I Lampioni di Caltagirone
Don Luigi Sturzo e la luce elettrica in Sicilia
Pubblicazione:
18 luglio 2016
Edizione:
1
Pagine:
120
Peso:
114 (gr)
Collana:
P9 Lampi
Formato: 102x165x8 (mm)
Confezione: Brossura con bandelle
EAN: 9788810567265
9788810567265
Descrizione
La costruzione di edifici e scuole, la sistemazione delle strade pubbliche, della rete idrica e fognaria, la lotta all’analfabetismo sono alcune delle realizzazioni urbanistiche e sociali che avvengono a Caltagirone negli anni in cui don Luigi Sturzo (sacerdote e statista; 1871-1959) è pro-sindaco. Ma un’idea all’avanguardia testimonia più di altre il suo ardire politico e il suo desiderio di sperimentazione: portare la luce elettrica nella cittadina siciliana migliorando la qualità della vita, la sicurezza nelle ore notturne e la produttività.
Già nel 1906, a un solo anno dalla sua elezione, don Sturzo era riuscito a rendere esecutivo un progetto che si trascinava da anni con un susseguirsi di bandi, richieste di pareri, annullamenti, ricorsi, accuse di illiceità e peculato. Aveva così nominato commissioni con esperti di fama nazionale, partecipava personalmente alle riunioni per garantire celerità ed efficacia e nel 1907 aveva firmato il contratto con la società milanese Lahmeyer. Nel luogo in cui sorgeva un monastero di clarisse, in pieno centro cittadino, aveva realizzato le Officine Elettriche; la gestione veniva concessa in appalto, trasformando i costi in investimenti, e le tariffe di fornitura erano accessibili a tutti. Un avanzato modello di efficienza amministrativa nella Sicilia del primo ‘900.
Già nel 1906, a un solo anno dalla sua elezione, don Sturzo era riuscito a rendere esecutivo un progetto che si trascinava da anni con un susseguirsi di bandi, richieste di pareri, annullamenti, ricorsi, accuse di illiceità e peculato. Aveva così nominato commissioni con esperti di fama nazionale, partecipava personalmente alle riunioni per garantire celerità ed efficacia e nel 1907 aveva firmato il contratto con la società milanese Lahmeyer. Nel luogo in cui sorgeva un monastero di clarisse, in pieno centro cittadino, aveva realizzato le Officine Elettriche; la gestione veniva concessa in appalto, trasformando i costi in investimenti, e le tariffe di fornitura erano accessibili a tutti. Un avanzato modello di efficienza amministrativa nella Sicilia del primo ‘900.
Note sull'autore
Francesco Failla è direttore della Biblioteca diocesana Pio XI di Caltagirone e vice presidente nazionale dell’Associazione dei Bibliotecari Ecclesiastici Italiani.Laureato in Lettere Moderne presso l’Università degli Studi Catania ha conseguito il master in Valorizzazione dei Beni Culturali Ecclesiastici presso la Facoltà Teologica di Sicilia “San Giovanni Evangelista” in collaborazione con la Facoltà di Economia dell’Università Tor Vergata di Roma. È consigliere di amministrazione della Fondazione “Città dei Ragazzi Don Luigi Sturzo” e dell’Istituto di Sociologia “Don Luigi Sturzo” di Caltagirone. Studioso del Servo di Dio Luigi Sturzo, per la Fondazione “Mons. F. Di Vincenzo” e la Fondazione “Casa Museo Sturzo”, coordina la riorganizzazione e la catalogazione della consistenza archivistica e libraria della casa natale della famiglia Sturzo-Boscarelli. Ha curato diverse ricerche e pubblicazioni sulla vita e il pensiero di Sturzo tra cui F. Failla, Itinerari sturziani. I luoghi, la fede, la memoria, in F. Failla, G. Federico, U. Pedi (a cura di), Don Luigi Sturzo apostolo della carità politica, Città Nuova, Roma 2012, F. Failla, Il Convento di San Francesco d’Assisi in Caltagirone: dalla soppressione alla pro-sindacatura di don Luigi Sturzo, in D. Ciccarelli, F. Failla (a cura di), Francescanesimo fede e cultura nella Diocesi di Caltagirone, Officina di Studi Medievali, Palermo 2015. Ha pubblicato articoli sul patrimonio culturale e bibliografico del calatino e su Nicolò Longobardo, gesuita di Caltagirone missionario in Cina nel XVII secolo, primo successore di p. Matteo Ricci.
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