Un Tempo di sangue e di rose

Pensare la morte nel Medioevo cristiano

Pubblicazione:  26 ottobre 2015
Edizione:  1
Pagine:  56
Peso:  86 (gr)
Collana:  P5 Sguardi  sezione: Storia
Formato:  120x180x5 (mm)
Confezione:  Brossura
Altri autori:  Tradotto da Francesco Massa
EAN:  9788810555477 9788810555477
€ 6,80 € 6,46
Sconto:  5%
Risparmi: € 0,34 ogni copia
Descrizione
Nel Medioevo cristiano la morte è onnipresente. Il primo motivo strutturale è di ordine demografico e riguarda l’estrema fragilità dell’esistenza umana nelle società dell’Ancien Régime. Il secondo è rappresentato dal cristianesimo e dalla centralità della morte e della risurrezione di Gesù. I defunti sono continuamente presenti nella preghiera dei vivi e nel paesaggio rurale e urbano, in particolare nei luoghi in cui la giustizia innalza le forche e nei cimiteri, spazi fisici e simbolici che consentono la nascita dei villaggi. La pietà dei laici e, in particolare, delle donne di alto rango si dota di un nuovo testo di preghiera, il Libro delle ore, che permette di rivolgersi alla Vergine, al Cristo della Passione e alla Trinità, ma soprattutto di meditare sulle «ore della morte», sempre evocate. Anche il testamento diviene un obbligo di natura spirituale, oltre che giuridica: regola la successione in favore delle persone più vicine, serve a chiedere perdono a coloro a cui si è fatto torto e permette di fare un’ultima volta e massicciamente la carità ai poveri e ai malati.
Sommario
Introduzione.  I. Il fattore demografico.  II. L’incidenza del cristianesimo.  III. Memento mori
IV. Un nuovo oltretomba.  V. Il momento del trapasso.  VI. L’arte di morire.  VII. L’importanza del testamento.  VIII. Un tempo di sangue e di rose.  Tavole.  Bibliografia.
Note sull'autore
Jean-Claude Schmitt, storico e medievista francese, è direttore di studi all’École des Hautes Études en Sciences Sociales di Parigi. Studioso di storia delle immagini e delle rappresentazioni, è autore di numerose pubblicazioni disponibili anche in italiano, tra cui il Dizionario dell’Occidente medievale in due volumi, curato con Jacques Le Goff, (Einaudi 2003-2004) e, di recente, L’invenzione del compleanno (Laterza, 2012).