Il Vescovo clandestino in tuta da operaio
La storia del gesuita Ján Korec nella Slovacchia comunista. A cura di Francesco Strazzari. Prefazione del card. Giovanni Coppa
Pubblicazione:
23 marzo 2015
Edizione:
1
Pagine:
168
Peso:
244 (gr)
Collana:
G2 Fede e storia
Formato: 140x210x10 (mm)
Confezione: Brossura
Di:
Marián Gavenda
A cura di:
Francesco Strazzari
Prefazione di:
Giovanni Coppa
EAN: 9788810104996
9788810104996
Descrizione
«Le milizie comuniste ci portarono in un “monastero-campo di concentramento”. Vi erano religiosi di tutti gli ordini e congregazioni. Ci suddivisero in gruppi e ci misero in diversi campi di lavoro. Io, con altri quattro gesuiti, avevo un documento di esenzione dal servizio militare per ragioni di salute. Per un gioco della Provvidenza ci trovammo liberi e cominciammo a lavorare in un’impresa civile». Ján Korec, classe 1924, giovanissimo vescovo slovacco, si ritrovò a riparare ascensori e fare l’operaio in incognito, per 25 anni, nelle fabbriche comuniste, dedicandosi al tempo stesso al servizio della Chiesa soprattutto attraverso la pubblicazioni di libri e samizdat. Tenuto in libertà vigilata e sotto il controllo della Polizia di Stato, venne arrestato nel 1960 e rinchiuso nel carcere di Valdice. Liberato dodici anni dopo, nel 1990 venne nominato vescovo di Nitra, prima sede episcopale dell’Europa centrale, e l’anno successivo creato cardinale. Apertamente ostile all’Ostpolitik vaticana, Korec ha confessato di aver sofferto meno nelle prigioni che quando gli imposero di non ordinare sacerdoti nella clandestinità: «Ho ubbidito. Questo è il mio testamento: non lasciarsi mai coinvolgere in azioni che dividono la Chiesa».
Sommario
Prefazione. Ricordi del card. Korec. Prologo. 1. L’orizzonte infinito del card. Ján Korec. 2. Il vescovo in tuta da lavoro. 3. Il conclave socialista. 4. In libertà senza essere libero. 5. Pienamente sacerdote. 6. La biblioteca della fede. 7. Guardate, sta già germogliando. 8. Una bussola nel nuovo mondo. 9. Porpora è il colore del sangue. Appendice.
Note sull'autore
Marián Gavenda, docente di Spiritualità dei massmedia all’Università Cattolica di Ružomberok, è stato portavoce della Conferenza episcopale slovacca e collaboratore della Nunziatura apostolica nella fase di preparazione del concordato tra la Santa Sede e la Repubblica Slovacca. Studioso della formazione sacerdotale clandestina nel suo Paese nel ventennio 1968-1988, è autore di saggi, programmi radiofonici e televisivi e ha tradotto in slovacco encicliche pontificie e altri testi del magistero. Curatore. Francesco Strazzari, inviato speciale della rivista Il Regno, ha pubblicato per EDB una decina di volumi sulla situazione ecclesiale in diversi Paesi del mondo. Giovanni Coppa, cardinale e arcivescovo, è nunzio apostolico emerito in Repubblica Ceca.
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