umano.

 

PRECURSORI

DEL CONCILIO

 

Si colgono nella loro vita e nel loro pensiero alcune anticipazioni che la teologia e il magistero della Chiesa svilupperà solo più tardi: per esempio, la missionarietà di tutta la Chiesa, il ruolo missionarie delle chiese locali, l’importanza della “indigenizzazione” del cristianesimo. Tuttavia rimangono segnati anche da limiti della loro epoca storica (alcuni segni di nazionalismo) e della teologia del loro tempo (qualche eccesso di devozionalismo).

L’autore, il prof. Lozano, spagnolo di Siviglia, è uno dei maggiori esperti a livello mondiale di fenomenologia della spiritualità. Ha insegnato a Roma e a Chicago. Ha pubblicato innumerevoli opere sulla spiritualità e la vita religiosa. Il suo Discipleship. Towards an understanding of Religious Life è stato giudicato il miglior testo sul tema.

Resterebbe però deluso chi affrontasse la lettura di questa opera sui fondatori e le fondatrici degli istituti missionari in prospettiva storica. Mancano i collegamenti e gli approfondimenti che si richiederebbero in un’opera di storia. Ma vuole essere solo un’opera di fenomenologia della spiritualità missionaria e in questo ambito è eccellente.

 

1 Lozano J. M., La spiritualità dei Fondatori. Il carisma di uomini e donne che hanno fondato gli istituti missionari, EMI, Bologna 2003, pp. 442, € 20,00.